La censura di tutti i partiti per la prima sede in Emilia-Romagna della formazione di estrema destra. Gli altri casi del 2024
Altra sede di nuova apertura, altre aspre polemiche e censure. L’ultima a Ferrara. Forza Nuova, movimento di estrema destra guidato da Roberto Fiore – già al centro di indagini e processi per aggressioni fisiche (come quello alla Cgil a Roma nell’ottobre 2021) – il 24 dicembre ha visto il Comune emiliano compatto nel censurare la presenza in città di un loro spazio ufficiale, inaugurato in ottobre, il primo nell’intera Emilia-Romagna. La maggioranza (FdI inclusa) del sindaco leghista Alan Fabbri, insieme alle opposizioni di centrosinistra, hanno votato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal Pd relativo alla censura di sedi e attività organizzate da forze politiche neofasciste sul territorio comunale. Nel documento non c’è esplicitamente l’indicazione di Forza Nuova. Ma l’impegno a «censurare la presenza a Ferrara di forze politiche e movimenti contrari ai principi democratici e antifascisti della nostra Costituzione, nonché ogni attività di propaganda che sia manipolatoria verso i cittadini, soprattutto se minori, e l’organizzazione di “ronde” in ogni parte del nostro territorio comunale». Il leader Fiore non l’ha presa bene: «La maggioranza e la sinistra, che inviano armi all’Ucraina e fanno dichiarazioni bellicose contro la Russia, ora censurano Forza Nuova perché “vuole reclutare giovani e portare ordine”. Parlano di democrazia ma escludono, di giustizia ma discriminano, di libertà ma censurano».
Il no di Ferrara ne segue tuttavia altri. Il movimento neofascista (no vax, anti immigrati, anti Israele, anti Ue, pro Russia di Putin, molto critico con la premier Giorgia Meloni) nel 2024 ha infatti aperto altre sedi in Italia sollevando ogni qual volta tensioni e forti polemiche. A metà novembre, a Udine, l’inaugurazione degli uffici di Forza Nuova hanno in particolare allarmato Alleanza Verdi e Sinistra, le cui immediate affermazioni contro Fiore riguardo a passate stagioni terroristiche hanno portato il movimento all’ennesimo avvio di azioni giudiziarie per diffamazione (negli anni ne sono state presentate a decine nei confronti di chi nel Paese ha accostato Forza Nuova a terrorismo e nazismo).
Quasi negli stessi giorni di Pontedera, anche a Roma nel quartiere Tuscolano il segretario Fiore ha presenziato al taglio del nastro per un’ulteriore sede. «L’adunata militante» organizzata da Forza Nuova per l’occasione – l’inaugurazione in loco degli uffici – ha dato il via a proteste di Pd e Sinistra italiana, preoccupati, hanno detto, di «pericolosi rigurgiti neofascisti». Punti centrali e ricorrenti sono le accuse di xenofobia e omofobia. A gennaio, invece, era stata la volta di Pontedera (Pisa). In uno stabile dove nel 2018 si era accasato CasaPound (altro movimento di estrema destra), Forza Nuova aveva infatti inaugurato una sede. L’arrivo degli attivisti di Fiore aveva provocato l’allarme in città tra le rappresentanze associative, sindacali e politiche. L’Anpi aveva cercato di reagire organizzando assemblee, Rifondazione comunista e Potere al popolo, invece, avevano organizzato delle contromanifestazioni. Â
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