25 miliardi tra regali, cibo e viaggi

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Le spese di Natale di quest’anno ammontano a circa 25 miliardi di euro per le famiglie italiane. Questo dato, fornito dal Codacons, riflette l’ammontare che i cittadini destineranno a regali, cibo, viaggi e altre attività legate al Natale. Nonostante le difficoltà economiche, l’intensità delle celebrazioni natalizie continua a giocare un ruolo fondamentale nell’economia del Paese, con una media di 992 euro per ogni famiglia, un aumento rispetto all’anno precedente.

Una parte significativa delle spese di Natale si concentrerà sui regali, per un totale che si attesterà su 9,5 miliardi di euro. Un fattore determinante per l’aumento delle vendite è stato il Black Friday, che ha portato molti italiani a fare acquisti natalizi già prima di dicembre. Un dato interessante è che più della metà degli acquisti natalizi (circa 50%) è stato effettuato durante il periodo di sconto, una tendenza che si consolida di anno in anno.

Aumento dei costi per viaggi e trasporti

Il settore turistico e dei trasporti, che accompagna numerosi italiani durante le vacanze natalizie, registra quest’anno un aumento dei prezzi che impatta direttamente sul bilancio delle famiglie. Il Codacons segnala un incremento dei pacchetti vacanza pari al 13,4% rispetto al 2023, mentre i costi per il soggiorno in hotel sono saliti del 6,1%. In aggiunta, i voli per destinazioni europee hanno visto aumenti pari all’8,5%, mentre anche le tariffe ferroviarie sono aumentate del 3,9%. Questo comportamento dei prezzi ha portato a una spesa complessiva di 12,7 miliardi di euro per i viaggiatori italiani durante il periodo delle festività natalizie.

Cibo e tradizione: il caro-prezzi delle festività

Il Natale è sinonimo di tradizione gastronomica, e in Italia il pranzo e il cenone natalizio sono momenti fondamentali della celebrazione. Tuttavia, quest’anno il caro-prezzi incide fortemente sulle scelte alimentari delle famiglie. Le voci di spesa relative al cibo durante le festività supereranno i 3 miliardi di euro. A fronte di un aumento dei prezzi alimentari, come quello del burro (+20%), del caffè (+13,3%) e dell’olio d’oliva (+9,7%), le famiglie italiane dovranno fare i conti con un significativo aumento della spesa. Prodotti simbolo del Natale, come il panettone e il pandoro, hanno visto un rincaro di circa il 4%, con punte di costo per i panettoni artigianali che arrivano a 60 euro per quelli firmati da chef rinomati.

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Anche i torroni al cioccolato registrano un aumento dei prezzi pari al 30% rispetto allo scorso anno, con un impatto non indifferente sul budget natalizio. Nonostante questi aumenti, le famiglie italiane non rinunciano alla tradizione, privilegiando i prodotti alimentari italiani per le loro tavole.

I consumi alimentari e la tradizione del pesce

Secondo i dati raccolti da Coldiretti/Ixé, il 2024 sarà un anno in cui il pesce continuerà a occupare un posto centrale sulle tavole natalizie italiane. Durante la Vigilia di Natale, ben il 71% degli italiani sceglierà il pesce come piatto principale. Tra le varietà più apprezzate figurano le alici, le vongole, le sogliole e le triglie, tutte provenienti dai mari italiani. In molte case, però, anche i dolci natalizi saranno preparati in proprio: circa il 47% delle famiglie sceglierà di preparare in casa il panettone, il torrone o altri dolci tipici.

Non mancheranno, comunque, le bevande alcoliche: secondo i dati, l’83% delle famiglie italiane offrirà spumante o prosecco durante il pranzo e la cena di Natale, mantenendo salda la tradizione del brindisi festivo.

Differenze regionali e il Made in Italy

I dati raccolti sulle abitudini alimentari e sulle spese natalizie mostrano differenze regionali significative. Ad esempio, nel Sud Italia la spesa media per il pranzo di Natale è di circa 121 euro, mentre nel Nord-Ovest scende a 96 euro. Tuttavia, una costante in tutte le regioni è la preferenza per i prodotti Made in Italy: ben l’82% degli italiani sceglie cibi provenienti dall’Italia per le proprie festività. Tra questi, molte famiglie si orientano verso i prodotti locali, con il 30% degli intervistati che predilige alimenti provenienti dalla propria regione.

Nel settore del pesce, l’Italia continua a rappresentare una grande risorsa, con varietà come le alici, le seppie, e il pesce spada che dominano sulle tavole italiane. Le esportazioni di prodotti ittici, in particolare il caviale, hanno visto crescite interessanti nel 2023, con un valore che ha raggiunto quasi 22 milioni di euro.

Il Natale 2024 si prospetta come una festività particolarmente costosa, ma che non frena l’entusiasmo degli italiani. Con una spesa complessiva di 25 miliardi di euro, le famiglie continuano a celebrare le tradizioni, seppur con un occhio attento agli aumenti dei prezzi. Sebbene le difficoltà economiche siano una realtà, il Natale resta un motore fondamentale per l’economia del Paese, sostenendo settori chiave come il commercio al dettaglio, il turismo e l’agroalimentare.

Vincenzo Ciervo



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