Natale, storie per alimentare la speranza

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In questi giorni di festa, in vista del Natale e del nuovo anno in arrivo, proponiamo una selezione di articoli che celebrano l’impegno, la solidarietà e il riscatto

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Redazione
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24 dicembre 2024

Storie di rinascita, di riscatto, di cambiamento. A Natale vogliamo diffondere speranza e magari anche contribuire alle riflessioni personali in vista dell’anno nuovo. Come? Ti offriamo una selezione di articoli pubblicati nel 2024 che celebrano la forza dell’animo umano, l’impegno sociale e la capacità di rinascere anche dalle situazioni più difficili. Queste storie a lieto fine, di impegno sociale e di riscatto, sono un invito a non rimanere fermi e a non lasciarsi prendere dallo sconforto. Le puoi leggere in questo periodo, se avrai un po’ di riposo dai soliti impegni. Puoi anche condividerle con chi ritieni tu. 

Abbiamo raccolto per te una varietà di articoli che spaziano tra i diversi temi affrontati da lavialibera, tutti articoli accomunati da qualcosa di positivo, un messaggio di speranza, cambiamento o rinascita: storie di impegno, solidarietà e riscatto sociale, di persone che stanno affrontando avversità e, da sole o grazie ad altri, hanno intrapreso nuove strade. 

Contro le mafie, al fianco delle vittime, c’è qualcosa che si muove

Una legge per donne “libere di scegliere”

In parlamento si lavora a un testo per trasformare in legge nazionale il protocollo “Libere di scegliere”, che permette alle donne appartenenti a famiglie mafiose e ai loro figli di abbandonare quei contesti e cominciare una nuova vita. In occasione di Contromafie in Calabria, Maria Teresa, ex moglie di un mafioso, ha trasmesso un messaggio: “Donne, ribellatevi alle mafie”.

Liberi di scegliere. L’appello: “Serve una legge che tuteli le donne che escono dai clan”

In Europa si fa strada il riutilizzo dei beni confiscati

Ispirandosi all’Italia, diversi Paesi europei cercano di dare un nuovo destinato a edifici, terreni, barche e altri beni appartenuti a mafiosi o narcotrafficanti. Gli ostacoli economici e burocratici sono ancora molti. Un reportage tra Italia, Spagna e Romania, in collaborazione con la testata iberica Maldita.es e la rumena Scena9, nell’arco del progetto SoJo Europe.

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Dal crimine alla comunità: il riuso sociale dei beni confiscati avanza in Europa

Il papa appoggia il riuso sociale dei beni tolti alle mafie

Giustizia e beni comuni, costituzionalismo globale e umanesimo penale, collaborazione internazionale e progetti di riuso sociale dei beni confiscati sono alcuni dei temi discussi al convegno internazionale organizzato da Libera e la Pontificia Accademia delle Scienze sociali in Vaticano. Il Papa manda un saluto agli ospiti e Ciotti conclude i lavori: “La povertà materiale e la povertà esistenziale sono un effetto della povertà politica”

Papa Francesco sui beni confiscati: “Il modello italiano è un buon esempio”

Cade il vincolo che negava diritti ad alcune vittime innocenti delle mafie

Dopo anni di battaglie, la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che negava i benefici ai familiari di vittime del terrorismo e della criminalità organizzata che avevano un rapporto di parentela, fino al quarto grado, con persone condannate o coinvolte in un procedimento penale. Ora lo Stato dovrà tenerne conto.

Benefici economici alle vittime di mafia: cade il vincolo della parentela

Migrazioni e generazioni

Cittadinanza, raccolte le firme per il referendum

Diverse associazioni, tra cui Gruppo Abele e Libera, insieme ad alcuni partiti hanno depositato in Cassazione un quesito referendario che mira a ridurre a 5 anni (da 10) il termine di residenza legale ininterrotta in Italia per diventare cittadini italiani. A beneficiarne sarebbero circa 2,3 milioni di persone. In poche settimane, 640mila persone hanno firmato. Ora si aspetta che la Corte costituzionale decida sull’ammissibilità del quesito.

Referendum sulla cittadinanza: se la politica tentenna, ci pensano i cittadini

Conto e carta

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Chi sostiene lo ius scholae o lo ius soli dovrebbe appoggiare il referendum per la cittadinanza

Cittadinanza a scuola

Il racconto di un giovane insegnante: “In questi anni di lavoro in classi multietniche, ho imparato, anche grazie alle esperienze dirette di molte studentesse e studenti, che si può fare un gran lavoro sul tema della cittadinanza. La scuola può avere un ruolo cruciale”.

A lezione di cittadinanza nelle classi multietniche

L’eco-albergo dà lavoro ai migranti

A Breno, in Val Camonica (provincia di Brescia), uno storico albergo è diventato l’Eco Hotel Giardino, un progetto che mira a dare un lavoro e a integrare rifugiati e richiedenti asilo, promuovendo un turismo sostenibile.

In Val Camonica un eco-albergo dà nuove opportunità ai migranti

Ambiente

A protezione di alberi, parchi e boschi

Sempre più spesso le città sono al centro di mobilitazioni di residenti che si oppongono al consumo di suolo e all’abbattimento indiscriminato di piante. Un fenomeno che conta già decine di migliaia di attivisti in tutto il territorio italiano.

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Mappa delle iniziative in tutt’Italia

Ambientalismo in Africa

“Sono ormai più di 300 le organizzazioni giovanili che si occupano della tutela dell’ambiente e che ogni anno si riuniscono per la Conferenza territoriale dei giovani. Hanno cominciato a muoversi molto prima che il resto del mondo conoscesse Greta Thunberg, nel 2011”, spiega Bridget Ohabuche, attivista di origini nigeriane e residente in Italia dal 2008.

