Soccorsi, i costi regione per regione. Numeri boom, “colpa” di bici e corsa

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Prima i soccorsi della speleologa, ora quelli sul Gran Sasso: chi paga? In ogni caso ricordate che: 1) diversamente dal caso della speleologa, l’escursionismo/alpinismo è anche una forma di turismo, e il turismo porta soldi; 2) effettivamente, negli ultimi dieci anni, il numero degli interventi ha eguagliato i volumi registrati nei 60 anni precedenti; 3) gli interventi sono dovuti spesso a cadute, ma vari soccorsi sono stati effettuati anche per malori, incapacità o maltempo, anche se negli ultimi anni il clamoroso aumento dei soccorsi è dovuto soprattutto dall’aumento di chi pratica l’e-bike o la corsa in montagna; 4) il numero del soccorso è il solito 118, dal quale si giunge coordinare la trafila del soccorso in sede extraospedaliera, dopodiché potete sbirciare siti come montagna.tv (un parto di Agostino da Polenza, ex alpinista che la scorsa estate ha coordinato il neo tentativo italiano sul K2) e si può anche usare l’app GeoResQ sviluppata dal Club alpino italiano.

Si occupa di tutto il Cnsas, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, una struttura che si occupa di soccorso in ambiente montano o impervio. Interviene perlopiù in caso di cadute in montagna, ma anche di malori, maltempo o incapacità. Solo nel 2023 ha operato 12.349 missioni per 12.365 persone soccorse, di cui 7.622 feriti e 491 morti. Negli ultimi 70 anni i morti sono stati oltre 18.000, e 141.000 le persone recuperate, cioè salvate.

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CHI PAGA

Ogni Regione fa caso a sé. La regola è che il soccorso sarebbe gratuito per tutta l’Italia, ma fanno eccezione Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Alto Adige e Veneto, in sostanza l’arco alpino. In questa ampia eccezione l’intervento andrebbe pagato (ci si regola caso per caso) ma soltanto se al soccorso non segue un ricovero: chi è in pericolo di vita, o seriamente ferito, pagherà solo il ticket sanitario come da legge del 1992. Se una persona chiama il 118 per ragioni ritenute non valide (dopo aver fatto partire il soccorso) dovrebbe pagare: questo per esempio se chiama solo per stanchezza o se non c’è un pericolo serio. Spesso si paga anche se si ha un’attrezzatura inadeguata (succede spesso) o per il mancato rispetto di indicazioni e divieti o anche per la scelta di percorsi al di fuori delle proprie capacità. Se le persone soccorse sono più di una, si divide la cifra per il loro numero.

CHI PAGA IN ABRUZZO

La Regione, in queste ore, è protagonista del tentato salvataggio di due alpinisti bloccati sul Gran Sasso. Nel 2016 ci ha provato anche l’Abruzzo a far pagare gli incauti (legge regionale n. 42 art. 11) e spetterebbe al competente Reasta decidere quando le spese per l’elisoccorso, per esempio, debbano essere ricaricate almeno in parte sul trasportato: più soldi se si è comportato in modo imprudente. Ma questa legge, semplicemente, non è mai stata applicata. Potrebbe non esserlo, ma per pessime ragioni, anche per il caso di cui di parla in queste ore.

I COSTI

In Valle d’Aosta si paga 225 euro in caso di chiamata inappropriata (più 50 all’ora per interventi via terra) e 120 euro al minuto per operazioni con elisoccorso.

In Lombardia, sempre per chiamate ingiustificate, si può pagare 95 euro all’ora con l’elisoccorso a 1550 euro all’ora; riduzioni del 30 per cento se sei lombardo, e incremento del 30 per cento se sei stato particolarmente imprudente.

In Veneto è complicato: una parte dei costi viene ricaricata anche se la chiamata è giustificata: vale per alpinismo, arrampicata, scialpinismo, speleologia, parapendio, deltaplano, salti dal trampolino con sci, sci acrobatico, rafting, mountain-bike e uso ricreativo di moto e fuoristrada. Il costo è 200 euro per squadra di terra più 50 all’ora. Per l’elicottero, 25 euro al minuto fino a un massimo di 500.

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Nel Trentino l’elisoccorso costa la metà che in Lombardia: 750 euro in situazione di grave pericolo (tipo alpinista bloccato in parete) e, se la chiamata è immotivata, l’elisoccorso varia tra 98 e 140 euro al minuto, dipende dall’elicottero.

Più su, nell’Alto Adige, si pagano in ogni caso 100 euro (anche per l’elisoccorso) ma, se poi l’intervento risulta un bluff, sono cavoli amari: fanno 90 euro al minuto per l’elicottero (massimo 7.500) e per le squadre di terra fanno 200 per l’uscita, più 50 per ogni ora, fino a un massimo di 1.500 euro. Ci sono idraulici che chiedono di più.



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