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Dalle pensioni minime ai bonus bebè e green: tutte le voci della legge di bilancio

Roma. Alcuni spariscono, come il bonus verde, altri entrano, come quello per i nuovi nati, e altri ancora cambiano, vedi le ristrutturazioni edilizie. Con la legge di bilancio arrivano nuovi aiuti alle famiglie che, anche se in molti casi soltanto una tantum, contribuiranno ad alleggerire i bilanci, soprattutto quelli dei redditi medio bassi. Sono giorni chiave per il via libera alla manovra, l’ok il via libera definitivo è atteso presumibilmente per il 28 dicembre. La legge di bilancio 2025, da circa 30 miliardi lordi, è composta per due terzi dall’intervento per rendere strutturale, almeno per i prossimi 5 anni, la riduzione del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro e il passaggio a tre aliquote Irpef. Un provvedimento, che pesa per 18 miliardi sul testo, pensato per aiutare i redditi medio bassi a contrastare l’inflazione, lasciando quasi 100 euro in più in busta paga. La stesura della manovra quest’anno è stata preceduta e vincolata dagli impegni presi nel piano strutturale di bilancio a 7 anni, che recepisce le nuove regole del patto di stabilità Ue. Per mantenere l’obiettivo di riportare il rapporto deficit/Pil sotto a 3% già nel 2026 è stata impostata una rigida revisione della spesa. Lo scenario macro economico inoltre vede il taglio delle stime sulla crescita del Pil 2024: +0,5% dell’Istat rispetto all’1% segnato dal governo nel Def. Le risorse sono state dunque concentrate dal governo su poche voci di spesa. Le opposizioni valutano negativamente la manovra, puntando l’attenzione soprattutto sul comparto sanità per cui valutano lo stanziamento insufficiente. Cgil e Uil a novembre hanno proclamato lo sciopero generale sulla manovra denunciando l’assenza di provvedimenti su pensioni, redditi e lavoro. Ad accendere la contesa tra maggioranza e opposizioni anche un provvedimento dei relatori arrivato negli ultimi giorni di Commissione, che chiedeva di equiparare l’indennità dei ministri, vice e sottosegretari non parlamentari con quella dei colleghi eletti. La soluzione trovata prevede che ministri e sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma abbiano diritto al rimborso delle spese di trasferta da e per il domicilio o la residenza per l’espletamento delle proprie funzioni. Per coprire queste spese è stata creata una dotazione di 500mila euro annui a partire dal 2025. Ha subito numerose riformulazioni anche la norma sul divieto di incarichi retribuiti dagli extra Stati Ue per i parlamentari, il provvedimento ribattezzato “anti Renzi” viste le possibili ripercussioni sull’attività internazionale di conferenziere dell’ex premier. Ecco nel dettaglio tutti i provvedimenti.

Ires, Web e Crpto tax

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Le modifiche al testo hanno richiesto due vertici tra i leader di maggioranza. E’ stata introdotta l’Ires premiale con uno sconto del 4% dell’aliquota per le imprese che accantonano utili e reinvestono in nuove assunzioni a tempo indeterminato. La misura costa poco più di 400 milioni e prevede un ulteriore contributo delle banche. La flat tax per i dipendenti aumenta da 30 a 35mila euro. Dietrofront sulla tassazione dei profitti delle criptovalute, il testo licenziato dal Cdm la aveva portata al 42%, in Commissione è stata riportata al valore originario al 26%, con previsione di aumento al 33% dal 2026. La cosiddetta webtax invece verrà applicata solo alle grandi aziende, con ricavi superiori a 750 milioni di euro, escludendo così le Pmi e l’editoria on line.

Rinviato il taglio Irpef

Niente da fare invece per la riduzione dal 35 al 33% della seconda aliquota Irpef, per finanziarla sarebbero serviti 2,5 miliardi di euro da raccogliere tramite il concordato preventivo biennale, che però ha mancato il target necessario. Se ne riparlerà con un decreto ad hoc nei tra febbraio e marzo.

Bonus bebè

Per incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato dal 1 gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione. Il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente deve avere un Isee non superiore a 40.000 euro annui. Il congedo parentale a sostegno di maternità e paternità fino al sesto anno di vita del bambino viene esteso dal 60% all’80% della retribuzione da due a tre mesi. Nella determinazione dell’Isee non incidono le erogazioni relative all’assegno unico e universale.

Riordino detrazioni

Arriva una stretta sulle detrazioni per i redditi più alti e viene introdotto un meccanismo di quoziente familiare. Per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro gli oneri e le spese per i quali è prevista una detrazione dall’imposta lorda.

