200 milioni di euro per sostenere il settore agricolo e agroalimentare italiano

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Un recente accordo in Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera a un consistente pacchetto di misure, per un totale di oltre 200 milioni di euro, ideato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Questi fondi mirano a fortificare diversi settori chiave dell’agricoltura e dell’agroalimentare in Italia, affrontando le sfide causate da eventi climatici estremi, calamità naturali e problematiche legate alle filiere produttive. Questa iniziativa rappresenta una risposta concreta alle emergenze del settore e si pone l’obiettivo di garantire continuità e sicurezza per le imprese coinvolte.

Sostegno straordinario alla siccità

Uno dei componenti più rilevanti del pacchetto è il sostegno dedicato alla siccità, con un investimento di 112,2 milioni di euro. A questa cifra si aggiungono i 15 milioni di euro già previsti nel Decreto Legge Agricoltura, portando il totale a 127 milioni di euro specificamente destinati alle aziende siciliane colpite da danni. Questo sostegno non solo mira a compensare le perdite, ma anche a promuovere pratiche di resilienza nei confronti delle condizioni climatiche avverse, che negli ultimi anni hanno inflitto gravi danni alla produzione agricola.

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Potenziamento del fondo grano duro e altri sostegni

Un altro provvedimento importante riguarda l’incremento del fondo per il grano duro, che ora beneficia di 32 milioni di euro. Questa somma è frutto di un incremento di 20 milioni di euro, sempre facente parte del Decreto Legge Agricoltura. A supporto delle imprese agricole, è previsto anche un stanziamento di 21 milioni di euro per la copertura degli interessi passivi sui finanziamenti bancari, una misura che facilita l’accesso al credito per le imprese che navigano in acque difficili.

In aggiunta, il Fondo di Solidarietà Nazionale destinerà 13 milioni di euro per le imprese agricole danneggiate da calamità naturali in regioni come Lombardia e Veneto. Per la prima volta, il fondo includerà anche danni subiti dalle imprese di pesca e acquacoltura causati dal granchio blu, un ulteriore passo verso un sostegno più inclusivo e mirato alle necessità del settore.

Misure contro la peste suina africana

Le problematiche legate agli allevamenti di suini non sono state trascurate. Un importo di 10 milioni di euro sarà destinato a compensare i danni causati dalla peste suina africana. Questa misura si applica alle perdite subite dalle aziende suinicole tra il 1 dicembre 2023 e il 31 ottobre 2024, offrendo un sostegno vitale in un periodo di incertezze crescenti per il settore.

Sostegno alla filiera bovina e razze autoctone

In un’ottica di sostenere la filiera bovina, sono stati destinati 4,5 milioni di euro a favore dei bovini da carne. Un altro aspetto importante è la tutela delle razze bovine autoctone italiane, che riceveranno un ulteriore stanziamento di 10 milioni di euro. Questa iniziativa è fondamentale non solo per mantenere la biodiversità, ma anche per preservare patrimoni gastronomici unici legati alla tradizione italiana.

Innovazioni e semplificazioni per il settore vitivinicolo

Le novità non si esauriscono qui. È prevista una semplificazione per il fondo di sovranità alimentare, attraverso modifiche al decreto attuativo che gestisce in questo contesto, 5 milioni di euro per sostenere filiere come quella della vacca vitello e delle carni bovine di qualità. Inoltre, è stata autorizzata la produzione di vini totalmente o parzialmente dealcolati in Italia, escludendo però i prodotti di qualità a Indicazione Geografica. Questa modifica potrà aprire nuovi orizzonti nel mercato vitivinicolo, sempre più attento a rispondere alle richieste dei consumatori.

L’insieme di queste misure rappresenta una strategia articolata e indirizzata a garantire una risposta pronta alle esigenze emergenti del settore agricolo e agroalimentare. Le incertezze climatiche e ambientali richiedono interventi rapidi e concreti, e queste risorse mirano a costruire non solo una rete di sostegno, ma anche un futuro più resiliente per l’agricoltura italiana.

Ultimo aggiornamento il 20 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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