Nella mattinata di lunedì 23 dicembre, a palazzo regionale, sarà allestita la camera ardente per rendere omaggio a Augusto Rollandin, l’ex presidente della Regione in più legislature e ex senatore, morto domenica 22 all’ospedale Parini dove era giunto in seguito a un malore.
Il funerale martedì 24, alle 10,30, nella chiesa parrocchiale di Brusson. Lascia la moglie Nicoletta, i figli Claude e Martine con Michel.
50 anni di storia politica valdostana
Con la morte di Augusto Rollandin se ne vanno 50 anni di storia della Valle d’Aosta. L’Empereur, così era soprannominato, ha iniziato la sua ascesa politica nel 1975 conquistando la fusciacca del suo paese natio, Brusson.
Varcò la soglia del Consiglio Valle il 25 luglio 1978, andando subito a ricoprire il ruolo di assessore alla Sanità. Verrà riconfermato in Consiglio Valle nel 1983 e nel 1988 portando a casa 12.614, di fatto quasi la metà dei voti dell’Union Valdôtaine, che gli consegnarono la poltrona da Presidente della Giunta. Nel 1990 mentre volava a Barcellona per sostenere la candidatura della Valle d’Aosta alle Olimpiadi invernali del 1998 a Palazzo regionale si consumava il ribaltone che relegava l’UV in minoranza. Rollandin tornerà in Giunta due anni dopo per effetto di un contro ribaltone. Nel 1993 resta il più votato con 5.573 voti, ma a guidare la Valle d’Aosta sarà Dino Viérin, con il quale ha spesso incrociato le armi. Fu costretto a dimettersi nel dicembre del 1994 quando venne condannato in via definitiva dalla Cassazione a 16 mesi di reclusione ed all’interdizione dai pubblici uffici per abuso d’ufficio per favoreggiamenti in appalti.
Alle Regionali del 1998 si candida e vince a piene mani ma decade per la pronuncia della Corte d’appello. Fu eletto presidente del Leone rampante.
Nel 2001 sbarca in Parlamento come senatore. Nel 2006 ci riprova ma viene battuto da Carlo Perrin. Si allontana temporaneamente dalla politica e va a ricoprire la carica di presidente in Cva. Ottenuta la riabilitazione e cancellata l’interdizione dai pubblici uffici, torna in sella con le elezioni regionali del 2008, incassando 13.907 voti personali. Lo scranno di Presidente è nuovamente suo.
Nel 2013 si tiene la presidenza con 10.782 preferenze. La legislatura è tutta in salita: con il 18 a 17 entrano in gioco i franchi tiratori, si susseguono gli allargamenti di maggioranza – al Pd prima e all’Uvp poi – per arrivare a un nuovo ribaltone che consegna a Pierluigi Marquis, allora in Stella Alpina, la presidenza della Giunta nell’aprile del 2017.
Rollandin alle Regionali del 2018 è ancora il più votato ma l’UV finisce all’opposione. Nel 2019 scatta la sospensione per effetto della legge “Severino”. L’Imperatore era stato condannato in primo grado a quattro anni e sei mesi per corruzione per la vicenda legata all’imprenditore Cuomo e al Forte di Bard nell’ambito dell’organizzazione dell’ultratrail 4K. Verrà prosciolto nel settembre 2021.
Nell’agosto del 2020, entrato in conflitto con la presidenza di Erik Lavevaz, lascia il Leone rampante per fondare Pour l’Autonomie. Primo degli eletti con 1.025 preferenze, deve ancora scontare una parte della sospensione e al suo posto entra Gian Carlo Stevenin, che resterà consigliere solo fino al 6 novembre 2020. Il 18 novembre Rollandin sbarca nuovamente in aula fino alle dimissioni nel gennaio 2024 per motivi di salute. È morto, domenica 22 dicembre, all’ospedale Umberto Parini di Aosta, dove in mattinata era stato trasportato d’urgenza in elisoccorso da microcomunità di Brusson, a causa di un arresto cardiocircolatorio.
Il cordoglio
Lo ricorda così Bruno Milanesio: «Augusto è stato certamente il personaggio più rilevante che abbia calcato la scena politica della nostra Regione dall’avvento dell’ Autonomia ad oggi. Se l’era Augustea valdostana è durata ininterrottamente (tra luci ed ombre) quasi un quarto di secolo oggi non vedo né eredi né emuli profilarsi all’orizzonte per perpetuarne l’epopea>.