Fondo automotive

Finanziamenti personali e aziendali

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Ci sono 400 milioni di euro divisi su due anni destinati anche al ripristino del fondo automotive all’interno di un emendamento dei relatori alla manovra, in discussione in Commissione Bilancio alla Camera, che modifica lo stato di previsione delle risorse del Mimit. Il provvedimento aggiunge 200 milioni per il 2026 e altrettanto per il 2027.

Pensione anticipata

Per favorire la flessibilità in uscita a 64 anni viene consentito il cumulo della previdenza obbligatoria con quella complementare. Chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 potrà utilizzare la rendita di una eventuale pensione complementare per raggiungere l’importo minimo del trattamento, pari a 3 volte l’assegno sociale, con sconti per le lavoratrici con figli. Cresce pero’ il numero dei contributi richiesi: dal 2025 passa dagli attuali 20 a 25 anni, per poi aumentare a 30 dal 2030.

Quota 103

Viene riproposta Quota 103 per l’uscita anticipata dal lavoro, nonostante l’utilizzo limitato della misura riscontrato finora. Durante le audizioni sulla manovra in Parlamento, l’Inps ha reso noto che rispetto alle 50mila domande attese finora ne sono arrivate appena 1.600 vista la sostanziale “scarsa convenienza” della misura. I requisiti per aderire sono: 62 anni di eta’ con 41 di contributi da maturare nel corso del 2025.

Opzione donna

Le lavoratrici con almeno 35 anni di contributi e ameno 16 anni di età (60 per chi ha un figlio, 59 con due) potranno scegliere l’anticipo pensionistico riservato a disoccupate, dipendenti che lavorano in aziende per cui sono aperti tavoli di crisi e cargiver.

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Pensioni minime

Il testo della Manovra prevede un aumento di 3 euro delle pensioni minime, l’assegno passerà da 614,7 euro a 617,9 euro mensili. Forza Italia ha provato con degli emendamenti a portarle ad almeno 620 euro, ma la copertura economica per sostenere il provvedimento non è stata trovata.

Ecobonus

La legge di bilancio rivede l’impianto dei bonus legati alla casa, abbassando in diversi casi le aliquote di sconto. L’Ecobonus, un’agevolazione in materia di efficienza energetica – erogato attraverso detrazione Irpef o Ires – scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Nel 2026 e 2027 le aliquote caleranno ancora: al 36% per la prima casa e al 30% per le altre.

Sgravi ristrutturazione

La detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio viene prorogato con aliquote decrescenti e differenziate tra abitazione principale e seconde case. Per gli interventi sulla prima casa nel 2025 si mantiene l’aliquota del 50% e il tetto di spesa di 96.000 euro, per le seconde case scenderà al 36%. Nel 2026 e 2027 anche per la prima casa l’aliquota scenderà al 36% mentre il tetto resterà invariato.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Contributo sugli elettrodomestici Il bonus, finanziato con 50 milioni di euro per il 2025, per chi acquista grandi elettrodomestici prodotti in Europa e con un’efficienza energetica almeno pari alla classe B copre fino al 30% del costo con un tetto massimo di 100 euro. Per le famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro, il limite massimo sale a 200 euro. Per accedere al bonus bisognerà dimostrare di aver smaltito correttamente l’elettrodomestico sostituito. Le modalità di erogazione saranno stabilite successivamente.

No revisori Mef nelle aziende

Salta la norma sui revisori del Mef nelle aziende e gli enti che percepiscono contributi pubblici oltre i 100mila euro, aumentano però i controlli sui bilanci.

Stretta sui costi Rai

La maggioranza si è divisa sul Dl Fisco, collegato alla Manovra, con Forza Italia che ha votato con le opposizioni sulla proposta della Lega di prorogare nel 2025 lo sconto del canone Rai da 90 a 70 euro.

Fondo dote famiglia

Viene istituito un fondo Dote Famiglia, finanziato con 30 milioni di euro nel 2025, da utilizzare per le attività extra scolastiche dei figli a carico, con un’età compresa tra i 6 e i 14 anni, delle famiglie con un reddito con Isee pari o inferiore a 15.000 euro.

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Cambia la Naspi

I lavoratori che hanno presentato le dimissioni volontarie da un impiego a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti avranno diritto alla Naspi in caso di licenziamento solo se hanno almeno 13 settimane di contribuzione dal nuovo impiego.

Il credito Zes

Aumenta da 1,6 a 2,2 miliardi il credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale del Mezzogiorno. Per mantenere i livelli di crescita occupazionale e contribuire alla riduzione dei divari territoriali viene introdotto anche lo sgravio del 25% sui contributi per i lavoratori.



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