Il trasporto straordinario della Macchina di santa Rosa non si farà

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Il trasporto straordinario della Macchina di santa Rosa per il Giubileo non si farà. È ufficiale ed è quanto emerso dall’incontro tra la sindaca Chiara Frontini e il Sodalizio dei facchini. “Non ci sono le condizioni minime per poter organizzare un trasporto straordinario, diverso da quello del 3 settembre 2025, data per cui tutto sarà in ordine”, afferma la prima cittadina.

Perché non si farà

Tra i temi principali discussi durante l’incontro, la disponibilità economica e le condizioni del percorso. Su quest’ultimo Frontini spiega: “Con il cantiere di piazza del Comune, la cui data di chiusura è prevista oggi al 31 luglio, e con tutte le difficoltà che quel cantiere sta portando per via delle indagini della Soprintendenza, non ci sono le condizioni minime per poter organizzare un trasporto straordinario, diverso da quello del 3 settembre 2025, data per cui tutto sarà in ordine”.

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Qualora il trasporto straordinario si fosse fatto, papa Francesco non sarebbe stato presente. Lo ha confermato il vescovo Orazio Francesco Piazza: “Abbiamo discusso a lungo sull’eventualità di invitare il santo padre, ma i suoi impegni per l’anno giubilare non lo consentono”. L’assenza del pontefice viene indicata da Frontini come una delle ragioni per cui è stato deciso per il “no”.

“Ci sono stati – afferma la sindaca – due trasporti straordinari nella storia della città: in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II e per 750 anni dalla nascita di santa Rosa. Nel frattempo, abbiamo Giubilei ogni 25 anni e la visita di papa Benedetto XVI per cui non è stato fatto nessun trasporto”.

Frontini: “Dalla Regione strumentalizzazione politica di santa Rosa”

Per il trasporto straordinario la Regione Lazio aveva già stanziato 150mila euro. E su questo punto c’è l’affondo di Frontini: “Il Trasporto della macchina di santa Rosa è la cosa più cara ai viterbesi. Non si strumentalizza per fare politica. La Macchina di santa Rosa è dei cittadini viterbesi, di proprietà del Comune di Viterbo e patrimonio mondiale dell’umanità. Entrare “a gamba tesa” in un dibattito che, tra gli enti coinvolti, era già stato affrontato senza neanche chiedere alla città se c’era la fattibilità, stanziando dei fondi che non coprono neanche la metà delle spese, è uno sgarbo istituzionale senza precedenti e una palese strumentalizzazione politica a cui non intendiamo prestarci. Per la santa, i facchini e suoi fedeli che vengono prima di tutto. E mi stupisce che rappresentanti del territorio in Regione Lazio non sappiano quanto costa un trasporto, non volendo di certo pensare che si siano appostati fondi insufficienti solo per tentare di mettere in difficoltà il Comune”.

Frontini elenca i numeri: “L’ultimo trasporto ha avuto un costo di 811mila euro. Quello del 2023 di 375mila. Nel 2023 la Regione ha contribuito al trasporto con 16mila euro e nel 2024 con 18mila euro”.

L’alternativa: un’attrazione “fissa”

Come usare, dunque, ora quei 150mila euro? “Se ci verrà autorizzato – dice Frontini -, utilizzeremo quei fondi gentilmente concessi senza che li avessimo richiesti per rendere il trasporto del 3 settembre 2025 ancora più bello e significativo, o per organizzare un’attrattiva “fissa” connessa alla Macchina nel corso dell’anno giubilare”.

Ma Frontini individua anche un’altra destinazione: “Altrimenti, se la Regione vorrà utilizzarli per ristorare le scuole dei 170mila euro che ha tagliato per la comunicazione aumentativa dei ragazzi disabili, Viterbo e chiunque abbia a cuore i più deboli, come santa Rosa ci insegna, saranno altrettanto grati”.

Il trasporto del corpo

A rendere il Giubileo a Viterbo più speciale sarà un altro evento straordinario: il trasporto del corpo incorrotto di santa Rosa. Ad annunciarlo è stato lo stesso vescovo Piazza: “Il 2 settembre trasporteremo il corpo della patrona, e non soltanto il cuore, per dare un valore giubilare alla festa. Naturalmente, sarà necessario attendere tutte le ricognizioni e autorizzazioni tecniche necessarie per garantire la trasportabilità”.

L’ultima volta che il corpo di santa Rosa ha attraversato le vie di Viterbo risale al 2006. “Questa scelta – ha sottolineato Piazza – rappresenta un’occasione unica per sottolineare l’anno giubilare e il valore spirituale della festa”.

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