Legge sul turismo nazionale con un importante impatto per tutti gli italiani viene anticipata a livello regionale

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Cosa prevede la nuova legge sul turismo al via in Toscana ma pronta ad estendersi su tutto il territorio nazionale? E’ stato approvato il nuovo Testo Unico sul Turismo per una nuova regolamentazione del settore nella regione Toscana e prevede principalmente novità per le strutture ricettive e la gestione dell’overtourism, ponendo particolare attenzione agli affitti brevi. 

Per molti si tratta di una legge che potrebbe aprire a simili provvedimenti a livello nazionale. Vediamo cosa prevede nel dettaglio.

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  • Come cambia il ruolo dei Comuni nella gestione del turismo locale
  • Le modifiche previste per le strutture alberghiere e gli hotel
  • Il ruolo della Regione e il nuovo Sistema informativo regionale e di banche dati
  • Gli stabilimenti balneari e le locazioni turistiche


Come cambia il ruolo dei Comuni nella gestione del turismo locale

Cambia e viene rafforzato il ruolo dei Comuni nella gestione del turismo a livello locale, sia per l’esercizio delle funzioni amministrative e sia per la promozione da realizzare con l’agenzia regionale, portando a compimento la valorizzazione del ruolo degli Ambiti (istituiti con la legge del 2016), che diventano Comunità di ambito turistico.

D’ora in poi spetterà a loro esercitare le funzioni di informazioni, di accoglienza turistica e relative al sistema informativo regionale, mentre tutte le altre funzioni amministrative di livello locale in materia restano in capo ai singoli comuni.

Cambiano poi le competenze dei Comuni capoluogo, delle Città Metropolitana e dei Comuni più piccoli. 

Le modifiche previste per le strutture alberghiere, gli hotel e i b&b

Con il nuovo Testo Unico sul turismo si amplia la gamma dei servizi offerti dalle strutture alberghiere, con la possibilità di mettere a disposizione degli ospiti attrezzature per attività ludico-motorie e fitness, predisponendo locali per attività temporanee di smart working. 

Ogni Comune avrà poi la possibilità di aumentare, entro limiti definiti, la propria capacità ricettiva, con la facoltà di sfruttare abitazioni civili disponibili e nelle vicinanze della struttura alberghiera, a patto che si proceda al mutamento della destinazione d’uso e che sia garantito sia l’utilizzo dei servizi della struttura alberghiera e sia lo standard qualitativo corrispondente al livello di classificazione dell’albergo.

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E’ stato, inoltre, deciso che gli alberghi con 4 o 5 stelle potranno organizzare attività didattiche e formative in materia di accoglienza e ospitalità, rispettando le disposizioni e i requisiti di legge in materia di istruzione, formazione e lavoro e a condizione di svolgerle nelle aree comuni della struttura.

Sono escluse dal nuovo Testo Unico le attività di affittacamere e b&b non imprenditoriali, mentre quelle imprenditoriali dovranno essere esercitate in unità immobiliari, immobili e unità immobiliari con destinazione d’uso turistico-ricettiva. 

Per gli esercizi esistenti, il cambio di destinazione d’uso deve avvenire entro il 31 dicembre 2025. Le strutture non professionali esistenti potranno continuare ad esercitare, anche se non si convertiranno alla forma imprenditoriale.

Il ruolo della Regione e il nuovo Sistema informativo regionale e di banche dati

La promozione turistica spetterà alla Regione, che vi lavorerà tramite le agenzie regionali Toscana Promozione Turistica (TPT) e la Fondazione Sistema Toscana (FST). Sarà poi rafforzato il coinvolgimento degli operatori.

Gli stabilimenti balneari e le locazioni turistiche

E’ stato previsto di attribuire natura di attività principale, come per la balneazione, al trattamento elioterapico e alla talassoterapia, per permettere di prolungare il periodo di apertura degli stabilimenti.

Per le locazioni turistiche, i Comuni a più alta densità turistica potranno adottare un regolamento in cui individuare criteri e limiti allo svolgimento dell’attività di locazione breve per finalità turistiche, per perseguire la corretta fruizione turistica del patrimonio storico, artistico e culturale e la preservazione del tessuto sociale. 

Inoltre, i Comuni a più alta densità turistica avranno la possibilità di definire zone o aree in cui stabilire criteri e limiti specifici per le attività di trasporto turistico.

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