I Sindacati “Ecco cosa non ci è stato permesso di riferire in Commissione Comunale viabilità e Trasporti”
“Visto che Salvatore Papa, il presidente della Commissione comunale trasporti e viabilità del Comune di Messina, nell’ultima seduta ci ha sempre interrotti ed anche tolto l’audio del microfono, oggi siamo in conferenza stampa per riferire ciò che non è stato possibile riferire in quella sede“. E’ l’apertura che Mariano Massaro, segretario nazionale ORSA, riserva alla conferenza stampa odierna delle sigle Faisa Cisal, Orsa e Fit Cisl, che si è tenuta presso la sede di quest’ultima in via Alessio Valore.
Il tema è l’ATM e il “feudo” che secondo le sigle continuerebbe per inerzia nonostante il cambio al vertice dell’azienda che da Campagna a Grillo oggi “potrebbe muoversi in modo molto diverso, una speranza che comunque ancora coltiviamo” ha sottolineato Massaro.
Ma cosa sta accadendo ad ATM? “Il clima è di certo più rilassato rispetto all’epoca Campagna, ma, anche se il ‘campagnismo’ delle continue sanzioni disciplinari si è attenuato – dice Massaro – non si attenuano le criticità di un contratto integrativo di secondo livello che riguardo al sistema premiante promette nulla di buono“.
IL CONTRATTO INTEGRATIVO DI SECONDO LIVELLO E IL “COMPLICATO” SISTEMA PREMIANTE
“Il nuovo contratto che entrerà in vigore da gennaio – ha detto Daniele Lisitano di Fit Cisl alla presenza in conferenza stampa di Letterio D’Amico segretario provinciale Messina – non assicura un normale raggiungimento dei premi di produzione. Su di essi, ricordiamo, si basa sostanzialmente la dignità della retribuzione dell’operatore d’esercizio, senza il quale non supererebbe i 1200 euro mensili. Eppure il sistema che si basa non più sui chilometri ma sulle presenze mette in seria e improbabile irraggiungibilità tale premio. Ciò visto che basteranno solo 5 giorni di assenza perché si annulli ogni fatica sopportata, annullando il premio stesso. E tra queste assenze ci sono non solo quelle per malattia, ma anche quelle legate alla legge 104, ovvero quelle che spettano di diritto a chi deve assistere un parente costretto in disabilità“. Un fatto questo, precisato da Daniele Lisitano di Fit Cisl, che ha dell’incredibile e che è contro ogni sentenza del lavoro ma anche di Cassazione come dimostrato in conferenza stampa dal segretario nazionale di Orsa Mariano Massaro.
LE “CARTE” IN PROCURA: MASSARO “PAPA LE HA PORTATE COME AVEVA PROMESSO? SE NON LO HA FATTO LO FAREMO NOI”
“Io qui ne ho una sentenza – ha sottolineato Massaro – ma ve ne sono centinaia. Resta comunque ed ancora di più oggi incredibile ed improponibile che vi siano disparità di trattamento di questa portata nei confronti dei dipendenti da parte dell’azienda ATM. Da un lato vi sono i dipendenti che non hanno approvato il nuovo contratto, prima con un referendum a voto segreto e poi a voto palese, e dall’altro ci sono i ‘soliti’ che incassano sistematicamente mese per mese premi di produzione di circa 800 euro ciascuno. Questo premio di produzione lo incassa anche chi il 23 dicembre ultimo scorso si è accorto di aver sbagliato le buste paga e le ha ritirate per emetterne delle nuove. Noi abbiamo controllato anche queste ultime e posso dirvi che ci sono errori anche qui. Noi abbiamo le prove di quel che diciamo e, come abbiamo chiesto al Presidente della Commissione viabilità del Comune di Messina, Pace, le carte vanno portate in Procura. Presidente – ha detto Massaro – se non lo ha fatto come promesso, stia tranquillo che lo faremo noi”.
ATM IL POST SOCIAL “IGNORATO”: “COPPIE FELICI ED I CESTI DI LUMACHE”. LE VOCI DI UN AMMANCO…
Ma alle difficoltà del nuovo contratto integrativo ci sono anche i rilievi di ancora più evidenti comportamenti discordanti e non in linea con la stessa etica di comportamento dei dipendenti di ATM. Discrasie che se da un lato puniscono con una sanzione disciplinare per un post social, un dipendente che ha dovuto lottare sei anni, tra tribunali in cause penali e poi del lavoro, per avere riconosciuta ragione, dall’altro l’azienda mostra di ignorare e non sanzionare un’altra dipendente, una dirigente, per un post social molto diverso da quello del collega sottoposto. Un post che riferisce come “in ATM le coppie felici hanno più corna di un cesto di lumache”.
E’ il testo letto durante la conferenza stampa da Mariano Massaro: “Questo post non solo offende l’azienda ATM gettando una luce sinistra sulla società comunale, ma offende chiaramente la dignità e l’integrità di uomini e, soprattutto, donne che vi lavorano, gettando sconcerto anche nelle loro famiglie. Così se il collega per un post di semplice chiarimento ha dovuto combattere sei lunghi anni per veder ricondotta a verità e liceità il proprio comportamento non lesivo per l’azienda, questo post continua ad essere invece ignorato dalla neo presidente di ATM Grillo. Da una donna – dice Massaro – a maggior ragione ci saremmo attesi una maggiore intransigenza di fronte a post come questi che, peraltro, restituiscono il clima gossipparo che si respira in un’azienda che ha ricevuto più milioni di fondi di qualsiasi altra partecipata! Attendiamo che la presidentessa Grillo prenda posizione, così come ci attendiamo che faccia anche chiarezza circa la voce che circola riferita ad un ammanco che sarebbe stato riscontrato nei conti dello sbigliettamento: un buco di circa 17 mila euro. Voci che proprio perché tali la presidente dovrebbe averle già da tempo dovute smentire. Se non lo farà evidentemente c’è davvero qualcosa che non va“.
Presenti alla conferenza stampa anche i consiglieri comunali PD Felice Calabrò e Alessandro Russo che hanno espresso la propria volontà di chiedere chiarezza all’ATM in merito a temi trattati.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link