Siamo agli sgoccioli di questo 2024 che è stato positivo per i principali mercati azionari. A Wall Street i principali indici (S&P 500 e Nasdaq) segnano rialzi superiori al 25% YTD. In Europa i guadagni sono più contenuti con il Dax tedesco a segnare la miglior performance (+18% YTD), insieme al Ftse Mib con il +12% da inizio 2024, grazie alla performance dei titoli finanziari.
Vediamo quali sono i titoli del Ftse Mib che si sono mossi maggiormente (al rialzo o al ribasso) da inizio 2024 (i dati sono aggiornati al 27 dicembre, ore 17:15).
I titoli migliori del 2024
Classifica | Migliori 5 | Var% YTD |
1 | UNIPOL | 129,6% |
2 | BANCA MPS | 117,7% |
3 | BPER BANCA | 99,7% |
4 | LEONARDO | 72,7% |
5 | SAIPEM | 70,6% |
Da inizio anno solo due titoli hanno più che raddoppiato il proprio valore Unipol e Banca Mps.
La compagnia assicurativa bolognese, guidata dal ceo Carlo Cimbri, fa fatto uno scatto importante a metà febbraio quando ha annunciato il progetto di fusione con UnipolSai. L’operazione è avvenuta con il lancio di una Opa (offerta pubblica di acquisto) volontaria da parte di Unipol sulla totalità delle azioni di UnipolSai.
Per quanto riguarda Banca Mps, a surriscaldare il titolo la speculazione in merito agli scenari di risiko bancario in Italia. La banca senese è salita tra impennata della redditività, scenari M&A e in ultimo la decisione della Bce di togliere la supervisione relativa ai dividendi che permaneva dal 2017. L’istituto guidato da Luigi Lovaglio stima la distribuzione di un dividendo, relativo ai conti 2024, superiore a un miliardo con payout (ossia la percentuale di utile distribuito ai soci) al 75%. Ricordiamo anche che a novembre il Tesoro ha annunciato la vendita del 15% del capitale della banca senese per circa 1,1 miliardi di euro.
Performance quasi a tre cifre anche per Bper Banca, senza nessuna notizia particolare che giustificasse questo rialzo così importante dell’istituto emiliano che vede Unipol come primo socio. L’amministratore delegato Gianni Franco Papa, arrivato quest’anno alla guida di Bper, ha commentato: “Ora siamo totalmente concentrati sull’attuazione del nostro nuovo Piano Industriale 2024-2027 focalizzato sul pieno sviluppo commerciale e sull’accelerazione delle nostre economie di scala. Oltre la metà delle iniziative del Piano è già stata lanciata e stiamo già attuando importanti interventi volti a semplificare il nostro modello organizzativo al fine di poter contare su un assetto più efficace per sostenere la nostra crescita”.
Tra i migliori del 2024 anche Leonardo che beneficia delle continue pressioni internazionali e dell’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca che avrebbe intenzione di confermare gli aiuti all’Ucraina a condizione che i paesi della NATO si impegnino ad aumentare la spesa militare dal 2% al 5% del Pil, ma una fonte riporta che accetterebbe anche il 3,5%.
A chiudere la top 5 del Ftse Mib c’è Saipem. Il gruppo guidato dall’ad Alessandro Puliti ha rivisto al rialzo le stime per la fine dell’anno. I ricavi sono attesi maggiori di 14 miliardi di euro, l’ebitda è atteso superare gli 1,3 miliardi, Cash Flow operativo (al netto del rimborso dei canoni di leasing) per il 2024 è atteso superare i 760 milioni e le Capex sono attese essere inferiori a 400 milioni di euro. Saipem conferma inoltre la sua dividend policy che prevede la distribuzione di circa il 30-40% del Free Cash Flow, con il primo dividendo previsto essere staccato nel 2025 sui risultati del 2024 (soggetto ad approvazione del cda e ad approvazione da parte dell’assemblea degli azionisti). Gli analisti non escludono che ci sia spazio per un ritocco all’insù dei dividendi.
I titoli peggiori del 2024
Classifica | Peggiori 5 | Var% YTD |
1 | STMICROELECTRONICS | -46,4% |
2 | CAMPARI | -40,9% |
3 | STELLANTIS | -40,5% |
4 | ERG | -31,7% |
5 | NEXI | -27,5% |
Tra i titoli che si sono mossi maggiormente al ribasso in questo 2024 troviamo Stm, Campari e Stellantis.
A fare da zavorra a Stm è la flessione della domanda di chip industriali e automobilistici e l’azienda capitanata da Jean Marc Chery prevede che questa debolezza persista anche nel 2025 che sarà quindi un anno di transizione prima del ritorno alla crescita.
Passando al secondo peggiore del 2024 Campari, analizzando il suo grafico la parabola discendente in Borsa è partita dal luglio 2023 e non si è mai interrotta. Il gruppo degli Aperol ha segnato vendite e margini in discesa nel terzo trimestre. Per la parte restante dell’anno Campari indica una crescita delle vendite nette a livello organico “low single digit” (tra l’1 e il 3 per cento) e un miglioramento graduale a partire dal 2025. C’è poi il nodo amministratore delegato. Matteo Fantacchiotti si è dimesso a sorpresa a settembre, pochi giorni dopo delle dichiarazioni sulla debolezza del business in America che avevano costretto la società a una parziale rettifica, e ad oggi non c’è un sostituto. Il gruppo del beverage si è limitato a dire che entro la metà del prossimo anno intende completare il processo di individuazione del nuovo ad.
Infine, un caso decisamente delicato di questo 2024 è sicuramente Stellantis. Il suo tonfo in Borsa (rispetto ai massimi annui toccati a marzo e quotazioni ai minimi dal 2022) fa il pari con le performance negative di quasi tutti i player europei del settore, in particolare le case auto tedesche. Stellantis così come altre case ha dovuto lanciare un warning sui conti 2024 e tra gli analisti è stata una corsa a tagliare stime e target sul titolo. C’è poi stato l’addio del ceo Carlos Tavares, che ha lasciato il timone prima di fine mandato nel 2026.
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