UniPi e OpenAI: alleanza strategica per l’innovazione didattica

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L’Università di Pisa – una delle più antiche in Europa fondata nel 1343 – prima in Italia per ora, ha cominciato a costruire una stretta collaborazione con OpenAI, con cui collaborerà per definire quello che potrà essere il futuro utilizzo dell’intelligenza artificiale nella didattica, nella ricerca e nelle attività amministrative.

Questa collaborazione con OpenAI non solo consolida il ruolo dell’Università di Pisa come pioniere nel settore tecnologico, ma rappresenta anche un’opportunità per esplorare come l’AI possa trasformare l’apprendimento in modo sostenibile e responsabile.

Il potenziale di ChatGPT Edu nelle attività di insegnamento e ricerca

L’Ateneo di Pisa ha acquisito la licenza per l’uso di ChatGPT Edu, la versione di ChatGPT per le università nata nel marzo del 2023, per distribuire in modo responsabile l’intelligenza artificiale tra studenti, docenti, ricercatori.

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L’ateneo, che utilizza la tecnologia OpenAI da più di un anno per offrire servizi all’avanguardia alla propria comunità, ha aderito al programma dedicato alle università, ed è ora tra i primi al mondo che si è proposto di valutare il potenziale delle tecnologie ChatGPT Edu nelle attività di insegnamento e ricerca, insieme ad altre prestigiose università internazionali come Harvard e Oxford.

Il passo successivo di questa partnership si è concretizzato durante il primo evento mondiale di OpenAI a New York dedicato all’educazione, dove rappresentanti delle università di tutto il mondo hanno discusso delle potenzialità dell’IA nell’insegnamento.

Secondo Leah Belsky, General Manager per l’Educazione presso OpenAI, questo accordo consente all’Università di Pisa di aprire la strada nell’utilizzo dell’IA per un impatto positivo nell’istruzione, mettendo l’accento sia sull’innovazione didattica sia sul miglioramento della ricerca attraverso tecnologie di AI avanzate.

Unipi: il cammino verso OpenAI

UniPi già a inizio 2023 aveva iniziato a lavorare a un livello più strategico con i prodotti di OpenAI utilizzando l’API di ChatGPT per sviluppare il progetto open-source Oraculum/Sibylla, un innovativo sistema di gestione della conoscenza per creare chat basate su AI capaci di fornire informazioni precise su regolamenti e procedure universitarie in qualsiasi lingua. Oraculum/Sibylla è una piattaforma di gestione della conoscenza sviluppata a partire dalle API[1] di OpenAI, che consente agli utenti di accedere in modo semplice e multilingue a informazioni su normative e procedure universitarie. Questa piattaforma open-source facilita un accesso inclusivo alle informazioni e rende l’Università toscana un esempio di utilizzo dell’IA per un supporto amministrativo efficace e personalizzato.

Cosa prevede l’accordo tra UniPi e OpenAI

La collaborazione avviata tra l’Università di Pisa e OpenAI include programmi di laurea magistrale, corsi post-laurea e progetti di ricerca. Tra quelli già in corso questi c’è GoodAI-Labs[2], un laboratorio multidisciplinare per lo studio, la promozione e la validazione di sistemi di intelligenza artificiale affidabili, trasparenti, robusti, sicuri ed etici; è frutto delle attività del progetto FAIR, finanziato dal PNRR con l’obiettivo di sviluppare i sistemi di intelligenza artificiale del futuro. Questo laboratorio si pone l’obiettivo di esplorare il potenziale dell’intelligenza artificiale nel rispetto dell’etica e della responsabilità sociale, contribuendo alla creazione di soluzioni innovative che rispettino i valori accademici e supportino uno sviluppo sostenibile. L’Università di Pisa è il coordinatore nazionale del sotto-progetto AI Umanocentrica all’interno di questa iniziativa.

Tra le funzioni di questo accordo ci sarà anche l’accesso anticipato a risorse che poi vengono date a tutti gli altri, ad esempio la risorsa Canvas, una funzione avanzata di ChatGPT progettata per generare e modificare contenuti in base a input specifici, che non viene concessa se non a livello privilegiato di questo modello. Inoltre, consentirà di entrare in contatto con chi lavora a questa tecnologia costruendo collaborazioni di ricerca vere e proprie e accedere a occasioni di scambio di conoscenza. A Pisa dunque gli studenti potranno apprendere attraverso strumenti intelligenti e saranno immersi in progetti all’avanguardia nella ricerca.

UniPI-OpenAI, un modello di riferimento

L’accesso a queste tecnologie avanzate permetterà all’Ateneo di Pisa di mantenere una posizione di avanguardia non solo in Italia, ma anche nel panorama internazionale, creando un ambiente in cui l’AI possa giocare un ruolo decisivo nel sistema educativo.

Da questo punto di vista, la collaborazione tra l’Università di Pisa e OpenAI potrebbe diventare un modello di riferimento, per dimostrare come l’AI, attraverso un approccio equilibrato e monitoraggio costante, possa essere integrata in modo responsabile ed efficace a partire dall’istruzione superiore.

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Note e sitografia

https://www.unipi.it/index.php/news/item/28885-intelligenza-artificiale-alleanza-tra-universita-di-pisa-e-openai

https://www.rivista.ai/2024/11/10/universita-di-pisa-e-openai-una-collaborazione-pionieristica-per-lia-nellistruzione-superiore

https://www.rivista.ai/2024/10/24/intelligenza-artificiale-alleanza-tra-universita-di-pisa-e-open-ai


[1] Le API (Application Programming Interface) di OpenAI sono chiavi di autenticazione che permettono a tutti gli sviluppatori (e non) di accedere direttamente alle funzioni di tecnologie come Dall.E e ChatGPT senza passare per l’interfaccia principale.

[2] Il GoodAI-Labs nasce per essere uno spazio di ricerca e servizi per lo Studio, la Promozione e la Validazione di Sistemi di Intelligenza Artificiale Affidabili, Trasparenti, Robusti, Sicuri ed Etici la “buona Intelligenza Artificiale”. https://goodailab.unipi.it/



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