L’ultimo posto di Reggio Calabria nella classifica della Qualità della Vita, stilata dal Sole 24 Ore, è stato uno degli argomenti caldi dell’odierno Consiglio Comunale. Così come già fatto capire nei giorni scorsi, la Maggioranza continua a minimizzare la classifica, andando a snocciolare tutto ciò che in questi dieci anni l’Amministrazione Falcomatà ha messo in atto. Insomma, a partire dal suo Sindaco, vive su un altro pianeta. Minimizza ciò che non va (ed è tanto), esalta quel poco che di buono ha fatto, dall’aumento dei posti per gli asili nido alla realizzazione di qualche parco urbano. In dieci anni. Si scalda il Consigliere Barreca, nel rivendicare i “successi” e nel difendere Falcomatà; usa la solita ironia Burrone, che con fare sarcastico attacca l’opposizione.
“Questa classifica è servita alla parte politica a noi avversa quasi a bearsi di questa situazione facendo finta di non capire che cosa c’è scritto in quella classifica. Ha avuto anche l’enorme risultato positivo di far reagire i cittadini. Perché la cittadinanza non ha detto: ‘avete visto come sono bravi a Sondrio?’, ma anzi ha ritrovato appartenenza e identità. I reggini hanno detto: ‘ma quali classifiche? Andiamo a vedere gli indicatori reali’”. Così ha esordito Falcomatà, descrivendo una realtà tutta sua, come al solito ovattata. Tantissimi reggini, silenti, di quella classifica si sono vergognati e l’hanno considerata per quello che è: la media di dati insufficienti che oggi fanno di Reggio la città peggiore in Italia.
Non sappiamo a quale orgoglio e identità faccia riferimento, ma di certo solo lui ha visto questo senso di appartenenza. Lui e quei “seguaci” che dopo dieci anni di cattiva amministrazione continuano a ronzargli dietro, in nome di chissà quale interesse. Poi però prova a precisare. “Qualcuno ha letto che i dati sono del 2021, non del 2024?”, ha detto. E nel 2021 chi governava la città?
Infine, non poteva mancare la solita frittata rigirata a piacimento. Si parla di Reggio, Falcomatà punta il dito contro la Regione, facendo opposizione, così come per la critica al Campus Universitario. “Facciamo un bilancio sulle classifiche regionali. E’ passato un po’ inosservato, complici anche le festività natalizie, il fatto che nella classifica della Qualità della Vita, della ricchezza, del benessere delle Regioni purtroppo la nostra Regione è ultima. Qualcuno se n’è accorto? Perché noi non è che facciamo polemica”.
Gli interventi dei Consiglieri di Maggioranza
Ad inizio discussione, è stato il consigliere Filippo Quartuccio ad intervenire citando la classifica della vivibilità del Sole 24 Ore: “Mi spiace che alcuni in quest’aula non percepiscano l’importanza delle iniziative proposte in questi anni. Non c’è, da parte dell’opposizione, l’intenzione di valutare quanto di positivo è stato fatto dall’Amministrazione in termini di programmazione culturale, perché si vuole dipingere una realtà diversa da quella che viviamo. L’indicatore statistico più importante è il gradimento popolare che le persone hanno manifestato. Non vi abbiamo mai visti partecipare alle iniziative, soprattutto in quelle di quartiere, dove invece noi siamo sempre presenti. Mi sembra che l’opposizione non voglia gioire delle cose positive che accadono in città”.
Giuseppe Marino ha approfondito ulteriormente la questione: “Non mi aspetto applausi dalla minoranza, ma le critiche devono essere costruttive e basate su dati reali. La statistica del Sole 24 Ore è discutibile. Non si comprende perché alcuni dati siano ritenuti interessanti e altri dimenticati. Una classifica dovrebbe richiedere un senso di responsabilità da parte di tutte le istituzioni dell’area metropolitana, perché riguarda l’intero territorio dell’ex provincia di Reggio, incluse le istituzioni sanitarie e scolastiche. Non è una statistica sul sindaco o sull’Amministrazione, che comunque non si possono sottrarre da questi dati”.
Marino ha sottolineato la crescita rispetto ai dati del 2014, anno dello scioglimento per infiltrazioni mafiose: “Era difficile offrire ai cittadini un messaggio di speranza, oggi le cose sono cambiate. Il messaggio che possiamo lanciare è diverso, grazie al lavoro che tutta l’Amministrazione e la parte amministrativa hanno svolto in questi anni. Un lavoro difficile che ci permette di guardare al futuro con speranza. Il Pd è sempre stato accanto a questa Amministrazione nei momenti di difficoltà, accompagnandola nel risanamento finanziario con interventi determinanti che hanno dato liquidità, fornendo una boccata d’ossigeno per andare avanti”.
Il consigliere Franco Barreca ha evidenziato, rivolgendosi all’opposizione: “Dopo aver chiesto dimissioni, ora vi attaccate alla classifica del Sole 24 Ore, ma dimenticate di dire che siamo stati impegnati in questi dieci anni a pagare debiti fuori bilancio, o che le tasse sono state aumentate a causa del dissesto. Oggi, invece, festeggiamo un Natale spettacolare che in dieci anni non era mai stato possibile realizzare. Il sindaco si è reso protagonista di un atto di coraggio nel portare avanti il governo della città, quando sarebbe stato più facile azzerare tutto e ricominciare da capo”.
Infine, il consigliere Filippo Burrone ha ribadito la sua posizione: “I numeri della classifica non raccontano nulla, in quanto comprendono anche comuni della Città metropolitana che si trovano in pre-dissesto. E invece, chiuderemo l’anno 2024 con zero precariato, grazie alla stabilizzazione degli ultimi dipendenti di Castore, avvenuta il 13 dicembre. Castore è una società che non nasce da nessun reato, ma a cui ci siamo fatti carico con grande responsabilità, mettendo sempre davanti gli interessi della città”.
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