Inclusione e autonomia: così l’economia si impara al Museo

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Il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo, il primo al mondo dedicato all’educazione finanziaria, si articola in aree tematiche in cui trovano spazio (in un ambiente inclusivo) iniziative per adulti e scuole. Giovanna Paladino, direttore e curatore della struttura: «L’educazione finanziaria rappresenta, soprattutto per le categorie fragili, uno strumento potente di autonomia e benessere»

Uno spazio con percorsi per le scuole (quelle dei grandi e dei più piccoli), per le donne, in un’ottica di contrasto alla violenza economica e di riduzione del divario di genere, e per le famiglie. Un luogo dedicato all’educazione finanziaria, in cui è possibile avvicinarsi ai concetti di risparmio e investimento con un linguaggio chiaro e semplice e con l’obiettivo di migliorare il proprio livello di alfabetizzazione finanziaria.

Troppe carenze di competenze finanziarie di base

Tutto questo è il Museo del risparmio, un progetto nato nel 2012, su iniziativa di Intesa Sanpaolo, su questa premessa: nella vita quotidiana, sempre più influenzata da decisioni collegate alla finanza, al credito e alla previdenza, la maggior parte delle persone riscontra crescenti difficoltà nella gestione del proprio denaro. Non solo, e non sempre, per mancanza di risorse ma soprattutto per carenza di competenze finanziarie di base, ovvero di educazione finanziaria

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Sala Capire – Museo del Risparmio

Inclusione, autonomia e benessere

Educazione finanziaria sì, ma in un’ottica che vuole essere il più inclusiva possibile. «Abbiamo lavorato», spiega Giovanna Paladino, direttore e curatore della struttura, «per rendere i nostri percorsi accessibili e inclusivi per persone con disabilità visive, uditive e cognitive, consapevoli che l’educazione finanziaria rappresenta, soprattutto per le categorie fragili, uno strumento potente di autonomia e benessere. I nuovi orizzonti che si sono aperti ci spingono ad ampliare ulteriormente il ventaglio di strumenti comunicativi e sviluppare un approccio innovativo nella diffusione della cultura finanziaria, basato sulla creatività e la valorizzazione della diversità». 

Attenzione alle donne e ai giovani

«Al Museo del risparmio», aggiunge Paladino «ci interroghiamo costantemente su come rendere più efficace la nostra attività di divulgazione delle conoscenze e competenze economiche e finanziarie per tutte le fasce di pubblico, con particolare attenzione alle donne e ai giovani. Nell’ultimo anno, abbiamo deciso di esplorare nuove contaminazioni con discipline, materie e linguaggi apparentemente lontani dall’economia e dalla finanza, ma capaci di attrarre l’attenzione di bambini, ragazzi e adulti, trasmettendo loro concetti complessi in modo creativo e coinvolgente. L’educazione finanziaria si presta bene a queste ibridazioni, poiché possiede molte connessioni con ambiti molto diversi. Sconfinare in terreni artistici, umanistici e scientifici ci offre preziose occasioni di arricchimento».

Contaminazione e network. La parola chiave è dunque contaminazione e permette di aprire le porte del museo anche ad un pubblico nuovo. «Grazie al network Flitin», spiega Paladino a proposito del Financial literacy international network, «abbiamo raggiunto con i format didattici del museo alcune migliaia di studenti oltre i confini nazionali, in paesi in cui opera Intesa Sanpaolo con la divisione banche estere come Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Egitto, Moldavia, Romania, Serbia, Slovenia, Slovacchia e Ungheria». 

Sala conoscere – Museo del Risparmio

Un Museo speciale per più di 54mila studenti

Nel periodo settembre 2023 – giugno 2024, le attività divulgative e formative del Museo del risparmio hanno raggiunto 65mila utenti, di cui 54.700 studenti delle scuole del I e II ciclo e 10.300 adulti, coinvolti attraverso eventi, iniziative divulgative e formative dedicate e visite didattiche, per un totale di oltre mille ore di formazione (presso il Museo o live online) al pubblico.

Sono stati 8.127 i bambini e ragazzi che hanno partecipato ad attività in presenza, presso la sede fisica del Museo o extra muros, e 46.600 quelli coinvolti in attività didattiche in remoto, sempre con l’accompagnamento di un tutor, per un totale di 860 ore erogate (laboratori didattici, visite guidate o eventi di approfondimento dedicati).

Dalla moneta al rischio. Per la scuola, i “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” del Museo del risparmio sono stati arricchiti nei contenuti e sono state inserite nuove tematiche per un totale di sei moduli di educazione finanziaria (moneta e strumenti di pagamento, comprensione dell’informazione economica, strumenti finanziari, grandi crisi finanziarie, impresa etica e sostenibile, rischio e pianificazione) della durata di 60 ore che le classi hanno potuto scegliere e combinare in base alle specifiche esigenze. Complessivamente, hanno aderito alla proposta Pcto mdr 117 classi e 2283 studenti da 11 Regioni italiane, in aumento del 35% rispetto al precedente anno scolastico.

