Conto corrente, cos’è la procura e come funziona

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In un mondo sempre più digitale e con normative che incentivano la tracciabilità dei pagamenti, avere un conto corrente bancario o postale è diventato quasi indispensabile. Che si tratti di ricevere lo stipendio, effettuare bonifici o semplicemente gestire le proprie spese quotidiane, il conto corrente è lo strumento che semplifica la nostra vita finanziaria.

Allo stesso tempo, le restrizioni sull’uso del contante e la lotta all’evasione fiscale lo rendono una scelta praticamente obbligata. Ma cosa succede se non puoi gestirlo personalmente? Ed ecco che entra in gioco la procura sul conto corrente, un’opzione che molti sottovalutano ma che può fare la differenza nelle situazioni più disparate. Scopriamo insieme in cosa consiste, come farla e quanto dura.

Cos’è la procura sul conto corrente

La procura sul conto corrente è un istituto giuridico che consente a una persona, detta mandante, di delegare un’altra persona, detta procuratore, a compiere operazioni in sua vece sul proprio conto. Tale strumento si rivela particolarmente utile in situazioni in cui il titolare del conto non può gestirlo direttamente, per motivi di salute, lavoro o altro.

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La procura può essere generale o specifica. Nel primo caso, il procuratore ha il potere di compiere qualsiasi operazione ammessa dal contratto del conto corrente, come depositi, prelievi, pagamenti di bollette e bonifici. Nel caso di una procura specifica, invece, il mandante limita i poteri del procuratore a determinate operazioni. Ad esempio, potrebbe autorizzarlo solo a effettuare bonifici o a ritirare assegni.

La procura sul conto corrente non trasferisce però la titolarità del conto al procuratore. Quest’ultimo agisce sempre in nome e per conto del titolare che rimane il responsabile principale delle operazioni effettuate. In tal caso, eventuali errori o irregolarità commessi dal procuratore ricadono comunque sul mandante, a meno che non si dimostri il dolo del delegato.

Come si fa la procura sul conto corrente

La procedura per conferire una procura sul conto corrente è relativamente semplice, ma richiede attenzione ai dettagli. Prima di tutto, è necessario recarsi presso la banca o l’ufficio postale dove è aperto il conto. La maggior parte degli istituti finanziari richiede la presenza di entrambi i soggetti coinvolti, ossia il mandante e il procuratore.

La firma della procura deve avvenire in presenza di un funzionario della banca, che si occuperà di verificare l’identità delle parti tramite documenti ufficiali, come la carta d’identità e il codice fiscale. In alcuni casi, potrebbe essere richiesta la compilazione di un modulo specifico fornito dall’istituto stesso.

Una volta firmata, la procura diventa effettiva e il procuratore può iniziare a operare sul conto secondo i limiti e le condizioni stabilite. Alcune banche permettono anche di definire un tetto massimo per le operazioni finanziarie effettuabili dal procuratore utile per ridurre il rischio di abusi o errori.

Il titolare del conto può revocare la procura in qualsiasi momento. Per farlo è sufficiente comunicare la decisione alla banca per iscritto, allegando i documenti richiesti. La revoca diventa operativa solo dopo che la banca ne ha preso ufficialmente atto.

Quanto dura la procura

La durata della procura sul conto corrente dipende dagli accordi presi tra il mandante e il procuratore. In generale, la procura può essere a tempo determinato o indeterminato. Nel primo caso, il documento indicherà una data di scadenza oltre la quale il procuratore non avrà più alcun potere di operare sul conto.

Nel caso di una procura a tempo indeterminato, il mandato rimane valido fino a quando il titolare non decide di revocarlo. Tuttavia, esistono situazioni che portano automaticamente alla cessazione della procura, come la morte del mandante o del procuratore, l’interdizione di una delle due parti o la chiusura del conto corrente.

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Alcuni istituti di credito potrebbero prevedere controlli periodici per verificare la validità della procura e l’effettiva volontà del titolare di mantenerla attiva. Questo aspetto è particolarmente rilevante per evitare usi impropri o dimenticanze che potrebbero portare a situazioni problematiche.

In ogni caso, è consigliabile monitorare regolarmente le operazioni svolte dal procuratore e mantenere una comunicazione costante con l’istituto di credito. Ciò garantisce una gestione trasparente e sicura del conto corrente, preservando i diritti e gli interessi del titolare.





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