L’industria dei videogiochi italiana nel 2024

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Il 2024 ha dato seguito alla crescita dell’industria del gaming del BelPaese, dando spazio a nuovi eventi di settore e portando sul mercato titoli di alto livello

Da anni l’industria dei videogiochi si è presa la fetta maggiore per quanto riguarda il settore dell’entertainment, con numeri che la pongono da sola al di sopra dei settori dello streaming, cinema e musica.

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Eppure al netto di una crescita globale dell’industria, sembra che l’Italia sia sempre rimasta un passo indietro rispetto agli altri paesi europei, non riuscendo mai a sviluppare una forte presenza di aziende sul territorio che riuscissero a pubblicare titoli di qualità.

Questo trend sembra essersi rotto, finalmente, nel 2024; un vero e proprio anno di rinascita per l’industria dei videogiochi nel BelPaese.
Questa rinascita del settore in Italia pone però le sue radici nel 2023, anno durante il quale l’industria dei videogiochi italiana ha segnato guadagni per 2.3 miliardi di euro, con una crescita del 5% rispetto al 2022 e del 28% rispetto al 2019; dati che hanno portato l’Italia tra i primi 5 paesi in Europa per guadagni derivanti dal settore videoludico.

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Chiaro, tali dati vanno letti anche come parte di una conseguenza della pandemia di Covid-19 che ha avvicinato tantissime persone al mondo del gaming e alla crescita del gioco su mobile che ha portato a una forte crescita dei guadagni legati a metodologie di gioco diverse da quelle legate alle console o al PC.

Il 2024 ha dato seguito a questa crescita, ponendo però i riflettori su altri fattori quali un numero e una qualità maggiore dei videogiochi pubblicati ed eventi di settore in grado di attirare attori di rilievo internazionale dell’industria e capaci di dare una reale spinta al settore del gaming italiano.

La nascita di veri eventi di settore

Gli ultimi anni hanno fatto luce su qualcosa che in tanti sapevano, ma nessuno aveva il coraggio di dire: Gli eventi dedicati negli anni scorsi al settore dei videogiochi in Italia non sono mai stati realmente all’altezza delle grandi conferenze europee poiché non hanno mai trattato in maniera giusta il gaming.

Lucca Comics, Romics, Comicon e Milano Games Week e Cartoomics. 4 grandi eventi culturali italiani che hanno vissuto una forte flessione negli anni – per cause diverse – e che hanno provato a rialzarsi implementando tra i loro ranghi, e non sempre nel modo giusto, il settore dei videogiochi perché in crescita e in grado, quindi, di attirare persone.
Peccato che i risultati hanno tradito le aspettative degli organizzatori

Il Lucca Comics, che per anni è stato un fiore all’occhiello italiano per quanto riguarda fumetti e videogiochi, ha segnato un calo di più di 37mila partecipanti, 
Romics e Comicon segnano numeri tra i 100mila e 150mila partecipanti annui, tuttavia l’attenzione di queste due fiere al mondo del gaming è veramente limitata e si risolve in una serie di workshop e ospiti non proprio di rilievo.
La Milan Games Week (e Cartoomics), unico evento con una caratura più internazionale, è fortemente cambiata rispetto al passato per aprirsi a un pubblico più ampio.
Così, laddove una volta vi erano annunci e presentazioni, oggi vi sono streamer e youtuber che attirano sicuramente un pubblico più giovane perdendo però quello di vecchia data.

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Il 2024 è stato un ottimo anno per l'industria dei videogiochi italiana
Bologna Game Farm 2024

E quando si riesce a portare un ospite di rilievo, aka Shinji Mikami, lo si intervista durante la presentazione del nuovo album di Geolier, con annessa musica a palla.
Menzione d’onore va all’Indie Dungeon che permette alle piccole software house italiane di mettersi in mostra con il grande pubblico.

Fortunatamente, i passi falsi di questi eventi sono stati controbilanciati da una serie di eventi di settore che nonostante numeri più esigui, sono riusciti a dare forti spinte all’industria italiana dei videogiochi.

Tra questi momenti, quello che ha saputo guadagnarsi il maggior rilievo è il First Playable di Firenze, organizzato da IIDEA e Toscana Film Commission – Fondazione Sistema Toscana, in collaborazione con Agenzia ICE per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Focalizzata totalmente sul gaming, il First Playable ha visto nel 2024 la sua sesta edizione e ha confermato la sua capacità di accendere i riflettori sugli sviluppatori del BelPaese, mettendoli in contatto con potenziali publisher e diventando terreno fertile per joint ventures.

Secondo i dati rilasciati dagli organizzatori, il First Playable di quest’anno ha visto più di 1000 business meeting, cui hanno partecipato 180 team di sviluppo italiani e 500 professionisti provenienti da 12 paesi, tra cui pezzi grossi del calibro di Raphael Colantonio, ex fondatore di Arkane, e Jeremiah Cohn, Chief Marketing Officer di CD Project red.