Un percorso speciale al Museo

Oltre 400 studenti di 12 Istituti ad indirizzo Moda e design hanno poi beneficiato di un percorso speciale che aveva l’obiettivo di trasmettere i concetti di base della creazione d’impresa e a stimolare una riflessione sulla cultura dell’imprenditorialità, che li ha visti coinvolti in quattro momenti formativi dedicati. F

ra i temi affrontati con le scuole, particolare rilievo ha assunto la formazione sulla sicurezza nei pagamenti digitali e nella gestione dei primi acquisti online, attraverso il progetto didattico “Drizza le antenne”, sviluppato con la direzione cybersecurity di Intesa Sanpaolo. 

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Cybersecurity e gestione sostenibile delle risorse scarse. Oltre ai laboratori ludici dedicati alle scuole di ogni ordine e grado (39 sessioni erogate per un totale di 1.259 studenti), in occasione del mese della cybersecurity è stato organizzato il webinar Digital smart live: metti in pratica la cybersecurity che ha visto la partecipazione di oltre 1.800 studenti da tutta Italia. In occasione del Safer internet day sono stati organizzati due eventi per le scuole del II ciclo, coinvolgendo circa 7.500 partecipanti.

È proseguita, inoltre, l’attività didattica sui temi dell’economia circolare e della gestione sostenibile delle risorse scarse, attraverso il Save virtual tour, kit multimediale sviluppato in collaborazione con Bei institute, i cui contenuti formativi sono stati utilizzati negli ultimi 4 anni scolastici da più di un migliaio di classi e quasi 20mila tra studentesse e studenti da tutta Italia. Sul totale degli aderenti, nell’ultimo anno scolastico sono stati circa 700 gli studenti italiani e 2.440 gli studenti stranieri a partecipare all’iniziativa collegata “Save ambassadors”, che guida i ragazzi nello sviluppo di progetti di ricerca-azione volti a migliorare le condizioni di sostenibilità e di inclusione sociale delle loro città e li aiuta a sviluppare il pensiero critico.

Sala Raccontare – Museo del Risparmio

Conto su di me

Uno dei pubblici che il Museo intende raggiungere maggiormente è quello femminile: complessivamente negli ultimi anni sono state coinvolte oltre 20mila donne, in differenti iniziative realizzate anche con associazioni e partner del museo.

Nel corso dell’anno scolastico 2023-2024 il museo ha ospitato il progetto Conto su di me, promosso da Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori – Aiaf, sezione Piemonte e Valle d’Aosta “Antonio Dionisio”, con la partecipazione di Telefono rosa Piemonte – Torino e Comitato provinciale Unicef Torino.

Il progetto nasce dall’esigenza di dedicare competenze ed esperienza alle e agli adolescenti per favorire interesse, conoscenza e consapevolezza in ordine al tema della violenza economica, per prevenire e contrastare il fenomeno.

Promuovere una cultura non sessista e inclusiva

Una visione questa, ispirata dal desiderio di avviare, proprio partendo dai più giovani, un processo di trasformazione culturale e sociale, che possa ridondare a beneficio di tutta la collettività. L’obiettivo finale è, quindi, attraverso la divulgazione dell’educazione finanziaria, calibrata secondo l’età ed i contesti scolastici dei destinatari, la promozione di una cultura che, partendo dall’accettazione di sé e dalla valorizzazione di diversità e complessità, dismetta il sessismo, per diventare inclusiva, non discriminante, fondata sulla consapevolezza che la costruzione e la difesa di un’indipendenza economica è il primo passo per prevenire la violenza economica e con essa le altre forme di violenza di genere e domestica, e realizzare una società davvero organizzata sull’uguaglianza di ogni essere umano.

Tra le iniziative a favore dell’empowerment economico femminile quest’anno ci sono state anche “Economia è donna”, che ha presentato testimonianze di donne di successo utili a comprendere come l’economia possa essere un mestiere adatto alle donne, che non solo possono, ma devono cominciare a occuparsi di denaro.

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Fra le relatrici Amedea Pennacchi, presidente di @Pwnrome, Elisa Piazza, conduttrice Class cnbc, Annamaria Nassisi, manager Thales alenia space Italia. 

Violenza economica, come difendersi

Da segnalare anche Quando il tuo amore ti chiede lo scontrino, evento per riflettere sul fenomeno della violenza economica, nella ricorrenza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in collaborazione con gli Stati generali delle sonne.

In evidenza L’indipendenza economica femminile attraverso il cinema, appuntamento in collaborazione con il Museo nazionale del cinema. Come difendersi dalla violenza economica e violenza domestica, promosso dal gruppo di lavoro “Discriminazioni? no grazie!” in seno al Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Torino.

E, ultimo in ordine di tempo, Niente sconti. Stop alla violenza economica, evento che ha avuto l’obiettivo di affrontare il fenomeno della violenza economica ai danni delle donne da una prospettiva diversa.

Le novità

Diverse le novita introdotte quest’anno, fra cui l’inaugurazione della nuova sala Ammirare che unisce arte ed economia e il lancio della nuova Escape room di educazione finanziaria “La scalata”, che simula la scalata di una cordata di alpinisti impegnati ad affrontare alcuni enigmi nel minor tempo possibile.  

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Leggi anche:
– Educazione finanziara, l’economia si fa inclusiva
– Quei 6mila giovani a scuola di risparmio 
Quando la violenza di genere si fa economica. Dall’attivismo strumenti di contrasto

In apertura e nel testo foto di ufficio stampa Intesa Sanpaolo

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