Siglato il memorandum Roma-Tunisi per rafforzare progetti comuni su clima, innovazione agricola e biodiversità, puntando sulla formazione
La collaborazione fra Italia e Tunisia si consolida ulteriormente attraverso il rafforzamento della cooperazione scientifica e accademica. Comincia a dispiegare i propri effetti, infatti, il memorandum of understanding firmato il 17 aprile scorso tra il Ministro italiano dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e il Ministro tunisino dell’Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica, Moncef Boukthir, confermandosi un tassello chiave nel contesto del cosiddetto “Piano Mattei”.
L’accordo, centrato su alta formazione, mobilità studentesca e progetti congiunti di ricerca, si è ampliato con nuove iniziative dedicate alla sostenibilità, all’agricoltura innovativa e alla transizione energetica. In occasione del recente vertice bilaterale, è stato annunciato l’avvio di programmi pilota per il 2025, volti a favorire lo scambio di conoscenze in tecnologie verdi e digitali.
L’impegno reciproco è stato siglato a margine di un incontro ad ampio spettro fra la Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni, e il Presidente della Repubblica tunisina, Kaïs Saïed.
Sviluppo locale e lotta al brain drain dei giovani: l’impegno delle due Nazioni
Un elemento distintivo del partenariato fra Roma e Tunisi è la promozione della mobilità accademica bilaterale, con l’obiettivo di formare giovani capaci di contribuire alla crescita dei rispettivi Paesi.
“Non vogliamo che la mobilità si traduca in fuga di cervelli, ma in un circolo virtuoso di competenze e innovazione”,
ha ribadito la Ministra italiana all’omologo tunisino.
Per questo, il MoU o lettera d’intenti punta su percorsi di formazione avanzata in Tunisia, grazie al supporto di università italiane e programmi europei come Horizon Europe.
Anna Maria Bernini: “Per vincere insieme le sfide globali che stiamo affrontando”
“Il Piano Mattei è un’iniziativa strategica del Governo nella quale anche l’alta formazione rappresenta un pilastro. Abbiamo l’ambizioso obiettivo di fornire ai giovani africani gli strumenti per partecipare attivamente al progresso e alla crescita dei loro Paesi. È nostro dovere supportare, in modo congiunto e con convinzione, la ricerca scientifica e la cooperazione con i Paesi partner, come la Tunisia, per vincere le sfide globali che stiamo affrontando, a partire dal contrasto al cambiamento climatico, l’innovazione in campo agricolo e la tutela delle biodiversità”,
ha commentato ancora Anna Maria Bernini, nella sua qualità di titolare del dicastero dell’Università e della Ricerca.
Rawdha Zaouchi Razgallah: “Un vero sviluppo comune mediterraneo e bilaterale”
La professoressa emerita Rawdha Zaouchi Razgallah ha espresso il suo punto di vista sull’accordo tra i Ministeri dell’Istruzione tunisino e italiano in un’intervista del 21 maggio 2024.
Docente ordinaria di letteratura italiana presso l’Istituto Superiore di Lingue dell’Università “7 Novembre” di Tunisi a Cartagine e dal 2003 Direttrice del Dipartimento di Lingue Europee, è autrice di numerosi saggi, ma soprattutto instancabile traduttrice, interprete e insegnante
Insignita dell’Ordine Nazionale al merito della Repubblica Tunisina per l’Educazione e le Scienze e Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, Rawdha Zaouchi Razgallah ha sottolineato l’importanza del partenariato tra Tunisia e Italia, definendolo
“una base solida per creare un vero sviluppo comune mediterraneo e bilaterale”.
Ha evidenziato altresì che l’iniziativa strategica del Piano Mattei, in cui l’alta formazione rappresenta un pilastro, mira a fornire ai tunisini nello specifico e agli africani in genere
“gli strumenti per partecipare attivamente al progresso dei loro Paesi”.
Ricerca strategica e infrastrutture condivise nell’ambito del programma PRIMA
Le infrastrutture di ricerca sono al centro della partnership: l’accordo prevede l’accesso reciproco a laboratori avanzati e la creazione di centri di eccellenza congiunti, orientati alla ricerca applicata su cambiamento climatico, biodiversità e sicurezza alimentare. Inoltre, si promuovono progetti nell’ambito del programma PRIMA, acronimo di “Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area”, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse idriche e l’agricoltura sostenibile nella regione mediterranea.
Una visione regionale più ampia estesa all’Algeria, alla Libia e in futuro al Marocco
L’impegno dell’Italia si estende anche ad altri Paesi del Nord Africa. Dopo i progressi con la Tunisia, il Ministro Anna Maria Bernini ha incontrato il suo omologo algerino ad Algeri, dove si è discusso di progetti multilaterali con l’Unione Europea. Un dialogo simile è previsto per gennaio 2025 con il Marocco, a Roma, mentre è già stata strutturata la sinergia con la Libia.
Queste iniziative rafforzano il ruolo dell’Italia come ponte strategico tra Europa e Mediterraneo, confermando il “Piano Mattei” non soltanto come pilastro geopolitico ed energetico, ma anche come leva per costruire un futuro condiviso basato su conoscenza, innovazione e sostenibilità in Africa del Nord.
La firma del Memorandum of Understanding fra Italia e Tunisia del 17 aprile 2024
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