Inoltre, in occasione dei First Playable si tengono anche gli Italian Game Awards, che rappresentano un ottimo momento per fare un sunto sulle migliori produzioni del paese.

Un maggior interesse delle istituzioni

Il 2024 è stato un ottimo anno per l'industria dei videogiochi italiana
A quiet place: the road ahead – Stormind Games

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Oltre alla crescita degli eventi di settore, il 2024 ha anche visto una maggiore attenzione da parte delle istituzioni verso il settore del gaming.
Tra il 2023 e il 2024 si è avuto un boom di richieste per il Tax Credit, introdotta nel 2021, ovvero un credito d’imposta che viene riconosciuto alle software house italiane nella misura del 25% dei costi di produzione.

A questo, si aggiunge un Kit di Sopravvivenza fornito alle piccole aziende che contiene guide e informazioni su come creare una start up, come funziona la pubblicazione di un videogioco, come trovare fondi e investitori, o anche come evitare di fare errori nel pagamento delle tasse.

E per un ulteriore supporto, le Software House italiane possono godere del supporto, o chiamiamola consulenza, di tanti imprenditori del settore che hanno stipulato un accordo con il governo per supportare gratuitamente i giovani italiani che decidono di lanciarsi nel settore del gaming.

Il maggiore interesse delle istituzioni non è solo nazionale, ma anche locale, con la nascita di concorsi e percorsi vari, chiamati programmi di accelerazione, che forniscono fondi e contatti alle varie software house del paese. 
Il più importante è il Bologna Game Farm, che negli ultimi anni ha permesso a tantissimi progetti di prendere il volo – alcuni ve li ho segnalati anche nel mio articolo riguardo gli indie italiani da tenere d’occhio -, inoltre, anche i progetti non vincitori hanno la possibilità di usare l’evento come vetrina per mettersi in mostra e attirare finanziatori e publisher.

Non solo indie

Il 2024 è stato un ottimo anno per l'industria dei videogiochi italiana
Terminator Survivors – Nacon Games

Tale supporto e attenzione all’industria ha fatto sì che negli ultimi 2 anni l’Italia sia riuscita a uscire da quel tunnel che la vedeva pubblicare solo giochi indie, che nonostante un buon livello produttivo, non possono competere con le produzioni di Francia, Inghilterra o Polonia.

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Così il 2024 ha portato 2 grandi sorprese che possiamo definire un punto di svolta per l’industria del gaming italiana.

Terminator Survivors, sviluppato e pubblicato da Nacon Studio Milan; un survival in prima persona ambientato in un mondo a cavallo tra Terminator 2 e Terminator 3. 
A Quiet Place: the Road Ahead, sviluppato da Stormind Games; survival horror che ha riscosso un discreto successo sia su console che su PC.

Entrambi questi giochi, nonostante Terminator Survivors sia previsto per il 2025, rappresentano una prima volta per le software house italiane di mettere mano a grandi franchise internazionali, che di conseguenza si portano dietro una buona fetta di pubblico, e mostrano come le grandi aziende internazionali possano affidarsi a realtà italiane per futuri adattamenti videoludici.

Altra dimostrazione di come l’industria italiana abbia alzato la voce nel 2024 è Alaloth Champions of The Four Kingdoms, sviluppato da Gamera Interactive e pubblicato già in early access nel 2022, che al netto di uno studio travagliatissimo, con finanziatori che hanno staccato la spina in pieno sviluppo e publisher che a un certo punto è scomparso, è riuscito ad arrivare sul mercato offrendo una quantità enorme di contenuti e guadagnandosi paragoni da parte della critica con giochi del calibro di Diablo IV.

Il 2024 è stato un ottimo anno per l'industria dei videogiochi italiana
Alaloth: Champions of The Four Kingdoms – Gamera Interactive

Resta poi un profondo sottobosco di produzioni indie di altissimo livello, capitanate quest’anno da While We Wait Here, Bad Vices Games, che ci porta in un dine in all’americana mentre fuori vi è la fine del mondo.
Extra Coin, CINIC games, ambientato in un doppio mondo distopico nel quale siamo alla ricerca dei nostri genitori.
City 20, Untold Games, che ci catapulta in un mondo post-apocalittico dove dovremo sopravvivere costruendo relazioni con gli altri sopravvissuti, coltivando e procacciando il nostro cibo ed esplorando in giro alla ricerca di risorse.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg di tantissime produzioni indipendenti di altissimo livello che sono uscite nel 2024 o saranno sul mercato nel 2025, che hanno potuto godere di una maggiore visibilità rispetto al passato grazie agli eventi di cui si parlava prima o a iniziative istituzionali come la presentazione di 14 software house italiane all’ambasciata italiana di Tokyo prima del Tokyo Game Show.

Insomma, il 2024 ha segnato un anno di svolta per l’industria del gaming italiana e la speranza è che durante il 2025 si riesca a fare ancora meglio, con l’obiettivo di portare l’industria italiana dei videogiochi al tavolo dei grandi.

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