Genova. Continua la battaglia di Ivan, il liceale ligure che dal 2023 lotta per recuperare dalla cerebrolesione acquisita derivata da un arresto cardiaco che lo ha colpito nel 2023 qualche giorno dopo un incidente in scooter. Grazie alla generosità dei liguri i familiari del ragazzo sono riusciti ad accedere a delle cure specializzate e sperimentali in Austria, ma oggi il lavoro non è finito e con l’arrivo del Natale arriva un nuovo appello alla solidarietà.
“Mentre tutti ci prepariamo a celebrare le festività con i nostri cari, vi chiedo di pensare a Ivan e alla possibilità di fare a lui un dono straordinario per questo Natale – scrive la madre Monica in una lettera aperta – Ha una grave cerebrolesione acquisita e attualmente si trova in un centro di eccellenza per la riabilitazione neuroriabilitativa in Austria, a Hochzirl, vicino a Innsbruck. Stiamo affrontando un percorso spesso disseminato da ostacoli, a volte prevedibili, altri inattesi; ogni giorno fa piccoli preziosi progressi che riaccendono la speranza. Senza il contributo delle Asl però rischiamo di dover interrompere queste cure fondamentali, perché dovrò riportarlo in Italia, dove non potrà ricevere lo stesso livello di attenzione e assistenza. Mesi fa ho aperto una raccolta fondi su GoFundMe, che ci ha permesso di arrivare fino qui, ma quanto raccolto purtroppo non basta, dovendo sostenere privatamente le spese di degenza e di riabilitazione e non avendo alcun sostegno da parte delle Asl – scrive la mamma di Ivan – Ho fatto e vinto il ricorso al Tar, che ha dichiarato illegittimo il rifiuto della Asl di contribuire alle cure all’Estero come previsto dalla Legge ma la burocrazia ha tempi lunghi ed al momento la Asl non sta adempiendo alla sentenza pur chiarissima e vittoriosa per Ivan del Tribunale Amministratoivo regionale della Liguria ed Ivan stesso tra poche settimane rischia di dover lasciare il centro di Hochzirl“.
Da qui la necessità di un sostegno per affrontare i prossimi delicati quanti importanti mesi in attesa di vedere appianati gli intoppi burocratici. “Chiedo al Presidente della Regione Liguria e all’assessore alla Sanità se conoscono la storia di Ivan e la ragione per cui ad altri ragazzi liguri, con percorsi clinici simili, è stato dato il contributo statale mentre a lui non è stato concesso – incalza la lettera – Perché questa discriminazione tra ragazzi residenti nella stessa Regione? Senza il sostegno delle ASL Ivan rischia di dover interrompere queste cure vitali e tornare in Italia entro il 7 gennaio. Non ho più risorse personali per aiutare mio figlio e questo per una mamma è devastante. Mi sento impotente perché so che, se non arriveranno donazioni per coprire le spese mediche entro quella data, Ivan dovrà interrompere il suo percorso riabilitativo e le nostre speranze andranno in frantumi. Il supporto delle Asl, insieme alle donazioni, potrebbe prolungare la sua permanenza in Austria, permettendogli di continuare le cure necessarie, donandogli la speranza di recuperare almeno un po’ di autonomia. Prego chi preposto di fare tutto il necessario per non negare a Ivan questa opportunità. Con il supporto delle Asl mio figlio potrebbe rimanere in questo centro specializzato, continuando il suo percorso riabilitativo”.
L’appello è quindi quello di rinnovare le donazioni sulla campagna di sostegno attivata su GoFundMe “Un sorriso per Ivan”, dove in questi mesi in tantissimi hanno donato anche solo pochi euro ma che tutti insieme sono riusciti a fare la differenza fino ad oggi. Negli aggiornamenti della campagna, la madre di Ivan pubblica regolarmente i bonifici effettuati in favore della clinica dove il figlio è ricoverato: “Vi prego condividete questa storia con amici e familiari, invitateli a contribuire. Insieme possiamo fare la differenza e offrire a Ivan l’opportunità di continuare il suo percorso di riabilitazione – si legge ancora nella lettera aperta – Un semplice gesto di bontà può avere un impatto enorme sulla sua vita. Ogni singolo centesimo donato potrebbe cambiare il suo destino. La generosità e la solidarietà delle persone possono fare miracoli. Ogni donazione, anche la più piccola, rappresenta un piccolo passo verso il suo futuro. Mentre ci scambiamo doni e auguriamo gioia e serenità, possiamo fare in modo che anche Ivan possa vivere la speranza e la pace che il Natale rappresenta”.
“Se Ivan potesse parlare, probabilmente esprimerebbe un semplice e sincero desiderio per questo Natale: poter continuare il suo percorso di recupero per tornare a vivere una vita “normale”, circondato dall’affetto degli amici, della sua cagnolina Luna e della famiglia – conclude la madre Monica – Mai come in questo periodo, la solidarietà rappresenta il vero spirito natalizio: unire le persone attraverso atti di gentilezza e sostegno reciproco. Questo Natale, il vostro dono potrebbe essere il più prezioso: donare un futuro a Ivan. Grazie di cuore a tutti coloro che vorranno aiutarci. Il vostro contributo, anche se piccolo, farà la differenza. Speriamo che questo Natale porti anche a lui serenità e speranza. Siate voi la speranza di cui Ivan ha tanto bisogno in questo momento. Quella speranza che è per noi una necessità, “un vibrare irrazionale” che anela il bene, che, anche se non arriva, lo continua a credere possibile. Con gratitudine, la mamma di Ivan”
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