È la top 11 delle meraviglie: i classe 2009 più forti della Lombardia in una formazione stellare

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Dopo la Top 11 del girone A, poteva mai mancare quella del girone B? Assolutamente no e precisa come un orologio svizzero arriva anche la selezione dei migliori talenti dell’andata di un girone che ha regalato emozioni, soprattutto nella sua fase conclusiva. Il Manara ha combattuto con le unghie e con i denti ma alla fine dovrà coabitare al primo posto con la Pro Sesto (anche se lo scontro diretto la pensa diversamente); la sorpresa Ardor Lazzate li guarda da distanza ravvicinata, pronta ad attaccare alle prime difficoltà. Cimiano e Vigor Milano possono sorridere dopo un avvio non dei migliori mentre la Casatese Merate deve ringraziare proprio un ottimo avvio se è riuscita a chiude davanti, proprio in mezzo alle due risalite. Tutto questo, nel giro di soli sette punti

LA TOP 11

Ancora una volta il 4-3-3, ancora una volta uno dei moduli più classici degli ultimi anni. A guidare la retroguardia Matteo Cappuccio, estremo difensore della Vis Nova di Nicoletti e autore di ben sette clean sheet nella prima parte di stagione. La linea di difesa è formata da alcuni dei top del campionato: Filippo Brambilla del Manara (difesa meno battuta del campionato), Gregorio Zanin del Cimiano (match-winner del derby), Andrea Fazio della sorpresa Ardor Lazzate e Thomas Soligo, il rigorista della Casatese Merate di Re. A centrocampo c’è spazio solo per classe e freddezza: si parte dal mediano, e come non citare Emanuele Carulli (play dell’Enotria di Catera), si passa poi al centrocampo dei bersaglieri con Mattia Baldassare per chiudere poi con il diez dei gialloblù dell’Ardor Lazzate, Edoardo Lo Cicero. Lì davanti, poi, è qualità purissima: spazio per Andrea Cammaroto e Alberto Menotti, due che di gol se ne intendono giusto un po’ (capocannonieri rispettivamente di Elia e Testini a 15 gol), imbeccati dalla classe sopraffina targata Mattia Spagnolo del Cimiano di Gazzola. A guidare questa formazione incredibile? Chi se non Domenico Pelucchi, in grado di portare una formazione già forte come il Manara, in testa alla classifica.

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PORTIERE: MATTEO CAPPUCCIO (Vis Nova)

La Vis Nova è lì, nonostante tutto. Se l’anno scorso i 2008 avevano fatto un percorso meraviglioso per raggiungere la finale di Cavernago, i 2009 dovranno rimboccarsi le maniche per inseguire le vecchie baby lucertole. Da chi ripartire? Da Matteo Cappuccio, ovviamente. Il portiere di Nicoletti è riuscito a chiudere il 2024 come portiere con più clean sheet (7) di tutto il girone, saltando due partite solo per un’espulsione rimediata contro la capolista Manara.

Le statistiche del girone d’andata di Matteo: clicca sull’immagine per scaricare la nostra applicazione

DIFENSORE: FILIPPO BRAMBILLA (Manara)

Si parlava di Manara, ed ecco quindi il primo selezionato dei bersaglieri. Se si dice che la miglior difesa sia l’attacco, dalle parti di Barzanò hanno idee leggermente diverse. La capolista infatti è lì davanti con soli otto (8!) gol subiti, con una fase difensiva degna delle migliori tradizioni italiane. Sottocornola e Flain (rispettivamente cinque e quattro clean sheet) hanno giovato di una gran linea difensiva, dove spicca Filippo: tredici partite – tutte da titolare – e una sola ammonizione, per chiudere il girone d’andata con una media voto di 7.1, spaventosa per un difensore.

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DIFENSORE: THOMAS CHIAPPINI (Cimiano)

Quindici partite (tutte) e leader a guida della difesa dei biancorossi di Gazzola. Thomas è un mastino perfetto che ogni allenatore vorrebbe avere: pulito negli interventi e intelligente tatticamente a capire i momenti della partita. Nella partita contro l’Enotria riesce a fondere entrambe le cose, diventando l’incubo degli attaccanti rossoblù. Media del 7 spaccato e anche un gol – importantissimo – nel pari contro l’Ausonia alla prima di campionato.

