Ristrutturazione casa, cosa succede se i lavori sono iniziati nel 2024 e si concluderanno nel 2025?

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Molti cittadini che hanno iniziato la ristrutturazione della propria casa nel 2024 si chiedono se, una volta conclusi i lavori nel 2025, avrà diritto agli incentivi e alle detrazioni previste. Considerando che molte misure attualmente in vigore scadranno o saranno modificate, i dubbi sono davvero tanti.

Le aliquote dei bonus casa sono state modificate dalla Legge di Bilancio del 2025. Il bonus ristrutturazione, per esempio, ha subito una decurtazione dell’aliquota. Dal 1° gennaio 2025, il beneficio resta al 50% solo per gli interventi sulla prima casa, mentre sulle altre abitazioni scende al 46%.

Vediamo, allora, cosa succede nei casi di lavori iniziati nel 2024 e conclusi nel 2025, alla luce dei cambiamenti in vigore dal 2025.

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Ristrutturazione casa: cosa succede dopo il 31 dicembre 2024

Con l’arrivo del nuovo anno, c’è molta apprensione per tutto ciò che concerne i cosiddetti bonus casa. Molte misure non ci saranno più, altre subiranno modifiche incisive, rendendo i bonus un po’ meno convenienti.

La Manovra 2025, approvata alla Camera, ha modificato molte misure, tra cui il bonus ristrutturazione. Quindi, c’è chi si chiede cosa succederà nel 2025.

Ma c’è anche un’altra domanda che si pone a cavallo del nuovo anno: cosa succede alla detrazione se i lavori sono iniziati nel 2024 e si concluderanno nel 2025?

La domanda è più che lecita, considerando che è proprio l’aliquota di detrazione a cambiare. Nel 2024, l’aliquota era prevista al 50%, indipendentemente dal fatto che si trattasse di prima o seconda casa.

Nel 2025, però, l’aliquota scende al 36% nel caso delle seconde e delle terze case, mentre resta al 50% solo per l’abitazione principale.

Quali sono le novità sulla prima casa

Rispondiamo subito alla domanda: chi ha iniziato i lavori di ristrutturazione sulla prima casa nel 2024 e li concluderà nel 2025 non vedrà alcun cambiamento, poiché l’aliquota di detrazione resterà la stessa.

La detrazione spetta in base al principio di cassa. Quindi, per le spese sostenute nel 2024, si potrà iniziare a beneficiare della detrazione spettante già con la presentazione della dichiarazione dei redditi del 2025. Invece, per le spese che si sosterranno nel 2025, si dovrà attendere l’anno successivo. Ricordiamo che lo sconto verrà ripartito in dieci rate annue di pari importo.

Cosa cambia per le seconde case

Il discorso è un po’ diverso per quanto riguarda la detrazione IRPEF per i lavori di ristrutturazione effettuati sulla seconda casa.

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In questo caso, come già detto, la Legge di Bilancio 2025 ha previsto una riduzione dell’aliquota di detrazione al 36%.

Per le spese effettuate fino al 31 dicembre 2024, spetta la detrazione del 50%. Invece, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025, si potrà beneficiare solo del 36%.

Considerato che si applica il principio di cassa, si potrebbe decidere di pagare parte delle fatture entro la fine del 2024. Così, a prescindere da quando saranno realizzati e finiti i lavori, si potrà godere della detrazione del 50%.

Quali misure possono essere fruite anche l’anno successivo

Esistono alcune misure che possono essere fruite anche l’anno successivo. È il caso del bonus mobili ed elettrodomestici, prorogato al 2025 dalla Legge di Bilancio.

La detrazione prevista dalla misura è del 50% e si applica su un tetto di spesa di 5.000 euro, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all’arredo dell’immobile appena ristrutturato. Si tratta di una misura che va di pari passo con la ristrutturazione della propria casa.

Il bonus vale per gli acquisti effettuati dopo la ristrutturazione. Ciò consente di poter fruire della misura anche l’anno successivo. L’intervento, inoltre, deve essere iniziato dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. Chi ha avviato lavori di ristrutturazione nel 2024, potrà fruire del bonus mobili anche nel 2025.

Per riassumere

Nel 2025 cambiano le aliquote per i bonus casa. Il bonus ristrutturazione scende al 46% per le seconde case, mentre resta al 50% solo per la prima casa.

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Per i lavori iniziati nel 2024 e conclusi nel 2025, la detrazione dipende dall’anno in cui vengono sostenute le spese: quelle sostenute nel 2024 mantengono l’aliquota del 50%, mentre per quelle del 2025 si applica il 36% per le seconde case. Il bonus mobili ed elettrodomestici, prorogato al 2025, resta valido per chi ha ristrutturato nel 2024.





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