Metromare, mancata apertura automatica delle porte: scatta la denuncia alla procura

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Di Matteo-Fiorucci-Arcamone: “La situazione è insostenibile e urgente poiché il Cotral non intende tornare indietro cancellando così l’apertura automatica delle porte dei treni e introducendo quella attraverso i pulsanti: scelta che mette in difficoltà le persone cieche e ipovedenti riducendone la possibilità di muoversi in autonomia e sicurezza”

Ostia (Rm) – Mancata apertura automatica delle porte della Metromare: abbiamo ritenuto opportuno e urgente denunciare la situazione alla Procura della Repubblica” dichiarano i Presidenti delle Commissioni del Municipio X di Roma Capitale, Leonardo Di Matteo (Lavori Pubblici e Mobilità), Silvia Fiorucci (Pari Opportunità) e Mirella Arcamone (Politiche Sociali e Abitative). 

“Situazione insostenibile per le persone cieche”

“La situazione era diventata insostenibile e urgente dal momento che l’azienda Cotral di Trasporto Pubblico locale della Regione Lazio non ha ritenuto opportuno tornare indietro sulla scelta scellerata attuata dal luglio scorso con la quale si cancellava l’apertura automatica delle porte dei treni della MetroMare e s’introduceva quella attraverso i pulsanti. Scelta che ha messo in grave difficoltà e pericolo le persone cieche e ipovedenti, riducendone la possibilità di muoversi in autonomia e sicurezza” continuano.

“La denuncia dopo i tentativi falliti di collaborazione con il Cotral”

“Abbiamo denunciato dopo aver esperito ogni possibilità di azione con metodo collaborativo, avendo constatato la resistenza da parte di Cotral ad accogliere le richieste delle Associazioni delle persone con disabilità visiva, nonché la totale assenza di  un qualsiasi intervento sull’azienda di trasporto pubblico da parte degli assessori  regionali Ghera alla  Mobilità, Trasporti, e Maselli ai Servizi sociali, Disabilità, (quest’ultimo Assessorato peraltro del tutto assente alle Commissioni convocate per discutere la questione)”, proseguono.

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La consegna della denuncia presso la stazione dei carabinieri di Ostia

“Per cui, durante la Commissione Congiunta convocata venerdì scorso alle ore 9.00, alla quale peraltro risultavano colpevolmente assenti entrambi gli Assessori regionali e l’azienda Cotral, abbiamo annunciato di aver consegnato nella giornata di giovedì 19 dicembre la denuncia presso la Legione Carabinieri Lazio Stazione di Ostia. Alla denuncia – spiegano i consiglieri – abbiamo allegato la nota protocollata firmata insieme a noi dagli Assessori municipali  Lancia e Calcerano, con cui il Municipio ha chiesto l’adozione di misure urgenti al Ministero per la Disabilità, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’Autorità di Regolazione dei Trasporti – ART, interessando per conoscenza anche l’Assessorato Mobilità  della Regione Lazio, l’Assessorato dei Servizi Sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla persona della Regione Lazio, l’Azienda Cotral di Trasporto Pubblico Locale della Regione Lazio, la Procura Regionale di Roma presso la Corte dei Conti, e la Procura della Repubblica presso il  Tribunale di Roma, presso la Legione Carabinieri Lazio – Stazione di Ostia”.

“Seri rischi per l’incolumità dei disabili visivi”

“In questi mesi abbiamo avuto modo – proseguono i Presidenti delle Commissioni Fiorucci, Di Matteo e Arcamone – di ascoltare i rappresentanti dell’Associazione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Lazio, dell’Associazione Disabili visivi e della Consulta della Disabilità del X Municipio che ci hanno presentato la situazione di rischio quotidianamente vissuta da luglio, con serio pericolo per la loro incolumità”.

“L’apertura con il pulsante è una discriminazione”

“Abbiamo evidenziato che la nuova modalità di apertura delle porte della Metromare può integrare una discriminazione indiretta nei confronti dei disabili visivi poiché riduce o impedisce l’autonomia di movimento, diritto fondamentale per ogni persona, garantito dalla nostra Costituzione e da norme europee e nazionali che a nostro avviso vengono qui violate o eluse”, dichiarano gli assessori municipali Denise Lancia, (Sociale – Pari Opportunità e Guglielmo Calcerano, Lavori Pubblici) firmatari anch’essi della nota. “Non ci sono giustificazioni per il procrastinarsi di una situazione che, per quanto riguarda la mobilità romana su ferro, si registra soltanto sulla Metromare. Sulle linee A e B infatti l’apertura delle porte è automatica. Né può valere a giustificare la scelta dell’introduzione dei pulsanti il fatto che siamo in presenza di una ferrovia regionale, dal momento che essa svolge una funzione di treno metropolitano. 

“Una giustificazione inaccettabile”

“Né è accettabile a giustificare una così grave discriminazione quanto affermato in Commissione dal Direttore Operativo delle Ferrovie ex concesse MetroMare – Roma Viterbo dell’azienda Cotral, Ing. Tolomeo, che l’apertura a pulsante si era resa necessaria per l’efficientamento del servizio di condizionamento della temperatura delle carrozze nella stagione estiva e per ridurre il numero degli interventi di riparazione delle porte guaste. Il punto di equilibrio tra economia e tutela dei diritti non può essere così sbilanciato da una sola parte”.

L’istituzione di un numero verde dedicato in orari e giorni stabiliti dall’azienda

“Concludendo – affermano i Presidenti Arcamone, Di Matteo e Fiorucci – né si può accettare quanto dichiarato attraverso un Comunicato stampa (nella tarda mattinata di venerdì 20 u.s. dall’azienda Cotral) che, nel tentativo di arginare l’effetto dell’azione politica, della nota e della denuncia, annuncia l’istituzione di un numero verde dedicato alle persone cieche o ipovedenti al quale rivolgersi dal lunedì al sabato, dalle 7 alle 20, per richiedere l’apertura automatica del treno che si preveda di utilizzare. Si perpetua in maniera tragicomica la discriminazione nei confronti delle persone con disabilità visiva le quali sarebbero private della loro privacy, della possibilità di muoversi senza un preavviso e potrebbero farlo entro giorni e orari prestabiliti. Insomma, per l’azienda Cotral, le persone cieche non sono libere, non hanno privacy, non possono decidere all’ultimo momento di muoversi e la domenica e la sera se ne devono stare a casa” concludono indignati i Presidenti delle commissioni municipali Di Matteo, Fiorucci e Arcamone.

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