“Atto ‘vendicativo’, la giunta spieghi”

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Taglio del 50 per cento dei fondi destinati alla manutenzione di asili, scuole elementari e medie, 300mila euro in meno a fronte degli impegni assunti per contenere i costi delle mense scolastiche a carico delle famiglie e, per la cultura, l’unico taglio ai Premi Flaiano che nel 2025 in previsione potranno contare su un finanziamento di 20mila euro e non dei 50mila euro garantiti negli ultimi anni con dunque 30mila euro in meno di sostegno economico da parte dal Comune.

Queste le voci, per un taglio complessivo di 382mila euro, su cui il Partito democratico alla giunta chiede chiarimenti prima che il bilancio di previsione arrivi in aula e cioè il 9 gennaio quando inizierà la discussione in consiglio comunale. Tagli resi ancor più incomprensibili, denunciano il capogruppo Piero Giampietro e i consiglieri comunali del partito Francesco Pagnanelli e Marco Presutti insieme al segretario del circolo Pd “Di Vittorio” di Porta Nuova Stefano Brandimarte e il segretario cittadino dei Giovani democratici Alessandro Capodicasa, dato che questo è il primo bilancio che il Comune fa con una maggiore disponibilità di risorse e possibilità vista l’uscita dal predissesto. Un bilancio bollato come “vendicativo” soprattutto in relazione ai Premi internazionali. 

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“Non è un bilancio tecnico, ma politico” tuona Giampietro con Paganelli che parla di “bilancio di parte” che dà un indirizzo chiaro della politica del centrodestra e Presutti che soffermandosi in particolare il taglio ai Premi Flaiano lo definisce “avvilente e penoso” che si teme, concordano, possa essere una sorta di ripicca nei confronti dei Premi e della sua presidente con cui lo scontro non è mai mancato, ancor più da quando si è aperto il dibattito sui debiti dell’Ente manifestazioni pescaresi. Un tema che aggiunto a quello delle scuole per Presutti dimostrerebbe anche un atteggiamento di “scorrettezza” nei confronti delle opposizioni che dovranno spendersi con emendamenti affinché vengano rifinanziate voci che finanziate lo avrebbero dovuto già essere, non consentendo quindi alle stesse di portare avanti le loro battaglie per altri temi più vicini alla vocazione politica del centrosinistra con l’aggravante, ha rimarcato, che se si parla di scuole si parla di “diritto allo studio” denunciando quindi ancor di più l’incomprensibilità di certe scelte.

Bilancio di previsione: i tagli denunciati dal Pd

Oltre che ai 30mila euro in meno garantiti ai premi Flaiano il Pd rileva come le due voci destinate alla “manutenzione ordinaria degli edifici scolastici” prevedano una previsione di investimenti nel 2024 complessiva di 70mila euro passati a 24mila (50mila la prima con un taglio di 30mila euro e 20mila la seconda con un taglio di 16mila). Tagli cui si aggiungono quelli per gli “acquisti vari di manutenzione” degli asili, le scuole elementari e le scuole medie che complessivamente nella previsione 2024 ammontavano a 12mila 500 euro, mentre l’investimento previsto nel 2025 è di 6mila 500 euro (un taglio di 6mila euro). Infine le mense scolastiche la cui spesa prevista per l’erogazione dei pasti per i due anni è identica e cioè di 1milione e 200mila euro, ma con una netta diminuzione di risorse alla voce “trasferimento alle famiglie per il servizio di refezione scolastica” e cioè al contributo erogato per sostenere la spesa e rimodulata, ricorda Giampietro, in vista dell’aumento dei costi con il cambio di gestione: dei 550mila euro previsti nel 2024 restano nel 2025 la metà dei fondi e cioè una previsione di spesa di 250mila euro (un taglio di 300mila euro).

