La Casa di giorno ha trovato ha finalmente una sede

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Gli ultimi sono stati anni difficili per la Casa di giorno “Don Aldo Mercoli” di Novara: l’emergenza sanitaria dettata dalla pandemia e i vari trasferimenti di sede dopo lo “sfratto” da via Tornielli hanno cambiato e modificato le abitudini e gli standard in essere da 36 anni.

Il presidente Luciano Chiesa al momento della stipula del contratto

La Casa di giorno ha trovato ha finalmente una sede

Il Consiglio d’amministrazione ha dovuto compiere delle scelte obbligate per garantire la continuità del servizio offerto agli ospiti iscritti e ai nuovi richiedenti e «malgrado tutte le difficoltà, sia strutturali che economiche, con la forza di volontà e lo spirito di squadra, che da sempre contraddistinguono l’Aps e l’Odv, siamo riusciti a non chiudere mai le porte di quella che per tanti ospiti è una seconda casa, mantenendo qualità ed efficienza nell’erogazione dei servizi».

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E ora, finalmente, «un’ampia area luminosa, dotata di tutti i comfort necessari e soprattutto dove lo staff con serenità e tranquillità potrà organizzare programmi di lavoro personalizzati e innovativi per la gioia e la cura dei nostri amati anziani». Con queste parole mercoledì 18 dicembre, il presidente Luciano Chiesa ha accolto nell’auditorium di via Oxilia i numerosi volontari e i famigliari degli utenti per aprire il grande regalo sotto l’albero di Natale: una nuova sede, «figlia della perseveranza del CdA ma anche della resilienza di tutti gli stakeholders che in questi anni ci hanno seguiti da Agognate, passando per il centro estivo alla scuola di musica Dedalo, sino ad approdare nei locali del centro di culture contemporanee di ViaOxiliaquattro, trovando sempre la modalità di adattamento necessaria per perseguire nel raggiungimento dell’obiettivo promosso da staff e volontari che sono riusciti a trovare il risvolto positivo di ogni trasferimento».

Un ampio spazio su un unico piano

Quello sito in Novara, in via Leonardo Da Vinci 18, all’interno del quadrilatero della moda, sarà un ampio spazio disposto su un unico piano, che, nel giro di qualche mese, accoglierà gli attuali ospiti insieme agli oltre 40 volontari e allo staff e che avrà le potenzialità per rispondere alle numerose richieste degli anziani in lista d’attesa consentendo di aumentare il numero dei frequentanti. 450 metri quadri al secondo piano dello stabile contraddistinto dal murales “Le Balene” dotato di ascensore, privo di barriere architettoniche, luminosissimo grazie alle ampie vetrate che incorniciano la catena montuosa delle Alpi.

“Affrontati con determinazione cambiamenti e difficoltà”

«La Casa di Giorno – prosegue Chiesa – ha dimostrato di avere potenzialità e capacità per affrontare con determinazione cambiamenti e difficoltà. Personalmente e a nome del Consiglio direttivo ringrazio la direttrice e tutto lo staff che ha dimostrato di saper gestire con professionalità, competenza e comprensione l’emergenza avendo cura soprattutto della condizione psicologica degli utenti. Un grazie particolare ai volontari che con impegno e sacrificio hanno lavorato e continuano a lavorare per il bene della Casa contribuendo in modo esemplare e pragmatico alla sostenibilità economica dell’associazione. Ringrazio i consiglieri per la fiducia accordatami; persone ammirevoli che, nonostante gli impegni professionali, destinano parte del loro tempo, della loro professionalità a sostegno dell’Aps. Doveroso ricordare i numerosi sopralluoghi, il tempo dedicato a incontri e trattative per trovare una collocazione immobiliare che rispettasse le esigenze e che potesse garantire la sostenibilità della struttura pur facendo fede allo statuto».

«Oggi, con soddisfazione – conclude il presidente – possiamo comunicare che, grazie allo spirito di squadra, siamo riusciti a trovare uno spazio per la nuova sede, che sarà assoggettato giustamente ad un canone di locazione; ritengo che l’idea che tutto debba essere gratuito non sia etico e non rispetti i principi fondamentali della Casa. Un doveroso ringraziamento alle realtà che in questi anni ci hanno ospitato: la Cooperativa S. Pio che ci ha accolto nell’ ala Canonica dell’Rsa San Domenico, la scuola di Musica Dedalo e il centro di Culture contemporanee di ViaOxiliaQuattro e a tutte le persone, gli enti e le Istituzioni che continuano a credere nel valore del nostro progetto e a sostenerlo».



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