Grande successo al Museo di Reggio Calabria con il concerto di Sergio Cammariere

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Emozionante, indimenticabile, magnifico, non bastano aggettivi a definire il concerto di ieri sera di Sergio Cammariere al MarRC, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, proprio davanti ai Bronzi di Riace. In una Piazza Orsi gremita, com’è chiamato il piazzale interno del Museo, si è vissuta una serata dall’atmosfera magica, indescrivibile, intrisa di musica e poesia.

Il cantautore crotonese, oramai tra i più grandi della musica d’autore italiana, accompagnato dal suo immancabile pianoforte, dalla brava e raffinata violoncellista Giovanna Famulari e dal virtuoso sassofonista Daniele Tittarelli, ha stregato tutti; non solo il pubblico che ha esaurito i biglietti in meno di mezz’ora, ma anche i due mitici guerrieri che, nel vortice di emozioni trasmesse dalla splendida sequenza di brani, sono apparsi animati, partecipi e consapevoli di contribuire a rendere memorabile l’evento. Annunciato come un concerto unico, destinato a scrivere una pagina storica del fortunato binomio tra musica e cultura in Calabria, è andato anche ben oltre, superando ogni attesa per la capacità di emozionare, quasi inebriare, il numeroso pubblico, immergendolo in un viaggio musicale di sensazioni, suggestioni, sentimenti puri.

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La serata è stata aperta dall’intervento del Direttore del Museo Fabrizio Sudano, che ha presentato il progetto “Museo in Fest”, la serie di eventi che lo trasformeranno in una preziosa location teatrale. Dopo aver ringraziato Claudia Ventura, responsabile dell’Area Valorizzazione, tutto lo staff del Museo e Ruggero Pegna, a cui ha affidato la direzione artistica, ha dato il via al concerto, iniziato con uno dei brani più amati dallo stesso musicista, “Sorella mia”.

Uno dietro l’altro, sono arrivate altre perle della sua ricchissima discografia, che raccoglie ben 15 album, tra cui una raccolta e due dal vivo, sei colonne sonore, un numero innumerevole di grandi successi: da “Non mi lasciare qui” a “L’amore non si spiega”, passando per “Valzer di chimere“, “Tempo perduto”, “Cantautore piccolino”, brano seguito da applausi interminabili.  Una menzione speciale merita l’angolo di profonde suggestioni trasmesse da brani come “Capocolonna”, il luogo dei ricordi del cantautore crotonese, cuore della Magna Graecia, dove forse erano diretti i Bronzi nel loro viaggio per il Mediterraneo. Non meno emozionante l’esecuzione di “Padre della notte”, che Cammariere esegue sempre con una partecipazione viscerale e contagiosa, fino a commuoversi e commuovere. “Tutto quello che un uomo”, brano incluso anche da Mina in un suo album, cantato come sempre insieme al pubblico, e “Dalla pace del mare lontano”, che evoca mirabilmente sentimenti e desideri universali di pace, hanno chiuso il concerto in un vortice di pulsazioni travolgenti, incastonando l’intera serata in un angolo del cuore di ogni spettatore.

“Grazie a tutti, a chi mi ha voluto in questo luogo fantastico che porterò sempre con me… E’ stato bellissimo, buon Natale!”, visibilmente emozionato ha stretto a sé i magnifici musicisti che hanno impreziosito il concerto, mentre Piazza Orsi gli tributava scroscianti applausi e una lunga standing ovation, nell’immediata percezione di aver vissuto qualcosa di unico. Perfetta l’organizzazione del Museo e bravissimi i tecnici della Show Net,  capaci di assicurare suoni perfetti in un ambiente acusticamente complesso.

Dopo il live di Cammariere, Museo in fest proseguirà il 26 dicembre alle ore 18:00 con il concerto di Vincent Bohanan & The Sound of Victory, il più grande gruppo Gospel dell’area metropolitana newyorchese, da Brooklyn al Bronx, tra i più prestigiosi, sold out da giorni.

Ingresso libero, invece, il 5 gennaio alle ore 18:00, vigilia dell’Epifania, quando “Museo in Fest” si sposterà all’esterno, in Piazza De Nava, per “Zoé, il Principio della Vita”, un evento spettacolare del “Piccolo Nuovo Teatro” di Bastia Umbra, tra le più note compagnie internazionali di Teatro Urbano, che mette insieme testi suggestivi, artisti di strada tra i più originali, danza aerea e su trampoli, giocoleria, ma anche nuove macchine sceniche, effettistica luminosa e pirotecnica, basi musicali a tema, costumi ammalianti. “Zoé” è uno spettacolo affascinante che ha come tema il rapporto tra Uomo e Natura. Tutte le informazioni sono reperibili al sito ufficiale del Museo.

 





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