I paesi europei più cashless e senza contanti. E in Italia?

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Un’analisi recente di Finansplassen, basata su dati di fonti come la Banca Mondiale e Eurostat, ha mostrato che i Paesi nordici stanno guidando il cammino verso una società cashless, mentre nazioni come Armenia, Georgia e Germania restano indietro.

Un’analisi recente di Finansplassen, basata su dati di fonti come la Banca Mondiale e Eurostat, ha mostrato che i Paesi nordici stanno guidando il cammino verso una società cashless, mentre nazioni come Armenia, Georgia e Germania restano indietro. Vediamo nel dettaglio i risultati principali.

I Leader del Movimento Cashless

La Norvegia è il Paese più avanzato in questa transizione. Con solo una manciata di sportelli bancomat e il 96% della popolazione che utilizza l’online banking, è in testa alla classifica. Seguono Finlandia e Danimarca, con infrastrutture simili ma una maggiore presenza di bancomat rispetto alla Norvegia.

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Nella top 10 troviamo anche Svezia, Islanda, Estonia, Lituania, Cipro, e Svizzera. I Paesi nordici, in particolare, beneficiano di alta fiducia nelle istituzioni pubbliche e una densità di popolazione bassa che facilita l’adozione di nuovi sistemi digitali.

Il caso norvegese: Vipps MobilePay e il dibattito sul contante

Dal 2015, la Norvegia ha assistito a un boom di Vipps MobilePay, un’app di pagamento mobile utilizzata da 11,5 milioni di utenti in Norvegia, Finlandia e Danimarca. Tuttavia, il Parlamento norvegese ha recentemente approvato modifiche legislative per facilitare l’uso del contante, sottolineando l’importanza di mantenerlo come opzione di emergenza. Il Ministro della Giustizia, Emilie Enger Mehl, ha ribadito che il contante è essenziale in caso di blackout, attacchi digitali o altri eventi straordinari.

L’evoluzione dei pagamenti in Europa

La pandemia di COVID-19 ha accelerato la transizione verso i pagamenti cashless: dal 2017 al 2020, i pagamenti senza contante sono aumentati da 91 a 135 per persona all’anno a livello globale. In Europa, un sondaggio della BCE del 2023 ha evidenziato che l’uso del contante nei pagamenti è sceso dal 72% nel 2019 al 59% nel 2022. Nonostante ciò, il 60% dei consumatori europei desidera ancora mantenere l’opzione di pagare in contanti.

Pro e Contro della Transizione

Vantaggi:

  • Maggiore comodità e precisione nei pagamenti.
  • Riduzione di attività illegali come il riciclaggio di denaro.
  • Soluzioni innovative per aree scarsamente popolate o con climi estremi.

Svantaggi:

  • Rischi legati alla sicurezza digitale.
  • Esclusione delle persone non digitali.
  • Importanza del contante come misura di resilienza.

Tabella Riassuntiva

Paese Posizione nella Classifica Fattori Distintivi
Norvegia 1 Minimo numero di bancomat, 96% online banking
Finlandia 2 Alta adozione di sistemi digitali
Danimarca 3 Solo l’8% dei pagamenti avviene in contanti
Svezia, Islanda, ecc. 4-10 Alta infrastruttura digitale
Germania, Armenia, Georgia Ultime Dipendenza maggiore dal contante

L’Italia e i Pagamenti Digitali

L’Italia si trova in una posizione intermedia in Europa per quanto riguarda l’adozione di pagamenti digitali. Negli ultimi anni, il paese ha fatto progressi significativi, soprattutto grazie agli incentivi governativi e all’aumento dell’uso di carte e app di pagamento durante la pandemia di COVID-19. Nonostante ciò, l’Italia rimane ancora legata al contante rispetto ad altri Paesi europei.

Fattori chiave:

  1. Uso del contante: Circa il 50% delle transazioni in Italia avviene ancora in contanti, una percentuale superiore alla media europea.
  2. Pagamenti digitali: Nel 2022, il valore dei pagamenti digitali in Italia ha superato i 400 miliardi di euro, con una crescita del 22% rispetto all’anno precedente.
  3. Infrastrutture: L’Italia ha registrato un aumento significativo dei POS (Point of Sale), arrivando a oltre 3 milioni di dispositivi attivi.
  4. Limitazioni legali: Il governo italiano ha introdotto limiti ai pagamenti in contanti, incentivando ulteriormente l’uso di metodi cashless.

Sfide: La diffusione disomogenea dei pagamenti digitali è evidente: al Nord l’adozione è più alta, mentre al Sud permane una maggiore preferenza per il contante.

Tabella Riassuntiva: Pagamenti Digitali in Italia

Aspetto Dati Principali
Uso del contante Circa il 50% delle transazioni totali
Crescita dei pagamenti digitali +22% nel 2022 rispetto al 2021
Numero di POS attivi Oltre 3 milioni
Limite ai pagamenti in contante 5.000 € (previsto nel 2024 per transazioni legali)
Preferenze regionali Nord più cashless, Sud più legato al contante

I dati sull’Italia e i pagamenti cashless si basano su informazioni di dominio pubblico raccolte da fonti affidabili come:

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  1. Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano – che analizza annualmente l’andamento dei pagamenti digitali in Italia.
  2. Banca d’Italia – per statistiche relative all’uso del contante e l’infrastruttura dei POS.
  3. Rapporti della BCE – per confronti europei sull’uso del contante e dei pagamenti elettronici.
  4. Notizie di cronaca economica – che riportano gli effetti di normative italiane sul limite dei contanti e incentivi ai pagamenti digitali.
  5. Articoli di testate economiche come Il Sole 24 Ore – per informazioni sull’adozione regionale e l’andamento del settore.

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