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Se la pensione anticipata ha sempre fatto gola a chi è prossimo a lasciare il mondo del lavoro, nel 2025 sarà un privilegio, ma limitato, diretto solo a pochi lavoratori.

Un vero e proprio miraggio per i cinquantenni di oggi, una sfida per chi ha venti o trent’anni di età. Insomma, andare in pensione prima è davvero difficile, se non impossibile.

Il Governo ha pensato a una pensione anticipata a 64 anni di età, cumulando la pensione pubblica con la previdenza complementare, ma ha anche innalzato e allungato i requisiti di accesso. D’altra parte, ha innalzato i requisiti di accesso e ha anche allungato i tempi per l’accesso.

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Il privilegio già per pochi, diventa sempre meno conveniente. Ti spiego perché.

Perché la pensione anticipata diventerà un privilegio per pochi

Un emendamento della Lega, approvato solo qualche giorno fa, prevede una modifica alla pensione anticipata che, a prima vista, sembra vantaggiosa e positiva. Cercando di mitigare la stretta sulla pensione anticipata a 64 anni di età, permettendo il cumulo della pensione pubblica con la previdenza complementare, peggiora di gran lunga le cose per molti lavoratori.

La pensione anticipata diventa un miraggio per chi oggi ha cinquanta anni e, un sogno ormai sfumato, per chi ha venti o trent’anni. Se la norma punta ad avvantaggiare soprattutto i giovani, in realtà li penalizza.

I giovani percepiscono stipendi molto bassi e, nella maggior parte dei casi, in modo saltuario. Come possono aderire a un fondo integrativo? Dovrebbero versarvi una parte di uno stipendio già molto basso con il quale non riescono ad arrivare alla fine del mese.

Ci sono, poi, i Millennial, che potrebbero avere una possibilità in più destinando tutto il TFR al fondo pensione, già dalla loro prima assunzione.

Gli effetti della norma si vedranno dal 2035

Gli effetti non ci saranno subito. Anzi, gli effetti non si percepiranno subito, ma si dovrà attendere il 2035. Per capire il perché, occorre una breve spiegazione.

In base alla Legge Fornero, nel 2023 si poteva uscire dal mondo del lavoro a 64 anni e 20 anni di contributi. Il terzo requisito prevede che si doveva aver maturato una pensione pari a 2,8 l’assegno sociale.

Quest’anno, invece, si deve maturare un assegno pari a 3 volte l’assegno sociale. La manovra 2025 fa salire ancora di più il requisito, portandolo a 3,2 volte l’assegno sociale a partire dal 2030.

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Perché abbiamo parlato di questo requisito? Più questa soglia aumenta, maggiori saranno le difficoltà di accesso alla pensione anticipata.

Quale sarà l’età per andare in pensione anticipata nel 2030

Tra cinque anni e qualche giorno, ovvero nel 2030, l’età per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro non sarà più a 64 anni.

Un altro fattore da considerare, che già da molto tempo sta fortemente condizionando l’accesso alla pensione, è l’aspettativa di vita.

Se facciamo l’esempio di chi è nato nel 1975, potrebbe andare in pensione nel 2040 a 66 anni. Un altro traguardo che si sposta sempre più avanti.

Per quale generazione la pensione anticipata è più difficile

La generazione degli anni Settanta si è ritrovata nel pieno di due riforme delle pensioni: la Dini e la Fornero. Si sono trovati nel sistema contributivo, meno vantaggioso per il calcolo della pensione.

È anche la generazione delle riforme sul lavoro e degli stipendi bassi, insufficienti (in alcuni casi) per aderire a fondi pensione. Ci sono molti lavoratori che, con un po’ di lungimiranza, hanno optato per questa soluzione già all’epoca e, in futuro, si troveranno bene per l’accesso alla pensione anticipata.

I traguardi diventano più lontani e anche più difficili da tagliare. Sicuramente, per alcune le cose saranno più difficili, mentre per altri potrebbero migliorare, con la speranza che le condizioni complessive evolvano in modo positivo.

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Cosa devi sapere in sintesi

La pensione anticipata, tradizionalmente desiderata da chi sta per lasciare il lavoro, nel 2025 diventerà un “privilegio” riservato a pochi, rendendo difficile per chi ha 50 anni oggi o per i più giovani accedervi. Il governo ha previsto una pensione anticipata a 64 anni, ma ha anche aumentato i requisiti per accedervi.

La nuova normativa, che consente il cumulo della pensione pubblica con quella complementare, rischia di penalizzare i giovani, che percepiscono stipendi bassi e difficilmente possono destinare parte del loro reddito a un fondo pensione.

Gli effetti concreti della legge si vedranno dal 2035, quando aumenteranno ulteriormente i requisiti per il pensionamento anticipato. Le difficoltà di accesso alla pensione si accentueranno, soprattutto per chi ha iniziato a lavorare con il sistema contributivo.





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