Africa, gli attivisti per il clima: “Noi battaglieri prima di Greta Thunberg”

Contro lo sfruttamento minerario

Maxima Acuña coltivava i suoi campi a Sorochuco (Perù) fino a quando è arrivato l’ordine di sfratto nel 2011. Sui suoi terreni doveva sorgere parte di una miniera d’oro e di rame. Da quel momento è iniziata la sua battaglia per resistere, insieme alla sua famiglia, alle pressioni di due multinazionali. L’abbiamo intervistata.

La campesina peruviana contro le multinazionali dell’oro

Periferie e frontiere

C’è chi si prende cura di chi ha una dipendenza

Il racconto di una giornata intera all’interno di una delle prime strutture residenziali per ragazze e ragazzi dipendenti da crack e nuove droghe. Al Molo 18,centro crisi del Gruppo Abele, si impara a resistere, ma soprattutto a capire chi si vuole diventare.

24 ore in un Centro crisi

C’è chi aiuta i senza tetto a trovare una casa e ricominciare

Per aiutare le persone senza dimora, dal 2014 Torino ha introdotto nei suoi servizi alcuni progetti basati sul modello dell’housing first: in pratica, a differenza di metodi più classici, dare una casa ai senza tetto non è l’obiettivo finale di un percorso di reinserimento, ma la tappa iniziale. A oggi sono circa 250 gli individui che stanno lasciando la strada per ricominciare una nuova vita. Abbiamo raccolto alcune loro storie.

Una casa tutta per sé. A Torino, l’Housing first dà nuove chance ai senzatetto

Le donne unite possono riprendersi gli spazi in sicurezza

Nel paese dell’America Latina un gruppo di venditrici si è riappropriato degli spazi pubblici per commerciare e gestire in autonomia il denaro guadagnato.

Mercaditas, venditrici messicane contro il machismo

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Superare l’anoressia

L’ex concorrente di Masterchef Irene Volpe, che oggi lavora come cuoca, lotta da sei anni contro il disturbo alimentare. “Tutti dicono che per forza dobbiamo occupare un posto nel mondo, ci inscatolano, c’è una pressione sociale fortissima”.

Dopo Masterchef, la chef Irene Volpe sfida l’anoressia: “Accettarsi è la chiave per uscirne”

Lo sport, veicolo di insegnamenti

Niccolò Campriani, il talento al servizio degli altri

Tre ori e un argento alle Olimpiadi nel tiro a segno. Dopo una vita di allenamenti, competizioni e trionfi, il ritiro. Poi l’impegno: così per i giochi di Tokyo 2020 Niccolò Campriani ha allenato giovani in fuga da guerre e violenze.

Niccolò Campriani, dai trionfi olimpici ai sogni dei rifugiati

Col calcio, Massimo Vallati aggrega e insegna a vivere insieme

Al Corviale, periferia di Roma, Massimo Vallati ha fondato Calciosociale, un’associazione che offre ai giovani del quartiere la possibilità di fare sport e coltivare valori sani. Un’attività che dà fastidio a qualcuno.

Calciosociale, così Corviale resiste alla legge dei clan

Franco Ciani, da allenatore ha trovato la sua strada nello sport

Franco Ciani è un allenatore di basket alla guida di squadre di serie A. Affetto da una malformazione alla nascita, non ha potuto giocare a pallacanestro, ma ha trovato la sua via per vivere di questo sport: “Non credo di essere un esempio, la sfida è stata anche andare oltre i desideri e le aspettative altrui”.

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Le sfide del coach Franco Ciani

Il baskin, per giocare tutti insieme

Nato 20 anni fa in una scuola di Cremona, il basket integrato (baskin) ha introdotto una concezione dello sport in cui essere disabile non conta, perché chiunque può partecipare.

Con il baskin, tutti vanno a canestro

Generazione Z, per guardare al futuro con fiducia

Prendersi cura di chi ha bisogno

Da giovani non è semplice farsi carico dell’assistenza dell’altro. A 23 anni Giada è stata caregiver: “Un’esperienza arricchente, ma per apprezzarla serve la giusta consapevolezza”.

Giovani caregiver: la complessità del prendersi cura

Trovare nuove rotte

Un giovane detenuto del carcere di Aversa ha ottenuto un permesso per partecipare a un’iniziativa di Libera e Sailingfor Blue Lab: quasi due settimane di navigazione tra Brindisi e Reggio Calabria per testare le sue capacità e forse, un giorno, trovare un lavoro nel settore nautico.

Dalla cella al mare aperto per cercare nuovi orizzonti

Riparare i danni

Ci sono modi diversi ed efficaci di trattare i giovani autori di reato, alternativi alla spinta punitiva e carceraria che arriva dal decreto Caivano. Alcuni ragazzi e ragazze, insieme agli operatori che li hanno seguiti, raccontano la loro esperienza di riparazione verso le vittime dei loro gesti.

Oltre il decreto “Caivano”: storie di minori che riparano il danno (fuori dal carcere)

Cambiare con la solidarietà

La carcerazione assicura consenso, ma non ha reale efficacia come deterrente. Il vero cambiamento deriva dalle esperienze che permettono di sperimentare nuovi orizzonti. Lo dimostrano alcune esperienze di messa alla prova per i giovani autori di reati

La solidarietà trasforma i giovani a rischio

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