Turismo interno per Natale e Capodanno, bene il nord dell’Isola – Notizie

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Aumenta il traffico negli aeroporti dell’Isola per le festività. Nello scalo di Cagliari, dal 22 dicembre al 7 gennaio, sono previsti circa 230mila passeggeri tra arrivi e partenze. Negli aeroporti del nord Sardegna stimano un flusso di 122.500 passeggeri, per un totale di 833 voli e un’offerta di circa 148mila posti, con un incremento del 15% rispetto alle festività dello scorso anno. Ad Alghero sono previsti circa 50.500 passeggeri, per un totale di 330 movimenti e un’offerta di oltre 60mila posti. Nello scalo di Olbia si stima un traffico di oltre 72mila passeggeri, per un totale di 503 movimenti e un’offerta di 87.500 posti.
    Ma per gli operatori del settore non è vero turismo: i passeggeri in arrivo sono soprattutto sardi che lavorano e studiano fuori e che tornano per un breve periodo di vacanza.
    E poi ci sono i costi dei biglietti aerei: troppo alti per chi non è residente. Chi parte dalla Sardegna lo farà soprattutto a Capodanno: pacchetti di tre o quattro giorni con mete anche insolite come Marocco o Turchia. Scenario insolito per la notte di San Silvestro. Tanti appuntamenti sul palco per il concerto di fine anno. E anche gli spostamenti interni dei cagliaritani che andavano ad Alghero o dei sassaresi che percorrevano la Carlo Felice per trascorrere una o due notti a Cagliari sembrano meno rispetto all’anno scorso. “Natale a casa – spiega all’ANSA Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi – con presenze negli alberghi di sardi di rientro, cioè parenti e amici che vengono a trovare le famiglie e che utilizzano le strutture alberghiere ed extralberghiere per dormire qualche giorno. Non abbiamo flussi turistici determinanti, tranne qualche piccola eccezione legata all’enogastronomia, cioè il pranzo di Natale, la cena del 24 in un albergo o in un agriturismo. Ma stiamo parlando di turismo interno. Questo per Natale. Sul Capodanno c’è naturalmente più movimento. Le principali città, Olbia, Sassari, Alghero, Castelsardo avranno il tutto esaurito negli alberghi aperti.
    Che sono il 20% con il 18% di posti letto, quelli sempre operativi: nessuna apertura in più per le feste natalizie.
    Stiamo parlando nella stragrande maggioranza di sardi. È sempre turismo, ma è un mercato interno”.
    C’è anche un nuovo fenomeno, spiegano gli operatori e del settore: la diffusione di eventi favorisce il consumo di contiguità. “Se sono di Sassari – spiega Manca – e tra Sassari, Alghero e Castelsardo posso scegliere tra Gianna Nannini, Negramaro ed Elodie probabilmente, a meno che non ci siano fanatici dei Pinguini tattici nucleari o del batterista dei Police difficilmente mi muoverò. C’è un trend nazionale che parla comunque di vacanze di prossimità in generale. Ma devo dire che bene o male gli alberghi lavoreranno, i b&b lavoreranno, ci saranno seconde case affittate. A Cannigione hanno affittato le case per Capodanno per il concerto dei Pinguini tattici nucleari a Olbia. Alghero avrà un’ottima occupazione di posti letto, Olbia idem, Sassari ha una capacità ricettiva talmente bassa che saturerà tutto quello che c’è aperto, Castelsardo lo stesso. Quello che c’è aperto è talmente poco che verrà saturato. Probabilmente rimarranno dei posti a Cagliari: non ci sarà il tutto esaurito”.
    Dagli alberghi ai bed and breakfast il discorso cambia poco.
    Laura Zazzara, presidente dell’associazione Bb, solleva gli occhi al cielo. E inquadra la questione voli: “Dal primo aprile al 30 ottobre si lavora bene tutti. Dall’1 novembre fino a fine marzo, con pochissimi collegamenti aerei si lavora malissimo, poco e niente. Ovviamente Natale e Capodanno è ancora peggio.
    Intanto quei pochi collegamenti che ci sono, che magari potrebbero portare qualcuno ogni tanto a venire in Sardegna, vengono saturati da chi torna in famiglia prenotando in anticipo. Quindi chi volesse venire per Capodanno o Natale non viene perché i prezzi sono alti e non si trovano i biglietti”.
    C’è una differenza rispetto al passato: “A Cagliari tutto sommato, almeno per la notte del 31, registravamo il tutto esaurito. Quest’anno non è così perché abbiamo degli artisti incredibili, in cinque località vicinissime tra di loro. Con un’offerta del genere nessuno si muove da casa propria. Una situazione che mette nelle condizioni alcuni alcuni sardi che andrebbero a vedersi almeno tre di questi concerti di doverne scegliere solo uno: tutti nella stessa notte è quasi un peccato”. Risultato? “Ho parlato con diversi colleghi, mi sono fatta anche un’analisi sui portali di prenotazione: in Sardegna per Capodanno ci sono ancora molti posti disponibili. Con un’offerta così importante in tutta la Sardegna, sta portando poco movimento. E poi il problema dei collegamenti aerei. Si potrebbe scegliere la Sardegna per i concerti pazzeschi e passare il capodanno nell’isola. Ma se poi un volo costa 500 euro, uno va in altre destinazioni”.
    Pochi crocieristi per Natale e Capodanno: a Cagliari la nave Lirica ha portato qualche migliaio turisti il 23 dicembre. E poi tornerà il giorno della Befana.

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