dieci curiosità e tradizioni sulla festa più amata

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Oggi, giorno di Natale si celebra la nascita di Gesù Cristo, luce e speranza per l’umanità. L’arcivescovo Morrone guiderà le solenni celebrazioni natalizie a Reggio Calabria, accompagnando i fedeli in un cammino di fede e speranza. Ma perché si festeggia il 25 dicembre? Da dove deriva la parola “Natale” e qual è l’origine del presepe? Scopriamo insieme dieci cose da sapere sulla festa più amata dell’anno.

Reggio Calabria, oggi in Cattedrale la Messa con l’arcivescovo Morrone

Dopo la tradizionale Messa della Notte di Natale, l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone oggi, 25 dicembre, presiederà la Messa solenne delle 11 nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria.



Questo momento di riflessione e di preghiera invita l’intera comunità a riscoprire il significato autentico del Natale, all’insegna della preghiera e della gioia condivisa.

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Dieci curiosità sul Natale: scopriamo insieme la festa più amata

1. Perché la Chiesa cattolica celebra il Natale il 25 dicembre?

Il 25 dicembre non è una data casuale. La scelta risale a un antico documento chiamato Cronografo del 354, che testimonia l’esistenza a Roma della festa del Natale proprio in questa data. Il 25 dicembre corrispondeva alla celebrazione pagana del solstizio d’inverno, nota come “Natalis Solis Invicti” (la nascita del Sole invitto). La Chiesa scelse questa data per sovrapporre il significato cristiano a una tradizione già fortemente radicata nella cultura romana. Il simbolo della luce che vince le tenebre si sposa perfettamente con il significato cristiano della nascita di Cristo, “luce del mondo”.

2. Da dove deriva la parola “Natale”?

Il termine italiano “Natale” deriva dal latino “natāle(m)”, abbreviazione di “diem natālem Christi”, cioè “giorno di nascita di Cristo”. A sua volta, la parola latina “natāle” deriva dal verbo “nāsci” (nascere). Questo termine, diffuso in tutto il mondo cristiano, sottolinea il valore dell’evento celebrato: la nascita di Gesù.

3. Perché la liturgia del Natale si compone di quattro Messe?

Il Natale ha una liturgia unica, composta da quattro celebrazioni eucaristiche: Messa vespertina della Vigilia; Messa della Notte (conosciuta anche come Messa di Mezzanotte), Messa dell’Aurora (celebrata la mattina del 25 dicembre), Messa del Giorno (la Messa solenne)


PER APPROFONDIRE: Festività natalizie a Reggio Calabria, ecco le celebrazioni con l’arcivescovo Morrone


Ogni Messa ha un significato teologico e spirituale. La liturgia del Natale si apre con la Messa della Notte, che rappresenta l’attesa e la venuta della luce nelle tenebre, e culmina con la Messa del Giorno, che celebra la nascita del Verbo incarnato.

4. Perché la Chiesa d’Oriente festeggia il Natale in altre date?

Nelle Chiese ortodosse la data del Natale varia. Alcune Chiese, come quelle di Costantinopoli, Romania e Grecia, hanno adottato il Calendario Gregoriano e celebrano il Natale il 25 dicembre, come la Chiesa cattolica. Altre, come il Patriarcato di Mosca e la Chiesa serba, seguono il Calendario Giuliano e festeggiano il Natale il 7 gennaio. La Chiesa Armena Apostolica di Gerusalemme celebra invece il Natale il 19 gennaio.

5. Quando è nato esattamente Gesù Cristo?

La data esatta della nascita di Gesù non è precisata nei Vangeli. Tuttavia, il Vangelo di Matteo afferma che Gesù nacque ai tempi del re Erode il Grande, che regnò tra il 37 a.C. e il 4 a.C.. Questo fa pensare che la nascita di Gesù sia avvenuta prima del 4 a.C.. Gli studiosi hanno individuato diverse ipotesi, ma la data precisa rimane sconosciuta.

6. Cosa significa la parola “presepe”?

Il termine “presepe” deriva dal latino “praesaepe”, che significa greppia o mangiatoia. Indica il luogo in cui, secondo il Vangelo, fu adagiato Gesù Bambino dopo la nascita. Nella rappresentazione artistica, il presepe raffigura la scena della Natività con la presenza di Maria, Giuseppe, Gesù Bambino, il bue e l’asino.

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7. Quando è nata la tradizione del presepe?

Il primo presepe fu realizzato da San Francesco d’Assisi nel 1223 a Greccio. L’obiettivo di Francesco era rendere tangibile la scena della nascita di Gesù, riproducendo l’umiltà e la semplicità di Betlemme. A Greccio, non c’erano statue, ma una rappresentazione vivente con persone e animali reali. Da allora, la tradizione del presepe si è diffusa in tutto il mondo, con stili e interpretazioni diverse.

8. Quali altre date si festeggia il Natale nel mondo?

Oltre al 25 dicembre (cattolici e protestanti), il Natale si celebra: Il 6 gennaio nelle Chiese ortodosse orientali. Il 7 gennaio per gli ortodossi che seguono il Calendario Giuliano (Chiesa russa e serba). Il 19 gennaio per la Chiesa Armena Apostolica di Gerusalemme.

9. Cosa dice il Martirologio Romano sul Natale?

Il Martirologio Romano presenta il Natale come un evento storico e salvifico. Con un linguaggio poetico e solenne, il Martirologio traccia la storia della salvezza, partendo dalla creazione del mondo fino alla nascita di Gesù a Betlemme. Le parole chiave sono: luce, pace, salvezza.

10. Perché il Natale è la festa più importante dell’anno?

Il Natale è la festa della nascita di Gesù Cristo, Dio che si fa uomo. Simboleggia la luce che vince le tenebre, il riscatto dell’umanità e la speranza di salvezza. Il suo messaggio è universale, superando confini e culture. Nella tradizione cattolica, il Natale non è solo il giorno del 25 dicembre, ma l’intero tempo natalizio, che culmina con la festa del Battesimo del Signore.





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