Quando il giocattolo sotto l’albero di Natale lo mette la startup. «I nostri raccontastorie crescono con i bimbi che li ascoltano»

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Prima producevano pen drive, poi sono diventati genitori più o meno contemporaneamente. Così Chiara, Matteo, Francesco e Alessio hanno deciso di cambiare drasticamente business model per produrre giocattoli hi-tech. Faba, startup di Treviso, si apre oggi a nuovi mercati: «Siamo arrivati anche in Spagna e in Francia»

Cinque anni fa a Treviso quattro amici e colleghi – Chiara Gava, Matteo Fabbrini, Francesco Poloniato e Alessio Polo – diventano genitori più o meno nello stesso periodo. La vita cambia, le priorità si ridefiniscono e così anche gli spazi, i tempi, la routine. «Lavoriamo assieme dal 2009, prima eravamo in Maikii, dove abbiamo venduto chiavette USB che sono diventate iconiche (ricorderete quelle con Batman e altri personaggi), poi abbiamo riscontrato un discreto successo e abbiamo girato il mondo – racconta Matteo Fabbrini, co-founder e CEO di Faba – L’apice è arrivato tra il 2016 e il 2017, poi il mercato si è ridimensionato, le chiavette sono diventate sempre più veloci e il mondo delle licenze in quegli anni ha avuto un crollo. Ci stavamo iniziando a guardare attorno ma, allo stesso tempo, avevamo voglia di dare vita a qualcosa di nostro. Tra il 2018 e il 2019 stavamo diventando genitori, così abbiamo iniziato a pensare a qualcosa che potesse abbracciare le nostre nuove vite». Faba, oggi startup affermata nel settore dei giocattoli per bambini, è nata così.

Il team di Faba

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Un giocattolo anti-schermo

«Abbiamo lavorato molto sul progetto, ci siamo voluti affacciare al mondo dell’infanzia con un know-how che abbiamo maturato nel corso delle nostre esperienze precedenti e così, dopo due anni di ricerca e sviluppo, ha preso forma FABA+, un dispositivo che combina le migliori tecnologie audio e interattive con contenuti educativi di alta qualità», spiega Matteo. Faba è un racconta storie per bambini che funziona in molto semplice: si compone di una cassa audio NFC con contenuti che si attivano posizionando sopra alla cassa le statuine fornite nel kit. Si rivolge a bambini dagli 0 ai 10 anni ed è molto richiesta nella fascia 5-6.

FABA 1

«Sono attratti da più elementi che compongono Faba: il cuore sono i personaggi sonori, i racconti e l’audio. Per i più piccoli abbiamo pensato a musiche per addormentarsi, mentre quelli tra i 6 e i 7 anni vogliamo aiutarli nelle competenze linguistiche – racconta il CEO Fabbrini – Abbiamo anche fatto uno studio con l’Università di Trieste che, attraverso un test su parole, lessico e linguaggio, ha misurato il livello di apprendimento nei bambini prima e dopo l’esperienza con FABA. Ed è emerso che il 46% di bambine e bambini che hanno giocato con Faba hanno dimostrato una crescita significativa nelle competenze linguistiche e cognitive». Oggi la mission di Faba è quella di tenere lontani dagli schermi i più piccoli. «C’è molta disinformazione: smartphone, tablet e dispositivi elettronici si danno in mano ai bambini sempre più spesso e con troppa leggerezza, e questo ha effetti nocivi su di loro, oltre al fatto che può portare anche a disturbi dell’attenzione e ad apprendere sempre meno velocemente».

Dall’Italia all’Europa

Tra i rischi in cui si può incorrere stando troppo tempo dinanzi al uno schermo in età evolutiva, gli scienziati ne hanno studiati diversi, tra cui quello di favorire comportamenti sedentari, compromettere il benessere psichico, le interazioni familiari, interferendo nella relazione genitore-bambino e bambino-bambino. Il racconta storie di Faba, con più voci narranti e attori, a seconda del tema preferito e dell’età del piccolo, cambia.

faba 2

«Ne abbiamo pensati alcuni per imparare le lingue straniere, altri per rilassarsi con la musica classica, alcuni dedicati al mondo degli animali e dell’ambiente, altri per lo sport e il benessere – racconta il CEO – Puntiamo su un prodotto che cresce assieme al bambino. I personaggi possono essere cambiati e acquistati a parte». Faba è già in vendita in Italia, Francia e Spagna. Con FABA+, il nuovo device si connette al Wi-Fi di casa e, dall’app, è possibile sincronizzare i personaggi sonori tramite il QR code presente sulla base.

Quale futuro attende il team di Faba?

Nello starter set, che ha in dotazione il robottino Faba•Me, un personaggio consente, sempre con il supporto dell’app MyFaba, di registrare storie o canzoni con la propria voce fino a 60 minuti o inviare un link ad altri i quali, a loro volta, potranno registrare dei messaggi speciali. Nella sezione “Libreria” dell’app, gli utenti possono trovare tanti contenuti audio digitali gratuiti come storie, filastrocche, canzoni, anche in inglese, con cui creare la propria playlist.

FABA3

«In Italia e in Spagna siamo market leader e anche se il mercato spagnolo, al momento, è un po’ acerbo, non ci sono competitor strutturati come noi. Stiamo lavorando molto anche su nuovi progetti, uno di questi riguarda l’intelligenza artificiale, e vogliamo dare vita a un podcast. Siamo partiti con un prodotto fisico, abbiamo fatto un salto in avanti e aperto uno store digitale, vendendo prodotti solo digitali, adesso pensiamo anche a investire e ampliare l’offerta».





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