DIFENSORE: ANDREA FAZIO (Ardor Lazzate)

Sorpresa del campionato, sì, ma con meriti. Se la squadra di Conte è riuscita a raggiungere le vette della classifica da completa outsider, lo deve anche ad una difesa che è riuscita a limitare i danni per buona parte del girone d’andata. E a rappresentare la retroguardia gialloblù ci pensa Andrea. Al primo anno in Brianza – arrivato dal Mariano – ha convinto tutti per qualità e spirito di sacrificio, come nella partita contro la Pro Sesto. Media – anche qui – del 7 spaccato e un curriculum ancora senza ammonizioni.

DIFENSORE: THOMAS SOLIGO (Casatese Merate)

A chiudere la linea difensiva ci pensa uno che con la difesa c’entrerebbe poco, a guardare le reti segnate. Thomas chiude il girone d’andata con ben tre gol segnati, tutti su rigore: freddezza al servizio di Re. E scavando oltre i dati, sono – almeno due – gol di caratura leggermente alta: rete del 2-0 nel 6-2 in casa della Pro Sesto e – ancora – del definitivo 2-0 contro il Manara. Unica squadra ad aver battuto entrambe le capolista e con un rigorista perfetto: ancora un 7 di media, a chiudere una linea difensiva ai limiti della perfezione.

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CENTROCAMPISTA: EMANUELE CARULLI (Enotria)

L’ultimo periodo non è stato dei migliori in via Cazzaniga, tra il derby perso contro il Cimiano e i diversi punti di ritardo verso la zona playoff, ma il percorso è ancora lungo, e l’Enotria non è certo squadra che su arrende facilmente. Un esempio? Emanuele di nome e Carulli di cognome, ruolo mediano, m anche guerriero non sarebbe errato. La mediana dei campi di via Cazzaniga porta il suo nome stampato e lui ripaga con prestazioni degne di un capitano. Quindici partite e due gol all’attivo, a testimoniare l’impegno a tutto campo del Cap.

CENTROCAMPISTA: EDOARDO LO CICERO (Ardor Lazzate)

Vederlo idealmente con il sette fa un po’ specie: il suo numero è il 10 e nessuno potrà avere nulla in contrario. Anche perché, vedendolo giocare, la mente va ai grandi esteti del calcio, i diez appunto. Traiettorie illuminanti per i compagni, scambi da far venire il mal di testa, sortite funamboliche e gol – cinque per la precisione – che non fanno mai male. Conte ha trovato in Edoardo il suo diez perfetto, e chi lo sa se il suo talento potrà essere ammirato per sole altre quindici partite o qualcuna di più…

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CENTROCAMPISTA: MATTIA BALDASSARE (Manara)

Chiudiamo l’excursus sulla capolista portando alla luce – come se già non lo fosse – un altro talento dei bersaglieri. Mattia è riuscito in una delle missioni più difficili per un calciatore: ripetersi dopo un’ottima stagione. L’anno scorso erano arrivati la bellezza di otto gol in ventiquattro partite, mentre quest’anno sono già sei le reti all’attivo in quindici partite. E se l’anno scorso erano arrivati i playoff in Under 15 Élite – sempre con la maglia del Manara cucita addosso-, quest’anno sognare ancora non costa nulla.

ATTACCANTE: ANDREA CAMMAROTO (Vigor Milano)

Quindici gol in quindici partite, roba importante, roba che non si vede tutti i giorni, soprattutto in una squadra che a inizio stagione non navigava nell’oro. E che problema c’è? Rimboccarsi le maniche, lavorare in settimana e… avere uno come Andrea che la butti dentro. È riduttivo – ovviamente – ma avere un attaccante che segna un gol a partita vuol dire partire sempre con un gol di vantaggio, e scusate se è poco. Ricapitolando: quindici partite, quindici gol (solo due rigori), media voto del 7.3 (terzo in graduatoria) e un gol ogni ottanta minuti, preciso come solo la Joya di Paderno Dugnano sa essere. 

ATTACCANTE: ALBERTO MENOTTI (Pro Sesto)

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Avevamo detto che segnare quindici gol in quindici partite – in Élite, per di più – non è roba che si vede tutti i giorni. E allora i quindici gol di Alberto come li spieghi? Non puoi. È come uscire da via XX settembre e provare a spiegare cos’hai appena visto; semplicemente, non puoi. La forza del gruppo di Testini è stata sicuramente l’attacco, come i 51 centri realizzati dimostrano a pieno, ma la qualità di Alberto non si ferma certo ai gol (alcuni veramente spettacolari), con giocate degne di un vero fuoriclasse, o di uno Campione d’Italia, se preferite. Insomma, se vi capita di passare a Sesto San Giovanni, vedere una partita di Alberto è una tappa obbligatoria.

