In conclusione di seduta il presidente Folino ha auspicato un provvedimento del Governo e del Parlamento per uniformare le norme sulle indennità e sui costi delle Assemblee
Il Consiglio regionale ha approvato, oggi, a maggioranza (15 voti favorevoli di Pd, Idv, Gruppo Misto, Sel, Pu, Api e Psi, 4 voti contrari del Pdl e Mpa e 2 astensioni di Plb e Ial) il disegno di legge relativo al rendiconto per l’esercizio finanziario 2011 dell’Arpab (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Basilicata). L’Assemblea ha, poi, rinviato nelle Commissioni consiliari competenti, per ulteriori approfondimenti, il disegno di legge riguardante la disciplina delle attività di contrasto al lavoro irregolare.
Rinviate in seconda Commissione consiliare permanente anche due proposte di legge. La prima, d’iniziativa del consigliere Romaniello (Sel) e sottoscritta da Santochirico e Dalessandro (Pd), Mazzeo (Idv) e Vita (Psi), sul commercio equo e solidale e la seconda, primo firmatario il consigliere Falotico e sottoscritta da Dalessandro, Straziuso, Viti, Pittella, Santochirico (Pd), Romaniello (Sel), Scaglione (Pu), Castelluccio e Venezia (Pdl), Singetta (Api), Autilio (Idv), Vita (Psi), Navazio (Ial), Mollica (Mpa) e Ruggiero (Udc), tesa a favorire la nascita e la diffusione sul territorio regionale dei gruppi d’acquisto solidale e popolare (Gasp) e a promuovere i prodotti alimentari da filiera corta e di qualità. Entrambi i progetti legislativi sono stati rinviati all’esame della Commissione perché il Comitato tecnico di verifica finanziaria ha espresso parere negativo in quanto, al momento, non vi è la necessaria copertura finanziaria.
In sede di controllo il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (19 voti favorevoli di Pd, Idv, Plb, Gruppo Misto, Udc, Mpa, Ial, Sel, Pu e Psi e 4 voti contrari del Pdl) l’assestamento, la variazione al bilancio di previsione 2012 e il bilancio pluriennale 2012/2014 dell’Apt (Agenzia di promozione territoriale di Basilicata). Sì a maggioranza (17 voti favorevoli di Pd, Idv, Gruppo Misto, Udc, Sel, Pu e Psi, 4 voti contrari del Pdl e 3 astensioni, quelle di Ial, Mpa e Plb) anche per la variazione al bilancio di previsione 2012 dell’Ater di Potenza e per il bilancio consuntivo 2011 dell’Ater di Matera. Ancora voto favorevole a maggioranza per la variazione al bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012/2014 del Parco archeologico storico naturale delle Chiese Rupestri del Materano (20 voti favorevoli, quelli del Pd, Idv, Plb, Gruppo Misto, Udc, Mpa, Ial, Sel, Pu e Psi e 4 voti contrari del Pdl) e per la modifica allo Statuto del Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti lucane (19 voti favorevoli del Pd, Idv, Plb, Gruppo Misto, Udc, Mpa, Ial, Sel e Pu e 5 voti contrari del Pdl e Psi).
Il Consiglio regionale, successivamente, ha approvato a maggioranza (16 voti favorevoli di Idv, Pd, Gruppo Misto, Udc, Sel, Pu, Api e Psi e 2 astensioni di Plb e Ial) una mozione, d’iniziativa del consigliere Autilio (Idv), in materia di lavoro. Con il documento il Consiglio impegna la Giunta “a definire, in tempi brevi, una proposta di Piano pluriennale del lavoro da sottoporre al confronto con le forze sindacali ed imprenditoriali e all’esame della Commissione consiliare competente per la rapida approvazione da parte del Consiglio”. L’approvazione del Piano servirebbe a “sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema socio-economico regionale, attraverso azioni dirette all’incremento dell’occupazione, alle pari opportunità, all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità, allo sviluppo di aree e filiere produttive, alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla loro qualificazione e stabilizzazione”.
Altra mozione approvata a maggioranza dall’Aula (18 voti favorevoli di Pd, Gruppo Misto, Udc, Idv, Pdl, Ial, Sel e Pd e l’astensione di Api), quella del consigliere Romaniello (Sel) e sottoscritta da Mollica (Mpa), Santochirico (Pd), Mazzeo (Idv), Navazio (Ial), Vita (Psi) e Gaudiano (Gruppo Misto) relativa all’episodio di mobbing di cui è stato vittima, all’inizio del 2012, un operaio della Fiat-Sata di Melfi. Con il documento il Consiglio regionale della Basilicata “nell’esprimere piena solidarietà al lavoratore” impegna il Presidente e la Giunta regionale “ad esercitare un’incisiva azione di ‘moral suasion’ nei confronti della Fiat-Sata di Melfi, facendo valere il peso istituzionale della Regione Basilicata affinché non si abbiano più a registrare forme di mobbing e di minacce di alcun tipo e che, in generale, cessi immediatamente qualunque forma di discriminazione nei confronti dei lavoratori, fuori da ogni logica derivante da condizioni fisiche, di genere e di appartenenza sindacale”.
L’Assemblea, in mattinata, aveva iscritto all’ordine del giorno altre due mozioni. La prima, d’iniziativa del consigliere Rosa e sottoscritta anche da Napoli, Pici, Venezia e Castelluccio (Pdl), che prevede provvedimenti anti sindrome Burnout, un processo stressogeno legato alle professioni d’aiuto (helping profession). La seconda, primo firmatario il consigliere Venezia e sottoscritta da Napoli, Rosa, Pici e Castelluccio (Pdl), in materia di incarichi dirigenziali nella Regione, nelle Asl e negli enti strumentali collegati. I due documenti saranno discussi in una delle prossime riunioni.
In conclusione di seduta il presidente Folino, riprendendo il tema dei costi della politica e delle istituzioni, anche a seguito dei fatti che hanno riguardato la Regione Lazio, è intervenuto per dire all’opinione pubblica lucana “che le procedure di questo Consiglio sono differenti rispetto all’utilizzo del denaro pubblico, così come sono note le decisioni prese sull’abolizione dei vitalizi e sul contenimento dei costi”. “Non possiamo far altro che auspicare – ha aggiunto Folino – come personalmente ho più volte sostenuto in sede di Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali, che tutte le Regioni prendano decisioni comuni su questa materia, perché nelle pieghe delle singole discussioni dei Consigli si è annidata una giungla di privilegi. Spero che a questo punto – ha concluso Folino – nei prossimi giorni il Governo e il Parlamento possano legiferare rapidamente in tal senso con regole chiare per rendere più uniformi le norme sulle indennità e sui costi delle assemblee”.
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