Il Partito democratico chiede spiegazioni: “Le diano prima di arrivare in aula”

“Questo è un bilancio che punta in alto perché spende oltre un milione di euro per gli eventi e per la cultura e siamo contenti se la città troverà modo di spenderli bene questi fondi, però di fronte a un bilancio così ottimista – dichiara il capogruppo comunale Pd – vengono tagliati di oltre il 50 per cento i fondi per le scuole pubbliche, ovvero per la manutenzione di asili, scuole elementari e scuole medie. Questo vuol dire che i costi si scaricheranno sulle famiglie ed è un fatto molto grave”. “In più sulle mense scolastiche, ormai a poche settimane dall’avvio della nuova concessionaria – incalza -, vengono tagliati di oltre la metà i fondi che servivano per contenere le tariffe”.

“La giunta deve spiegarci ora e non dopo cosa intende fare, come pensa di far fronte alle spese che le scuole affrontano ogni anno per mantenere gli immobili e come pensa di far fronte a febbraio con le tariffe delle mense scolastiche”.

“In più – continua Giampietro – c’è un aspetto che è molto inquietante di fronte a un bilancio che punta a spendere oltre un milione di euro per gli eventi. C’è una voce soltanto che ha il segno meno ed è quella dei premi Flaiano cui viene più che dimezzato il finanziamento”. Cosa che in sostanza, rimarca, non avviene con altre importanti realtà del territorio come lo stesso Emp per cui, riferisce il Pd, si prevedono 150mila euro di finanziamento, il festival dannunziano cui ne andranno 90mila o, ancora i 67mila garantiti al museo Paparella-Treccia, i 165mila destinati al museo delle Genti d’Abruzzo e i 65mila con cui si sosteranno altri festival e iniziative culturali che si svolgono in città.

Un evento prestigioso quello dei Premi Flaiano, rimarcano i consiglieri, che porta il nome di Pescara ben oltre i confini comunali e regionali e persino nazionali.

“Temiamo che sia un messaggio punitivo nei confronti di chi ha tentato e ha voluto alzare la testa per una visione coerente della cultura e che viene punita con un taglio verticale di fondi: è l’unica voce che ha un segno meno ed è qualcosa di veramente inquietante”, ribadisce quindi Giampietro chiedendo chiarimenti prima del 9 gennaio quando di bilancio, come detto, si inizierà a parlare in consiglio comunale.

“Faremo di tutto perché i tagli vengano ridimensionati o rientrino completamente”

Possibile ricoprire quelle voci? Questo quello che chiediamo. “Noi faremo tutto ciò che nelle nostre possibilità per far sì che la scuola pubblica venga valorizzata, che questi tagli vengano ridimensionati o si possa rientrare completamente, e che anche la cultura possa avere il suo giusto equilibrio anche nei confronti dei Premi Flaiano. Però la giunta deve dirci perché ha fatto queste scelte – torna a dire -. Non è un bilancio tecnico, è un atto politico. Vogliamo che la giunta ci risponda seriamente su quale messaggio vuole lanciare alla città, il perché ha scelto di punire in questo mondo la scuola pubblica e i Premi”.

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A Giampietro chiediamo quindi se a suo parere le scelte che fin qui emergerebbero non rappresenterebbero una “promessa tradita” nei confronti delle famiglie per quanto riguarda il sostegno alle spese delle mense scolastiche viste le tante polemiche che ci sono state sul tema con anche commissioni straordinarie e un consiglio interamente dedicato, e se non si rischia di riaprire anche il dibattito su un possibile “trasloco” romano dei Premi Flaiano su cui pure feroce fu lo scontro a seguito dell’avvio di alcuni lavori al teatro d’Annunzio nel 2023. Teatro poi chiuso l’anno successivo per inagibilità. “Noi – risponde il capogruppo – auspichiamo che questo ovviamente non avvenga perché i Premi Flaiano sono la più antica istituzione culturale della città e vogliamo che restino a Pescara e faremo di tutto come sempre perché rimangano qui”.

“Per le mense scolastiche c’è dato di fatto. Oggi con le risorse messe in bilancio dalla giunta Masci le tariffe promesse non sono applicabili perché le risorse mancano. Quindi vogliamo che la giunta ci dica a questo punto cosa vuole fare con le tariffe, se quelle annunciate in campagna elettorale e confermate nella conferenza dei capigruppo ormai qualche settimana fa sono ancora quelle o se le vorrà cambiare, ma voglio saperlo prima che inizi la sessione di bilancio”, ribadisce ancora e conclude.

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