«Augusto Rollandin è stato per tutta la sua vita un uomo delle istituzioni, un autonomista, profondamente radicato alla sua terra, la Valle d’Aosta, per la quale ha sempre messo a disposizione il suo impegno politico. È stato un protagonista della storia recente della regione, a partire dalla fine degli anni ’70, quando iniziò il suo impegno come sindaco del suo paese natale, Brusson» scrive il presidente della Regione Renzo Testolin.
Per il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin: «Augusto Rollandin, nella sua lunga carriera politica, ha segnato la storia e le istituzioni valdostane. A nome dell’intero Consiglio regionale, porgo le più sentite condoglianze alla famiglia in questo momento di lutto».
«Oggi ci lascia un uomo che ha attraversato e segnato quasi cinquant’anni di storia della Valle d’Aosta. Rollandin è stato una figura carismatica, a volte anche determinata fino alla durezza, ma sempre capace di guidare con fermezza lo sviluppo della nostra Regione. È stato un politico stimato, ma anche ‘scomodo’ per molti avversari e, talvolta, persino per chi si professava suo ‘amico’», ricorda così il deputato valdostano Franco Manes.
«La morte di Augusto Rollandin – dichiara il sindaco di Aosta Gianni Nuti – chiude un’epoca non solo della vita politica ma dell’intera storia valdostana. In tempi recenti pochi amministratori hanno saputo, come lui, incarnare alcune cifre qualificanti della politica valdostana, orientando i destini della Valle d’Aosta in ragione di una personalità lungimirante quanto determinata».
«Eletto Sindaco di Brusson nel 1975, è stato protagonista della vita politica regionale sin da allora. L’Assemblea del Cpel, ricoscendone il grande impegno per l’intera comunità valdostana, esprime la propria vicinanza alla famiglia».
«Con Augusto Rollandin muore uno dei grandi protagonisti della storia della regione degli ultimi 50 anni che, come tale, ha avuto rapporti molti intensi con Confindustria Valle d’Aosta. Insieme abbiamo attraversato anni complessi di trasformazione, rilancio e transizione dell’economia e della società. A nome dei vertici di Confindustria Valle d’Aosta, di tutte le imprese e del personale dell’associazione, lo ricordiamo con gratitudine», così il presidente di Confindustria Valle d’Aosta, Francesco Turcato.
I movimenti politici
Pour l’autonomie con Marco Carrel e Aldo Di Marco piangono il fondatore. «In questa giornata di lutto per la scomparsa del Presidente Rollandin piangiamo l’uomo politico che ha fatto la storia degli ultimi cinquant’anni della nostra Regione, l’essere umano che si è distinto per i suoi solidi principi e radicati valori, e l’amico che ci ha accompagnato nel nostro percorso di vita. A noi, che abbiamo avuto l’onore di essergli accanto, spetta adesso l’arduo compito di continuare sulla strada da lui tracciata, perseguendo con la stessa tenacia i suoi obiettivi per questa nostra meravigliosa Regione, e concretizzando il patrimonio di esperienze e di lezioni che costituiscono la sua preziosa eredità».
«Tra i protagonisti più influenti della politica valdostana del dopoguerra, Auguste Rollandin fu un uomo la cui forte personalità e le cui idee decise trasformarono profondamente la nostra Valle. L’Uv porge le sue più sincere condoglianze alla sua famiglia e a tutti i suoi cari», l’Union Valdôtaine.
Scrive in una nota Stella Alpina: «Rollandin ha fatto della politica la sua vita: in essa ha portato le sue competenze e il suo carisma, uniti ad uno spiccato pragmatismo. Sapeva stare tra la gente con la quale riusciva a stabilire relazioni in virtù di una innata empatia. L’amore per la Valle D’Aosta unito all’impegno per la tutela e la valorizzazione della sua Autonomia speciale resteranno i suoi insegnamenti più significativi».
“Augusto Rollandin per tanti anni è stato protagonista delal politica valdostana, facendo la storia della nostra Regione. La Lega Vallée d’Aoste tutta porge le più sentite condoglianze alla famiglia”.
(re.aostanews.it)
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