è la prima azienda italiana certificata “Made green“

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È STATA LA PRIMA REALTÀ tessile del nostro Paese a conseguire, circa due mesi fa, la certificazione denominata ‘Made green in Italy’, istituita dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica per la valutazione – su base volontaria – dell’impronta ambientale generata dai prodotti di un’azienda. Eurojersey, azienda con sede a Caronno Pertusella (Varese), specializzata in tessuti indemagliabili e parte del colosso bergamasco del tessile Carvico, ha certificato così il proprio impegno sul fronte della sostenibilità, messo in atto già a partire dal 2007. Risale a quell’anno, infatti, l’avvio di una nuova cultura della responsabilità verso l’ambiente, la società e le persone, sancito ufficialmente dall’introduzione, nel 2008, del programma denominato ‘SensitivEcoSystem’. Una vera e propria riorganizzazione di ogni aspetto della vita aziendale e di tutta la filiera, perseguita con l’intento di limitare fortemente l’impatto ambientale del ciclo produttivo. Le prestazioni ambientali dei tessuti Sensitive Fabrics – composti da elastomero e poliammide – sono state valutate grazie a uno studio ‘Pef’ (acronimo di ‘Product environmental footprint’, letteralmente ‘impronta ambientale del prodotto’), verificato e validato da un ente terzo indipendente.

Oggi, i tessuti Sensitive Fabrics – di cui l’azienda detiene il brevetto esclusivo dal 1990, anno del loro lancio sul mercato – sono scelti dai marchi più importanti dei settori sport, abbigliamento, intimo e costumi da bagno, non soltanto per le loro performance tecniche, ma anche in virtù dell’eccellenza dei processi produttivi e della misurazione del loro impatto. Peculiare in quanto prima certificazione di matrice ministeriale, ‘Made green in Italy’ coniuga la dimensione dell’impatto ambientale dei prodotti, lungo tutta la catena di fornitura, con la caratteristica del ‘bello e ben fatto’, che così bene sa descrivere le realtà manifatturiere del tessile italiano. Capitolo sostenibilità sociale: forte della convinzione che ogni singola persona, con il proprio ruolo e nella propria mansione, sia una risorsa che contribuisce a determinare l’identità di Eurojersey, l’azienda ha lanciato, a novembre, il programma ‘Tessere il benessere’, pensato per promuovere uno stile di vita sano e favorire maggiori opportunità di conciliazione vita-lavoro.

Non solo: nell’ambito del programma “Luoghi di lavoro che promuovono salute – Rete Whp Lombardia”, coordinato localmente dalle Agenzie di tutela della salute (Ast della regione), l’azienda fornisce pasti nella propria mensa con l’uso di ingredienti locali, invitando alla prenotazione del pasto in un’ottica di riduzione degli sprechi alimentari. La palestra interna all’azienda è gratuita per tutti i dipendenti, supportati da personal trainer qualificati, mentre il servizio di osteopata è a disposizione per erogare trattamenti in caso di necessità. Per ridurre la plastica, sono state rimosse le bottiglie di plastica dai distributori automatici ed eliminati i contenitori monouso dei pasti da asporto in azienda. In tutti i reparti sono state installate colonnine per l’acqua all’interno dei reparti e distribuite nuove borracce ai collaboratori. ll programma denominato ‘Eap – Employee assistance program, avviato nel 2023 e implementato quest’anno, offre un servizio di assistenza telefonica gratuita, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno, per consentire a ogni persona in azienda di avere a disposizione sessioni di consulenza emotiva e relazionale. Gli utenti possono chiamare il servizio di assistenza ogniqualvolta ne sentano la necessità, ricevendo le informazioni e il supporto adeguati.

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“Attraverso lo svolgimento delle proprie attività d’impresa – si legge in una nota pubblicata sul sito web ufficiale – Eurojersey genera impatti positivi, a beneficio dei propri stakeholder e del territorio in cui opera, dalla creazione di posti di lavoro alla distribuzione di valore economico e sociale lungo l’intera catena di fornitura di beni e servizi”.

A proposito di legame col territorio, Eurojersey ha confermato anche per il 2024 – in collaborazione con il Fai – Fondo per l’ambiente italiano – il sostegno alla campagna denominata #salvalacqua, a tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico nel campo del recupero, risparmio e riuso delle acque attraverso un audit dedicato. In fase di rivalorizzazione dei suoi siti, l’impegno della Fondazione, infatti, è quello di ridurre del 20% al 2030 l’impronta idrica dei beni di cui si prende cura, grazie a una riduzione degli sprechi, all’uso di acque non potabili per il maggior numero di necessità possibili e all’impiego di tecnologie sia storiche che innovative per il recupero delle acque meteoriche e delle acque grigie. Tutto ciò grazie a uno studio altamente efficiente, che predilige il recupero – ove possibile – degli antichi sistemi tradizionali, affiancato a soluzioni all’avanguardia nella ricerca. I risultati dello studio consentiranno di realizzare un report con evidenze precise, che il FAI utilizzerà per predisporre una gestione più accurata della risorsa idrica e progettare interventi di miglioramento nei beni esaminati.



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