ATTACCANTE: MATTIA SPAGNOLO (Cimiano)

A chiudere questa fantastica formazione non poteva che esserci chi del numero 11 ci ha fatto una seconda pelle. Mattia, pur non essendo un goleador, ha tolto le castagne dal fuoco diverse volte quest’anno con i suoi gol, come quando ha trovato il pari allo scadere contro l’Ausonia o con la doppietta (di cui un gol nel recupero) nella partita vinta 4-3 contro la Vis Nova. Non un goleador – pur vero – ma i suoi gol li porta a casa. Cinque centri con quattordici presenze e una media voto di 7.3, il secondo migliore del girone.

ALLENATORE: DOMENICO PELUCCHI (Manara)

Ok, l’anno scorso i 2009 avevano già fatto capire di non essere semplici comparse ma giocarsela per essere protagonisti. E se nella stagione 2023/2024 la squadra di Barzanò aveva raggiunto il terzo posto fermandosi poi solo ai playoff contro l’Uesse Sarnico finalista di Coppa, quest’anno si respira un’aria diversa. Il 5-1 contro la Pro Sesto rimane uno dei momenti topici di tutta la categoria finora, e chi lo sa che questo non sia l’anno buono per vedere una cavalcata degna degli almanacchi.

MENZIONI D’ONORE

Anche nel girone B di talento – come detto – ce n’è troppo per essere racchiuso in soli undici slot ed ecco quindi delle honorable mentions ad arrivare in nostro soccorso:

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  • BALLERS FROM ANOTHER WORLD: La categoria dei ballers non si perde di certo la tappa del girone B ed ecco quindi quattro nomi da tenere d’occhio per il girone di ritorno. Il Sangiuliano City non è di certo in una situazione di classifica tranquilla ma vista la retrocessione dei 2009 dell’anno scorsa era da mettere in conto. Chi sta, però, sorprendendo in positivo è Lorenzo Di Pilato, attaccante da undici gol in quattordici partite e un 7.2 di media voto che lo fa essere uno dei migliori giocatori della categoria; punto da cui ripartire per provare a lasciare la zona calda. Se si parla di baller non si può non citare Egor Ciofu; primo anno in Italia (viene dalla Moldavia) e già tutta via Don Calabria lo ama. Gazzola l’ha messo al centro del suo Cimiano (e sulla destra dell’attacco) e lui ha risposto presente: gol decisivo contro la capolista Manara e un bel 7.1 di media voto come  a dire: “benvenuti allo show di Egor”. Rimanendo nella parte avanzata del campo non si può non citare Luca Carbone dell’Ardor Lazzate. Se i gialloblù sono lì davanti, il merito è anche in buona parte del bomber fin qui della squadra di Conte: quindici patite e sette gol con una media di 7.1 che lo fa essere il migliore dei suoi con Lo Cicero, una coppia da 12 gol solo in questa prima parte di campionato. A chiudere questo piccolo inciso, non può non essere citata la saracinesca di Pelucchi, Francesco Sottocornola. In una squadra come il Manara che alterna molto i portiere (l’altro, Federico Flain, ha sole tre partite in più di Francesco) le statistiche dell’estremo difensore sono spaventose: sei partite e ben cinque partite senza subire gol, con una media di 7.1 che lo rende il miglior portiere per media voto. Cappuccio avrà il suo bel da farsi per proteggere lo scettro.

  • DALLA PANCHINA: Un discorso a parte va fatto per Espinoza. La sua Ausonia non sta attraversando un grandissimo momento, dopo essere stata attaccata al treno di testa per diverso periodo. Con il cambio in panchina a fine girone d’andata si spera che anche i neroverdi possano tornare a battagliare per le posizioni di testa, ma intanto il punto fermo lì davanti potrebbe essere proprio l’attaccante scuola Sangiuliano City. Nonostante le molte partenze dalla panchina, le statistiche sono impressionanti: sette gol con sole cinque partite da titolare, che lo fanno arrivare ad una media gol di un gol ogni 75 minuti, più di un gol a partita. Chissà che il 2025 non sia il suo anno…

  • ALLENATORE RIVELAZIONE: In questo caso la scelta può essere solo una, chiara e – quasi – insindacabile: Aron Conte è il tecnico che più ha sorpreso nel girone d’andata. Un po’ perché la squadra l’anno scorso non aveva fatto emozionare, un po’ perché a metà anno è a soli due punti dalla vetta: l’Ardor Lazzate è diventata una squadra da battere. E questo non è neanche facile, visto che corazzate – come la Pro Sesto – hanno fatto più che fatica contro i gialloblù. La quota salvezza è il primo pensiero, ma il secondo…





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