Al Forum Nazionale degli ITS Academy, uno sguardo sulle sfide delle Fondazioni in Sardegna

In trasferta a Milano, dove il 20 e 21 novembre si è tenuto il Forum Nazionale 2024 degli ITS Academy, organizzato dall’associazione Rete Its Italy e ANP – Associazione Nazionale dei dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola, c’era anche l’ITS Academy Tagss. La fondazione sarda ha per obiettivo la formazione di “supertecnici” altamente qualificati nelle varie branche del settore agroalimentare: produzione, trasformazione, trade marketing, commercializzazione, logistica.

Se Sassari è anche la sede operativa di ITS Academy Tagss, l’articolata offerta formativa si snoda negli altri capoluoghi isolani, arrivando anche a Oristano, Nuoro, Cagliari e nelle località di Castelsardo e Porto Torres.

Nel know how dei professionisti dell’agroalimentare, si radicano sempre più massicce dose di tecnologia e conoscenza di strumenti inediti qualche decennio fa, dalla blockchain per la tracciabilità dei processi al digitale in tutte le sue sfumature per la progettazione di percorsi enogastronomici (ma gli esempi potrebbero continuare).

C’è sempre più consapevolezza, come rimarcato anche al Forum, che la leva tecnologica servirà anche ad attirare i più giovani verso il mondo della formazione tecnologica superiore, come dimostrato di recente dalla prima tappa di Job Skill, evento dedicato all’incontro tra ITS Academy della Sardegna, studenti, docenti e imprese.

 Un’occasione per presentare anche i laboratori interattivi, come il Gamelab – Innovazione per l’agroalimentare del futuro, organizzato da Manahub in collaborazione con ITS Academy TAGSS: un laboratorio innovativo che, con l’ausilio di Farming Simulator 22, permette agli studenti di imparare di più sulla gestione e sostenibilità agroalimentare.  

Come spiegato a TuttoITS da Ottavio Sanna, direttore della Fondazione ITS Academy, Tagss ha “l’obiettivo di raggiungere oltre 150 iscritti e diplomati entro giugno 2026. Con il Pnrr abbiamo ottenuto una dotazione importante per acquisire laboratori e quest’anno avvieremo nuovi lab immersivi con piattaforme di AI e realtà aumentata. In ottica Campus, abbiamo un progetto per la realizzazione di due grandi aule per laboratori immersivi, più una palestra e cinque camere per i ragazzi che vengono fuori“.

Gli obiettivi degli ITS italiani sono diversi per indirizzo, ma uguali nella sostanza, ovvero ampliare la formazione professionalizzante di tecnici con elevate competenze tecnologiche e tecniche professionali, allo scopo di contribuire in modo sistematico a sostenere le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo. Ma poi, in ottica arruolamento bisogna anche fare i conti con la realtà locale e con la morfologia delle imprese.

In Sardegna, spiega Sanna, “c’è un forte abbandono scolastico, non abbiamo tanti diplomati a disposizione, c’è poi anche un problema di natalità (dall’anno scolastico 2018/2019 al 2022/2023 la Sardegna ha perso oltre 15.000 alunni). Vogliamo inoltre ragionare di nuovo con Confindustria, la Camera di Commercio e altri soggetti per sensibilizzare di più le imprese. Non ci sono multinazionali da migliaia di dipendenti, in Sardegna un’azienda quando ha cinquanta dipendenti viene considerata grande. Quando andiamo a formulare i percorsi, dobbiamo mettere più aziende assieme per dare opportunità ai ragazzi di fare stage e di avere opportunità di lavoro. Il percorso che abbiamo chiuso su Olbia quest’anno ha portato al lavoro tutti e 14 i diplomati“.

In Sardegna operano cinque ITS Academy e, anche nello scenario isolano, l’unione fa la forza.

“Due anni fa i presidenti hanno costituto l’associazione Sistema ITS Sardegna che opera nella programmazione con la regione, siamo una rete che collabora e sono direttore di un progetto di orientamento che si chiama “Sistema orientamento Sardegna ITS”, che vede i cinque istituti uniti per l’orientamento anche se poi ognuno fa il suo passaggio“.

In un sistema basato sul learning by doing, l’ITS Academy Tagss punta anche a giocare d’anticipo con i novi strumenti, come ad esempio le macchine di laboratorio e trasformazione, con cui consentire agli studenti di fare pratica ancor prima di entrare in azienda. “Il valore aggiunto, possibile grazie ai finanziamenti del Pnrr, è di mettere a disposizione macchine ma anche sistemi di precisione al fine di anticipare competenze che in Italia ancora non ci sono. Laboratori immersivi e gaming ci aiuteranno sul fronte delle iscrizioni, visto l’interesse dei ragazzi per la tecnologia. Innovazione tecnologica attraverso il virtuale e macchine 4.0 renderanno molto attrattiva l’offerta“.