A Clusone Imu azzerata per rivitalizzare i negozi sfitti. E per i turisti arriva l’imposta di soggiorno

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Punta a rivitalizzare il centro storico, l’Amministrazione comunale di Clusone con la misura approvata questa mattina (lunedì 23 dicembre) in Consiglio. Una completa esenzione dell’Imu per chi affitta negozi ridando vita a spazi inutilizzati. Il via libera è arrivato contestualmente all’approvazione del bilancio di previsione. E, in tema di imposte, c’è da registrare anche l’introduzione della tassa di soggiorno.

L’amministrazione ha deciso di mantenere invariate le aliquote dell’Imu, ma ha introdotto un’esenzione del 100% per i proprietari di immobili commerciali sfitti nel centro storico che accettino di dare in comodato d’uso oppure affittare i loro spazi attualmente inutilizzati, a un canone massimo di 20 euro al metro quadro annuo. «Ad esempio – spiega il sindaco Massimo Morstabilini – un negozio di 100 metri quadrati potrà essere affittato a un massimo di duemila euro all’anno. In alternativa, il proprietario potrebbe anche decidere di cedere lo spazio gratuitamente. Crediamo che questa misura possa rappresentare una svolta per rivitalizzare il centro storico e favorire l’apertura di nuove attività».

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Le modifiche al regolamento sono state approvate con il voto a favore della maggioranza (lista civica “Clusone al Massimo”). La capogruppo di minoranza Antonella Luzzana, unico consigliere del “Centrodestra per Clusone” presente in aula, si è astenuta. Già lo scorso anno l’Amministrazione comunale di Clusone aveva deciso di dimezzare l’Imu per i negozi della parte alta del centro. Adesso questo ulteriore provvedimento per incentivare l’apertura di attività commerciali.

A Clusone, da marzo 2025, arriverà anche la tassa di soggiorno. «Verrà richiesta a coloro che utilizzeranno le strutture ricettive presenti nel comune di Clusone e parametrata al numero dei pernottamenti – ha spiegato l’assessore al Turismo, Roberto Balduzzi -. Con il gettito di questa imposta potremo avere le risorse necessarie a garantire servizi per il settore turistico, ad esempio gli investimenti che sono stati fatti per la comunicazione e il riposizionamento del nome di Clusone. Investimenti che hanno portato importanti risultati in termini di arrivi e presenze sul nostro territorio negli ultimi anni. Siamo consapevoli che l’introduzione di questa imposta porterà ad ulteriori adempimenti burocratici a carico delle strutture, ma cercheremo di rendere la parte operativa il più semplificata possibile».

L’ammontare della tassa di soggiorno non è stato ancora stabilito. La Giunta dovrà presto deliberare in tal senso. A margine del Consiglio, l’assessore al Turismo ha anticipato che sarà attorno a 1,50 euro al pernottamento. Il regolamento approvato in Consiglio prevede delle esenzioni.  Ad esempio, per i minori di 14 anni, per le persone con disabilità e loro accompagnatori. Previste anche tariffe agevolate per i viaggi d’istruzione o i ritiri sportivi.

A favore dell’introduzione della tassa di soggiorno ha voltato la maggioranza. Contraria, invece, la capogruppo di minoranza. «Ritengo che non sia corretto introdurre ulteriori oneri e tasse, considerando che gli operatori turistici stanno già affrontando numerose difficoltà – ha detto Luzzana -. Il Comune negli ultimi anni ha avuto bilanci più che positivi, senza la necessità di ricorrere a tagli significativi. Sarebbe stato più opportuno attendere e pianificare un percorso di transizione diverso, soprattutto in un momento come questo, in cui molti operatori stanno cercando di ripensarsi. Introdurre nuovi aggravi contraddice il principio di semplificazione, in particolare per coloro che hanno scarsa familiarità con l’informatica e le nuove tecnologie»

«Il percorso è iniziato negli anni scorsi – ha risposto Roberto Balduzzi -. Abbiamo scelto di rimandare l’introduzione dell’imposta di soggiorno nel momento in cui avremmo realizzato degli investimenti e degli obiettivi di crescita delle presenze che poi abbiamo effettivamente raggiunto, se non superato. Vogliamo avere la garanzia di poter continuare a fare investimenti che hanno portato a determinati risultati in termini numerici».

Il Consiglio comunale ha infine approvato il bilancio di previsione. La manovra pareggia a 19 milioni 612 mila euro, di cui 12 destinati alla parte corrente e quasi 5 milioni a spese per gli investimenti. A bilancio ci sono 226 mila euro per la promozione turistica, 289 mila euro per la cultura e 382 mila euro per le manutenzioni del patrimonio pubblico e delle strade. Il sindaco ha inoltre sottolineato il valore aggiunto derivante dalla partecipazione a una comunità energetica rinnovabile (votata dal Consiglio) e dalla tassa di soggiorno, che porteranno nelle casse comunali un gettito di oltre 60 mila euro. Tuttavia, la manovra finanziaria dello Stato ha imposto una spending review, che per il Comune di Clusone si traduce in un taglio di 40 mila euro nei trasferimenti statali e un accantonamento obbligatorio di 35 mila euro da destinare a investimenti l’anno prossimo.



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