Montalto delle Marche, nuova stagione di teatro attende il pubblico dal mese di Gennaio

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Una nuova stagione di teatro attende il pubblico al Teatro della fiaba e della poesia di Montalto delle Marche, dal 25 gennaio al 17 maggio 2025 su iniziativa del Comune e dell’AMAT, con il contributo di Regione Marche e MiC. La stagione rientra nell’ambito del progetto Metroborgo MontaltoLab. Presidato di Civiltà Future, di cui AMAT è partner, e che vede Montalto delle Marche selezionato come borgo pilota della Regione Marche (“Attrattività dei Borghi” del MiC – linea di azione A del PNRR). Montalto delle Marche è quindi protagonista di un piano di rigenerazione che sta portando nell’area una radicale trasformazione urbana, sociale, culturale ed economica.

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L’avvio di questa nuova stagione teatrale dopo il successo dello scorso anno, rappresenta per noi un momento importante anche come sviluppo del progetto Metroborgo MontaltoLab. Presidato di Civiltà Future, che diventa sempre più concreto e tangibile. Grazie quindi ad AMAT, nostro partner di progetto, che ha disegnato per noi una ricca e variegata stagione teatrale con una programmazione pensata e costruita per essere accessibile a tutti e per offrire momenti di leggerezza e spunti di riflessione. Spettacoli, prosa, musica, festival, residenze artistiche e il coinvolgimento costante della comunità stanno rendendo il nostro teatro sempre più baricentro dell’ecosistema del Metroborgo, avvicinando i cittadini montaltesi e del territorio circostante al mondo della cultura, rendendoli protagonisti diretti di questo percorso di cambiamento in atto”, dichiara Daniel Matricardi, sindaco di Montalto delle Marche.

Apertura di sipario il 25 gennaio con Roberto Mercadini e Moby Dick (sebbene molti abbiano tentato) lettura/narrazione da Melville, un’esperienza imperdibile per gli amanti della narrazione. “Moby Dick non racconta una storia. Non è un romanzo. Forse neppure un libro – nota Mercadini, narratore, autore-attore, scrittore, poeta e divulgatore tra i più apprezzati della scena teatrale. “Moby Dick non si può narrare, sebbene molti abbiano tentato. Che può farne, allora, un narratore? Può almeno far brillare alcuni frammenti incandescenti; far intuire, per sintesi, l’intera luce, l’intero calore del magma”, assicura Mercadini. Lucia Calamaro è una delle più interessanti drammaturghe e registe italiane contemporanee, vincitrice di tre premi UBU e del Premio Hystrio alla drammaturgia 2019; Lucia Mascino, attrice poliedrica la cui carriera spazia dal teatro, alla televisione, al cinema. Il monologo Smarrimento il 25 febbraio segna l’incontro artistico dei due indiscutibili talenti. “Smarrimento – racconta Lucia Calamaro autrice del testo e della regia – è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare. Di quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c’era assenza”. Matthias Martelli, straordinario artista che ha dato nuova vita alla tradizione della Commedia dell’Arte, dopo le travolgenti stagioni di Mistero buffo affronta Dante Alighieri il 16 marzo in Dante, fra le fiamme e le stelle. Martelli, con il suo personale percorso di teatro “giullaresco”, è l’interprete ideale per avvicinare le nuove generazioni alla scoperta dell’opera di Dante. In questo lavoro presenta – con la regia di Emiliano Bronzino e la consulenza storico- scientifica di Alessandro Barbero e Claudio Marazzini – il vissuto, dall’infanzia all’esilio, dalla passione politica a quella amorosa, intrecciando gli eventi dell’esistenza con i versi sublimi della Vita Nova e della Divina Commedia, in una trama che mostra dietro la figura del poeta che ha inventato l’Italia, un uomo fragile e complesso. Uno spettacolo, scoppiettante e trascinante dalla prima all’ultima battuta Don Chisciotte. Tragicommedia dell’arte di Stivalaccio teatro è in scena il 1 aprile con l’interpretazione di Michele Mori e Marco Zoppello. Giulio Pasquati, Padovano, in arte Pantalone e Girolamo Salimbeni, Fiorentino, in arte Piombino, sono due attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi, attiva e applaudita in tutta Europa tra il XVI e XVII secolo. Sono vivi per miracolo. Salgono sul palco per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte, a Sancho Panza ma soprattutto grazie al pubblico. A partire dall’ultimo desiderio dei condannati a morte prendono il via le avventure di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura. Alla soglia dei 70 anni di vita e 40 anni di carriera, Giobbe Covatta festeggia con una “abbuffata” dei suoi pezzi storici e meno storici l’11 aprile con 70 riassunto delle puntate precedenti. Il menu dello spettacolo prevede una degustazione di prodotti tipici del comico napoletano: religione, ambiente, ecologia, donne, terzo mondo, vecchiaia, il tutto è condito con un’abbondante dose di ironia e cotto a fuoco vivo in un crogiolo forgiato nel Sud Italia tenendo conto dell’intero Sud del mondo. Scritto nel 1993 da Giorgio Gaber e Sandro Luporini, il monologo Il dio bambino arriva in scena il 30 aprile con la regia di Giorgio Gallione, prezioso motore di una rinnovata vita scenica del teatro di Gaber che valorizza l’attualità e l’empatia di questo testo, trovando un perfetto connubio con l’interpretazione di Fabio Troiano, talentuoso e versatile attore di teatro, cinema e tv, abile nell’attraversare con analogo successo testi comici e intimisti, qui atteso a una funambolica prova d’attore. La stagione del Teatro della fiaba e della poesia volge al termine il 17 maggio con Canto alle vite infinite che vede Elena Bucci protagonista in scena, come autrice, regista e interprete, con le musiche originali al pianoforte e alla fisarmonica di Christian Ravaglioli, un tributo alla natura, ai luoghi cari della Romagna, colpiti dall’alluvione, in cui rivivono storie e leggende.

Vendita abbonamenti dal 16 al 19 gennaio presso biglietteria del Teatro 338 2294521 (solo messaggi e chiamate WhatsApp). Informazioni AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net.

Inizio spettacoli ore 21.15 tranne Dante, fra le fiamme e le stelle inizio ore 17.



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