proroga per il 2025 e conferma dell’attuale sistema di vongole

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Il settore della pesca vongolara nelle Marche si prepara a una nuova fase, con una proroga fissata per il 2025. Questa decisione, comunicata dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, segna un passo importante in una questione che si protrae da oltre quindici anni. La discussione si concentra sulla possibilità per le imbarcazioni provenienti da altre aree marine, come San Benedetto del Tronto, di operare anche nel compartimento di Ancona. Con recenti chiarimenti ministeriali, la Regione intende mantenere l’attuale assetto, creando nel contempo un nuovo quadro normativo.

L’orientamento della Regione Marche sulla pesca vongolare

Francesco Acquaroli ha chiarito che il mantenimento dell’attuale assetto è supportato da un parere ricevuto dal Ministero. Questo feedback è arrivato pochi giorni fa e ha affrontato alcune problematiche sollevate da gruppi di pescatori coinvolti nella questione. La Regione si è quindi orientata verso un approccio che cercherà di conservare le attuali disposizioni, consentendo alla pesca di vongole di continuare senza interruzioni.

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Acquaroli ha dichiarato di voler proporre una nuova struttura che proietti l’attuale sistema vongolare in un periodo temporale più ampio. Tale iniziativa mira a fornire certezze ai pescatori e a stabilire punti fermi che possano facilitare il dialogo fra le parti coinvolte. Si sottolinea la necessità di raccogliere ulteriori informazioni dalle diverse componenti politiche e tecniche della materia. A questo scopo, è stato incaricato l’assessore Antonini di convocare un incontro con i soggetti interessati per condividere informazioni e sviluppare un piano comune.

Il dialogo tra le parti e l’importanza delle scelte politiche

La Regione Marche sta cercando di creare un percorso di condivisione tra pescatori, enti locali e istituzioni competenti. Questo approccio è fondamentale per garantire che tutte le voci coinvolte possano essere ascoltate e che i tentativi di legittimi ricorsi siano gestiti in modo appropriato. Anche se le questioni tecniche e giuridiche sono certamente importanti, il dialogo politico si presenta come un elemento chiave per stabilire un futuro sostenibile per la pesca nelle Marche.

Il presidente Acquaroli ha riconosciuto che, nonostante le sfide, la gran parte del Consiglio si schiera a favore della struttura e della distribuzione attuali delle imbarcazioni. Questo consenso potrebbe facilitare un processo decisionale più fluido, contribuendo a delineare le prossime fasi della legislazione in materia di pesca. La volontà espressa dalla maggioranza consiliare è chiara: continuare con l’approccio attuale senza intraprendere azioni drastiche che potrebbero destabilizzare il settore.

La sfida della gestione delle risorse marine

Un aspetto cruciale da considerare è la gestione delle risorse marine in un contesto in continua evoluzione. La Regione si trova di fronte alla necessità di equilibrare le esigenze economiche dei pescatori con la sostenibilità ambientale. In questo senso, le decisioni politiche che dovranno essere prese dovranno tener conto non solo degli aspetti normativi, ma anche della salute degli ecosistemi marini.

Il settore della pesca vongolare, pur essendo tradizionalmente radicato nella cultura e nell’economia delle Marche, deve affrontare nuove sfide in termini di sostenibilità e competitività. Con l’aumento delle pressioni ambientali e la necessità di un utilizzo responsabile delle risorse, è essenziale che le nuove strutture legislative siano orientate a garantire un equilibrio tra sviluppo economico e protezione dell’ambiente marino.

Con la proroga per il 2025 e l’orientamento della Regione a mantenere l’attuale assetto, le Marche si preparano a stabilire una nuova pagina nella storia della pesca vongolare, con l’auspicio di garantire un futuro sereno per i pescatori locali, ma anche per l’ecosistema marino. La spinta verso un dialogo condiviso sembra essere la chiave per attuare cambiamenti significativi, nel rispetto delle tradizioni locali e della salvaguardia del patrimonio naturale.

Ultimo aggiornamento il 23 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano

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