Vincenzo Carbone succede a Ernesto Maria Ruffini alla guida dell’Agenzia delle Entrate. A ufficializzate la scelta dell’attuale vicedirettore vicario, su proposta del ministero delle Finanze, è stato il consiglio dei ministri, avviando l’iter per la nomina del nuovo direttore che al momento resterà in carica solo fino al gennaio del 2026, mese in cui era prevista la scadenza naturale del dimissionario Ruffini.
Una soluzione interna e un mandato di un anno, dunque, che rappresentano un compromesso tra le forze di governo, raggiunto al termine di quello che alcuni osservatori negli ultimi giorni avevano definito una sorta di braccio di ferro soprattutto tra Lega e Fratelli d’Italia, tra il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e il suo vice, Maurizio Leo. La decisione definitiva viene di fatto rinviata al prossimo anno, anche per evitare nuove fibrillazioni nella maggioranza dopo aver superato gli ultimi scogli sul fronte della manovra.
Non sarà facile il compito di Carbone – classe 1963, una vita professionale passata nell’amministrazione finanziaria – che arriva sulla poltrona più alta delle Entrate dopo le polemiche dimissioni di Ruffini, il cui addio è stato dettato dalle accuse mossegli da esponenti del governo: come quella di voler trasformare il fisco in una sorta di ‘pizzo di Stato’ o quella di “tenere in ostaggio” milioni di famiglie italiane. Linea considerata un ostacolo per uno dei cavalli di battaglia dell’esecutivo, quello della creazione di un ‘fisco amico’.
L’ultima offensiva contro Ruffini, poi, quella di chi vedeva incompatibile il ruolo di responsabile dell’Agenzia con la sua presunta discesa nell’agone politico nel campo del centrosinistra. Gli altri nomi circolati negli ultimi giorni per la successione a Ruffini erano quelli di Roberto Alesse, attualmente alla guida dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, di Gabriella Alemanno, commissaria della Consob nominata dal governo nel maggio 2023.
Laureato in giurisprudenza e presa l’abilitazione all’esercizio della professione forense, Carbone lavora nell’amministrazione finanziaria da oltre 30 anni. Da vice direttore vicario dell’Agenzia è attualmente a capo della Divisione contribuenti. Dai primi anni 2000 ricopre numerosi incarichi dirigenziali in Agenzia delle Entrate e dal 2005 è alla guida dell’ufficio Contenzioso tributario. Dal 2006 è quindi a capo dell’ufficio Analisi e ricerca presso la direzione regionale della Campania, mentre dal 2009 e fino al 2014 svolge il ruolo di capo ufficio Fiscalità delle imprese e finanziaria presso la Direzione regionale del Lazio.
Il primo incarico di vertice, come direttore centrale Grandi contribuenti e internazionale, arriva nel 2020. Nel luglio 2023, a fronte delle esperienze e conoscenze tecniche acquisite nel corso del lungo percorso professionale in tutte le aree di operatività dell’Agenzia delle Entrate, gli viene attribuito un nuovo incarico di vertice per il coordinamento delle attività finalizzate all’attuazione della riforma fiscale. Nel febbraio 2024 ha assunto il ruolo di vicedirettore capo divisione Contribuenti dell’Agenzia e da ottobre 2024 è direttore vicario dell’Agenzia delle Entrate.
Ok del Cdm alla proroga dell’autorizzazione alla cessione di armi all’Ucraina
Il consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha approvato il decreto legge che contiene “disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina”.
Meloni: ‘A gennaio ricognizione degli interventi per il Sud’
“Chiedo ad ogni Amministrazione di inviare alla presidenza entro il prossimo 15 gennaio una ricognizione dettagliata di tutti gli interventi e investimenti che hanno impatto sul Sud, per verificarne l’efficacia e migliorare le iniziative – in base a quanto si apprende lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla cabina di regia della Zes -. Allo stesso modo e nei medesimi tempi, invito anche i presidenti delle Regioni a fare lo stesso, per rafforzare quella sinergia tra Governo e Regioni del Sud che ci ha permesso ora di ottenere risultati importanti. E costruire, insieme, una Strategia a 360 gradi per il Mezzogiorno”.
“Il 2025 sarà un anno decisivo per consolidare il percorso di sviluppo del Mezzogiorno e rafforzare il nostro lavoro in quegli ambiti dove è necessaria una nostra maggiore attenzione. Penso, ad esempio, all’estensione di quel ‘modello Caivano’ che abbiamo sperimentato con successo, e che intendiamo estendere a tutte le altre Caivano del Sud e d’Italia, come previsto dal decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Mi piacerebbe, per questo, mettere a sistema tutto il nostro lavoro: è appena stato registrato il Dpcm di approvazione del Piano Strategico sulla Zes Unica e sarà ora possibile muoverci anche all’interno delle strategie delineate dal Piano”.
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