Commemorate a Decollatura le 71 vittime precipitate con un vagone del treno dal ponte della Fiumarella (FOTO)

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DECOLLATURA (Cz) – Celebrata anche quest’anno, a Decollatura, in provincia di Catanzaro, la commemorazione per l’immane tragedia che, nel 1961, fece registrare la morte di ben 71 persone, precipitate con un vagone del treno dell’allora ferrovia Calabro-Lucana, dal ponte della Fiumarella, in prossimità di Catanzaro.

La manifestazione si è svolta nell’aula magna dell’IIS «L. Costanzo» dal titolo “Il Valore della memoria, il Sapere dell’identità”.

Graditissima e inattesa presenza all’incontro: il Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa insediatosi da pochissimi giorni.

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«Appena mi hanno invitato – ha detto De Rosa – dentro di me è sorto un moto spontaneo che mi ha fatto pensare, devo andare! Per portare solidarietà alla comunità di Decollatura, alla scuola, al territorio. Questa è una tragedia immane con 71 persone morte e interi paesi squassati da questo episodio».

«Apprezzo il fatto che oggi – ha aggiunto il Prefetto – siano presenti le Istituzioni al completo con l’Arma dei carabinieri e tantissimi sindaci, perché è proprio da voi primi cittadini, motore del Paese – che può partire la rinascita di questi luoghi».

Dalle parole del Prefetto, infine, una chiosa sulla scuola.

«Io – ha concluso De Rosa – credo moltissimo nel lavoro degli studenti e dei docenti e qui ho trovato un bellissimo istituto e anzi, sono io che ringrazio voi dell’invito e lo ricambio invitando i ragazzi a venirmi a trovare in ufficio a Catanzaro per capire che lavoro svolge il Prefetto. Mi farebbe immensamente piacere»

A introdurre la giornata, dopo i saluti e gli onori di casa fatti dalla dirigente, Maria Francesca Amendola, davanti ad una ricca platea di studenti oltre che di autorità, è stata la sindaca di Decollatura, Raffaella Perri, che ha sottolineato come «la tragedia della Fiumarella sia stato uno spartiacque per il Reventino, ma soprattutto per Decollatura.

C’è un prima e un dopo il 1961. Però dobbiamo anche rimarcare il fatto che la ferrovia non è stato solo quel se pur enorme fatto tragico. Infatti ha portato tanto sviluppo per il Reventino e per Decollatura.

Studenti, lavoratori, ammalati, sono riusciti a soddisfare le loro esigenze spostandosi a Catanzaro soprattutto e anche i mercati e le fiere hanno visto tantissime presenze proprio grazie al treno».

Perri ha poi fatto una precisazione in riferimento ad un intervento dal pubblico a proposito dell’ammodernamento della tratta.

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«Il progetto della Giunta regionale guidata allora da Oliverio, prevedeva il taglio netto della tratta che attraversa Decollatura e che avrebbe affossato ulteriormente quest’area.

Siamo riusciti con un consiglio comunale aperto tenuto proprio qui in questo liceo e con varie …a far cambiare il progetto e salvare il territorio da un vero e proprio atto di depauperamento».

Il docente Giovanni Petronio, organizzatore della manifestazione insieme all’Istituto Costanzo, guidato dalla dirigente, Maria Francesca Amendola in collaborazione col dsga, Giuseppe Ferrise e presidente del Comitato 23 dicembre, introducendo i vari ospiti (assente l’Amministratore Unico di FdC, Ferraro, tra gli invitati ndr), ha detto che «Non ci sarebbe stata la Fiumarella senza la ferrovia, ma neanche la ferrovia senza la Fiumarella.

Una tragedia che qualcuno in passato invitava, indegnamente, a non considerare perché riguardante dei paesi in mezzo alle montagne. Mi batto da anni – affinché la Fiumarella sia non tanto un monito, ma un memoriale e, soprattutto, dia un futuro alla ferrovia».

A riguardo, sullo stato dei lavori è stato proiettato un video realizzato proprio dallo stesso Petronio in cui si vedono tra le immagini quelle del fatidico ponte ancora in pieno cantiere.

