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È soprattutto ai fragili che siano essi anziani, disabili e persone in condizioni di povertà, che il garante per gli anziani del Comune di Pescara Giancarlo Roio rivolge i suoi auguri di Natale, approfittando del periodo festivo per lanciare un appello a cittadini e istituzioni. Ai primi perché facciano la loro parte nel dare un sostegno a quei fragili che vivono condizioni di difficoltà o solitudine compiendo anche solo piccoli gesti di aiuto nei confronti di un vicino di casa ad esempio, o di un anziano incontrato in strada. Ai secondi perché se da una parte, rileva il garante, c’è stato un miglioramento nell’organizzazione degli spazi pubblici e anche un maggior numero di eventi organizzati che riescono a coinvolgerli, dall’altra continua a mancare la giusta attenzione nell’accesso ai servizi ambulatoriali, sanitari e socio-sanitari del territorio.

Concetti che esprime nella lettera inviata alla città in occasione del Natale rinnovando la sua disponibilità a sindaco e giunta, alla collaborazione.

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La lettera del garante degli anziani Giancarlo Roio

“Nel formulare di cuore l’augurio di buon Natale e buone festività a tutti gli anziani e in particolare a chi tra loro è in maggiore difficoltà per problemi di salute, economici o di solitudine, nel mio ruolo istituzionale ritengo però doveroso richiamare l’attenzione di tutti, in particolare delle autorità, verso quei concittadini non in grado purtroppo di festeggiare e partecipare alle varie ritualità (pranzi, feste, celebrazioni) tanto piacevoli quanto effimeri per seri problemi di salute, per povertà, per indigenza tali da rendere la loro quotidianità estremamente triste e sofferente”, scrive Roio.

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“Situazioni queste – sottolinea – la cui aumentata diffusione nella nostra progredita, democratica e opulenta società mostra tutta l’inadeguatezza della politica e delle istituzioni pubbliche, in spregio dei presupposti costituzionali di garanzia e salvaguardia del diritto alla vita e della tutela della dignità umana. Ma ai tanti virtuosi e coscienziosi concittadini che sempre più numerosi purtroppo rinunciano all’esercizio della democrazia delegata e che con rassegnata indignazione guardano al progressivo decadimento sociale, etico e istituzionale rivolgo un accorato appello affinché sopperiscano alle ingiustificabili negligenze istituzionali aiutando direttamente gli emarginati della società (anziani soli, senza tetto, migranti, rifugiati), in tal modo mostrando che in questa sempre più egocentrica società tuttavia permangono, grazie anche agli insegnamenti dei nostri anziani depositari di antica bontà e saggezza, diffusi e insopprimibili sentimenti di solidarietà e umanità verso il prossimo”.

“Quindi – prosegue – coerentemente approfittiamo di questo periodo di frequenza di contatti e comunicazioni per riscontrare se tra i vicini di casa, nel nostro quartiere, tra conoscenti e amici ci sia qualche anziano rimasto tristemente solo e in difficoltà e, con umana compassione, doniamogli insieme a un sorriso il sostegno e l’aiuto di cui ha eventualmente bisogno”.

“Alle autorità politiche e istituzionali ultimamente dedite a un apprezzabile maggiore impegno, anche di carattere economico, nell’accrescere il benessere dei cittadini con interventi di riqualificazione urbana e di valorizzazione degli spazi verdi nonché all’organizzazione di numerosi eventi e spettacoli di piazza, suggerirei – continua il garante degli anziani – di maggiormente occuparsi anche della effettiva e tempestiva fruizione da parte degli anziani e delle persone fragili e con disabilità dei vari servizi ambulatoriali, sanitari e socio-assistenziali diffusi sul territorio, nonché della effettiva funzionalità del Pronto soccorso”.

“In particolare raccomanderei al sindaco, all’assessorato agli anziani e ai servizi sociali di finalmente prendere in seria considerazione la progressiva attuazione delle iniziative a suo tempo da me suggerite per assicurare agli anziani una effettiva migliore qualità di vita. In tal senso – conclude – mi rendo nuovamente disponibile per un collaborativo confronto, ma unicamente se si è seriamente disponibili a concretamente delineare tempi e modalità di inclusione di quelle iniziative all’interno del Documento unico di programmazione”.



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