quando può trattenere soldi dalla carta di credito in caso di danni

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Quando si soggiorna in hotel, è fondamentale conoscere i diritti in caso di danni e capire quando l’albergatore può trattenere somme dalla carta di credito. L’avvocato esperto Massimiliano Dona offre una guida su come tutelarsi, illustrando le azioni legali da intraprendere per contestare addebiti ingiustificati e proteggere i propri interessi.

Soggiornare in un hotel dovrebbe essere un’esperienza di relax, ma talvolta eventi imprevisti possono trasformarsi in spiacevoli sorprese. Un recente video di Massimiliano Dona, avvocato esperto di tutela dei consumatori, ha sollevato una questione interessante riguardo agli addebiti per danni in hotel. Dona ha raccontato di un caso in cui un cliente ha ricevuto un addebito di 400 euro sulla carta di credito fornita come garanzia, a causa di un presunto danno al box doccia. L’albergatore sosteneva che il cliente fosse responsabile del danno, ma la domanda che sorge è: è legittimo che l’albergatore addebiti una somma sulla carta di credito senza fornire prove concrete del danno?

L’avvocato ha spiegato che questo tipo di addebito potrebbe essere frettoloso e ingiustificato, se non supportato da documentazione adeguata. In effetti, questo caso evidenzia come gli albergatori possano talvolta agire in maniera troppo rapida nel voler attribuire la responsabilità del danno, senza considerare tutte le implicazioni legali e senza la dovuta prova che il danno sia stato effettivamente causato dal cliente.

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I diritti del consumatore e le procedure da seguire

La responsabilità dei danni va dimostrata dall’albergatore. Fonte: Instagram

Quando un cliente fornisce la propria carta di credito come garanzia, lo fa generalmente per coprire eventuali danni o spese extra. La carta può essere richiesta in due momenti: prima del soggiorno, come deposito per garantire la presenza del cliente, o durante il check-in, per coprire eventuali costi aggiuntivi. La prassi è che l’albergatore possa utilizzare questi dati per coprire danni o spese accessorie, ma sempre nel rispetto di determinati criteri. Nel caso di danni, comunque l’albergatore non può semplicemente addebitare l’importo sulla carta senza prove.

Secondo Dona, i danni devono essere chiaramente documentati e provati. Non basta che il cliente fosse presente nella stanza al momento del danno: potrebbe trattarsi di un difetto preesistente, o di un problema che non dipende dal comportamento del cliente. L’albergatore ha l’onere di provare che il danno sia stato causato dal cliente in modo diretto, ad esempio tramite una perizia tecnica che certifichi il danno al box doccia. Inoltre, la cifra addebitata deve essere commisurata al costo effettivo della riparazione o sostituzione, evitando che l’importo richiesto sia eccessivo o ingiustificato. Solo se l’albergatore è in grado di fornire una relazione dettagliata sul danno e giustificare l’importo richiesto, l’addebito potrebbe essere legittimo.

Quando l’hotel: cosa fare in caso di contestazioni

Nel caso in cui un addebito non sia giustificato, il cliente ha il diritto di contestarlo. L’albergatore, infatti, ha l’obbligo di fornire prove sufficienti, come fatture di riparazione o documenti che confermino il danno causato dal cliente. Se l’addebito non è accompagnato da tali prove, l’albergatore potrebbe essere accusato di aver agito in modo frettoloso o scorretto. In situazioni del genere, il cliente ha il diritto di chiedere spiegazioni e, se necessario, di avviare un’azione legale per tutelare i propri diritti. La carta di credito, in questo contesto, non può essere usata indiscriminatamente per coprire danni non verificati.

Gli albergatori devono seguire un procedimento trasparente e documentato, altrimenti potrebbero trovarsi in difficoltà legali e reputazionali. Inoltre, i clienti dovrebbero essere sempre attenti e leggere con cura i termini e le condizioni della struttura, specialmente riguardo alle politiche di deposito cauzionale, per evitare malintesi. In caso di dubbi o conflitti, è sempre consigliabile richiedere una copia dei rapporti di ispezione e dei documenti relativi alla valutazione del danno. Se le prove non sono sufficienti o l’addebito risulta ingiustificato, il cliente può rivolgersi a un avvocato specializzato o alle autorità competenti per fare valere i propri diritti e, se necessario, avviare una causa legale per recuperare l’importo addebitato ingiustamente.





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