«Subito il tavolo con M5S per scegliere il candidato»

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«Il centrosinistra batta un colpo: riunisca subito il tavolo per le prossime regionali», esorta il consigliere regionale del Pd Massimiliano Manfredi.

Partiamo dal giallo di questi giorni: ma il governatore si potrebbe dimettere?
«Sono notizie che non trovano riscontro da parte nostra e credo facciano parte del chiacchiericcio che si crea in questa fase di assenza di iniziativa politica del centrosinistra, condite anche da qualche boutade».

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Quale? Che il governo impugni la legge sul terzo mandato alla Consulta?
«Un’eventuale impugnativa da parte del governo di una norma regionale approvata e pubblicata prescinde dalla scelta del presidente di dimettersi o no».

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Nel frattempo si registra il gelo del Pd alla condanna della Corte dei conti.
«Trovo inadeguato commentare una condanna contabile in primo grado: difficile discutere su un aspetto tecnico-finanziario nella compilazione di atti meramente amministrativi».

Il vero nodo rimane quello delle regionali.
«Mi auguro che il commissario Misiani, riunisca presto il tavolo del centrosinistra campano, compresi i Cinquestelle: in maniera unitaria deve partire un’iniziativa politica per delineare il percorso per le regionali. In modo da tenere le forze in campo nello stesso progetto politico».

Un po’ complicato: Elly Schlein non vuole De Luca che è già in campagna elettorale.
«Il punto di partenza non sono le persone ma il lavoro che noi abbiamo svolto in questi 9 anni. Un lavoro in cui si riconoscono molte forze politiche mentre altre sono state all’opposizione. E’ quindi giusto offrire una nuova piattaforma nella quale si valorizzino le cose buone fatte insieme, si pongano elementi di svolta su quei settori dove ci sono ancora criticità e si apra a proposte molto interessanti che sono pervenute dai banchi dell’opposizione, in particolare dall’M5s».

Tipo?
«Una volta azzerato il reddito di cittadinanza da parte del governo, come costruire una misura regionale di sostegno attiva per le fasce di disagio che ancora persistono nella società campana. Favorendo non solo il sussidio ma valorizzando le politiche del mondo del lavoro».

Le posizioni all’interno dei dem appaiono però inconciliabili: sembra che si debba scegliere se con De Luca o contro.
«A prescindere dagli aspetti normativi, De Luca è stato protagonista del centrosinistra in Campania. Ed è nostro dovere da un lato, tener dentro quest’esperienza in un nuovo progetto politico; dall’altro è dovere di una personalità di rilievo come lui prendere in considerazione l’idea di dare una mano anche in altri ruoli, difendendo il lavoro che abbiamo fatto insieme in questi anni. La politica serve a questo: unire le forze migliori nell’interesse dei bisogni dei cittadini, sapendo che ognuno di noi è motore importante di quest’esperienza. E non è detto che nella divisione la somma sia uguale al totale».

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Si riferisce al fatto che potrebbero esserci due candidati di centrosinistra?
«E’ un male da evitare. E chiunque lavora in questa direzione fa male al centrosinistra e se ne assumerà le responsabilità. Comunque dubito che tutte le forze politiche del centrosinistra largo possano avere posizionamenti differenziati nelle 5 regioni al voto e nelle prossime politiche. Anche alla luce degli errori del passato, superati però dalle ultime vittorie alle regionali».

Eppure avete votato la norma sul terzo mandato.
«Abbiamo votato una norma che era giusto recepire e su cui si esprimerà la Consulta ma vincolando tutto ad un documento politico, firmato dallo stesso De Luca, che non vi sarebbe stato alcun automatismo rispetto alla sua ricandidatura. Perché la scelta sarebbe stata demandata a tutti i protagonisti del centrosinistra locali e nazionali, De Luca compreso. Proprio perché sono convinto di ciò che abbiamo scritto in quel documento, in un momento in cui non è neanche chiara la data delle elezioni (vedi eventuale slittamento nella primavera 2026), credo sia arrivato il momento di battere un colpo. Sia il centrosinistra campano che quello nazionale, nella sua complessità ma anche nella sua unità, devono mettere in campo un percorso dove tutti noi ci riconosciamo. Superando gossip, che nel vuoto di un’iniziativa politica, corrono il rischio di distoglierci dagli impegni amministrativi di quest’ultimo scorcio di legislatura. Per questo io e i miei colleghi del Pd ci siamo concentrati ventre a terra esclusivamente sui lavori della Finanziaria per costruire le giuste prospettive per la Campania nei prossimi anni».





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