«Dal 2017, anno di pubblicazione del mio primo libro – ha affermato ancora Petronio – proprio qui in questa scuola, abbiamo cominciato un percorso a volte molto tortuoso e ancora oggi estremamente difficile, che vuole dare la dignità a quelle vittime e, nello stesso tempo difendere con le unghie questo territorio, la cui sopravvivenza dipende essenzialmente, dalla riattivazione della tratta ferroviaria Catanzaro – Cosenza che, almeno nelle previsioni, si percorrerà in appena 1 h e 38’.

Mi spiace – ha dichiarato ancora – che non sia presente l’amministratore Ferraro, poiché avreste ascoltato dalle sue stesse parole che tra pochi mesi la ferrovia sarà riattivata. E ce lo auguriamo con tutto il cuore».

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Petronio ha ringraziato tutti amici e collaboratori e tutti i componenti del comitato 23 dicembre e ha riparlato del memoriale, cioè dell’istituzione di una vera e propria giornata della memoria dedicata alla Fiumarella, «che ci sia una legge che regoli e tuteli per sempre quel tragico giorno».

Il tema ripreso dall’avvocato Giuseppe Sacco, componente e legale del comitato, ha posto la questione su «come poter fare a istituire questa giornata perché non è facile trovare il modo più corretto. Studieremo come comitato la strada migliore affinché non sia una costrizione, ma una cosa che venga dal cuore. Le criticità sono tante – ha concluso – ma ce la faremo».

Il vice presidente della provincia di Catanzaro Francesco Fragomele, ha ricordato di «non aver vissuto la tragedia del ’61 essendo nato 21 anni dopo, ma la conoscevo solo attraverso i racconti di mio zio ferroviere che ne parlava e il mio pensiero, infatti, quando ho saputo di dover venire a Decollatura, è andato subito ai parenti delle vittime e il loro animo a rivivere quel tristissimo momento.

Certe tragedie dobbiamo lavorare per evitarle. Prevenire deve essere il nostro obiettivo; mai abbassare la guardia».

Fragomele ha poi ripreso la questione delle aree interne “che vanno tutelate”, cui hanno fatto eco le parole del presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Gian Michele Bosco.

«Ci impegneremo – ha detto – per migliorare la viabilità dalla città capoluogo verso i paesi del Reventino e del Savuto e anche per far sì che la strage della Fiumarella abbia piena dignità».

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In rappresentanza del vescovo di Lamezia, monsignor Parisi, è intervenuto don Leonardo Diaco che ha posto la questione Fiumarella su due piani.

«C’è la parte giuridica, istituzionale e organizzativa – ha detto – e poi c’è la carne che sanguina ancora. Come la frase di quella madre che si legge nel video (oltre al video sulla ferrovia ieri e oggi, ne è stato proiettato un altro molto toccante con i nomi e le foto delle 71 vittime ndr) e che dice: “…imparerò a leggere sui libri che mi hai lasciato…”. Questa tragedia tocca nel profondo».

Ritorna nelle parole del presbitero il vocabolo Memoriale, già citato da Giovanni Petronio, «rifacendoci al versetto del Vangelo bisogna riportare la vicenda sul cuore; è un passaggio che chi ha vissuto quel giorno ha già fatto. Noi – ha concluso don Leonardo – dovremmo ricordare il sacrificio dell’Agnello e avere una certa responsabilità verso certe vicende».

L’incontro ha vissuto, oltre che di parole e testimonianze, anche di momenti di riflessione come le letture effettuate da studenti e componenti del comitato 23 dicembre di brani del libro del prof. Petronio, la bellissima ed estemporanea performance del cantastorie Daniel Cundari e la poesia dedicata alla tragedia da Michele Astorino, presidente della Pro Loco.

Al termine della mattinata è stato mostrato il video del nuovo singolo che la giovane cantautrice di Decollatura, Valentina Sacco, 71 Fiumarella, ha dedicato alla tragedia ferroviaria.

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