Sanmarco Informatica è una realtà italiana leader nella consulenza digitale e nello sviluppo di software avanzati. Ogni giorno supporta le imprese con soluzioni tecnologiche innovative, accompagnandole nella trasformazione digitale e nella riorganizzazione dei loro processi aziendali. Grazie a un approccio che integra competenze tecniche avanzate e un profondo focus sulla specializzazione del capitale umano, l’azienda offre strumenti progettati per rispondere alle specifiche esigenze di ogni settore.
L’ecosistema di Sanmarco Informatica è costituito da numerose business unit, ciascuna focalizzata su un’area strategica:
- JGALILEO, il software gestionale ERP completo e modulare, ideale per il coordinamento dell’intero processo aziendale;
- NEXTBI, la suite di Business Intelligence che fornisce analisi in tempo reale per decisioni strategiche informate;
- SMITECH, che si occupa di sicurezza informatica, data protection e infrastrutture IT;
- ECM, per la gestione del ciclo di vita dei contenuti elettronici aziendali;
- ELEMENT, dedicata alla creazione di siti web personalizzati ed e-commerce con design su misura;
- 4WORDS, che sviluppa soluzioni web e app per la digitalizzazione delle reti di vendita B2Bne per gestire le relazioni con i clienti;
- QUALITY, specializzata nel miglioramento continuo della qualità dei processi e dei prodotti;
- TCE, le soluzioni per la Configurazione: CPQ e Configuratore di Prodotto;
- JPA, il Business Process Management per creare, gestire e automatizzare i processi aziendali;
- JPM, per supportare in modo semplice ed efficace le aziende nella gestione dei progetti;
- FACTORY, la business unit per l’ottimizzazione della produzione, delle operations e della supply chain;
In questa intervista esploriamo proprio FACTORY, una delle punte di diamante di Sanmarco Informatica, con Domenico De Sio, Business Unit Manager, che ci racconta come questa divisione stia guidando le aziende nella trasformazione digitale.
Buongiorno Domenico, grazie per essere con noi. Per iniziare, ci può raccontare cos’è Factory e quali sono gli obiettivi di questa business unit?
“Certo! Factory è una delle business unit di Sanmarco Informatica nata attorno al 2015-2016. In quel periodo si cominciava a parlare molto di Industria 4.0 e trasformazione digitale, anche grazie ai vantaggi degli incentivi Industry 4.0 abbiamo quindi deciso di creare una struttura focalizzata sulla fabbrica digitale. L’obiettivo era creare un team specializzato, composto non solo da esperti informatici, ma anche da professionisti con esperienze pratiche sul campo. Io, ad esempio, mi occupavo di pianificazione della produzione. Abbiamo anche persone esperte di programmazione PLC e automazione. Factory aiuta le aziende a gestire la complessità della trasformazione digitale, non solo introducendo tecnologia, ma promuovendo una vera e propria cultura digitale.”
Quindi la digitalizzazione non si limita a convertire i processi cartacei in digitale?
“Esattamente. La digitalizzazione non significa semplicemente trasferire il caos cartaceo in un formato digitale. Anzi, digitalizzare senza rivedere i processi esistenti può portare a risultati disastrosi. Il nostro obiettivo è ottimizzare e automatizzare i processi. Per esempio, in un ufficio di pianificazione, molte attività ripetitive potrebbero richiedere ore di lavoro. Con la digitalizzazione e l’automazione, invece, si possono ridurre drasticamente i tempi, liberando le persone per compiti a più alto valore aggiunto. Da questa visione è nata Factory: aiutiamo le aziende a ottimizzare e migliorare i loro processi, eliminando le attività superflue e promuovendo un’automazione intelligente.”
Come affrontate l’automazione dei processi?
“Partiamo sempre dalla comprensione dei contesti. Prenda, ad esempio, il processo di pianificazione: è una fase cruciale per il successo di qualsiasi piano industriale. Pianificare correttamente è fondamentale, perché in fase esecutiva non c’è tempo per correggere eventuali errori. Ecco perché il nostro approccio è flessibile e modulare. Piuttosto che costruire soluzioni monolitiche, utilizziamo un sistema a “mattoncini” — ovvero, moduli che possono essere assemblati per adattarsi alle specifiche esigenze del cliente. Quando cambiano i contesti, come è successo da un nostro cliente del settore automotive durante il Covid, si può facilmente riconfigurare il sistema senza doverlo ricostruire da zero.”
Qual è il vostro approccio specifico che rende questa flessibilità possibile?
“Il nostro approccio “WWW” non ha nulla a che fare con il World Wide Web! L’acronimo per la BU Factory di Sanmarco riguarda tre elementi chiave:
Workspace, Widget e Wizard.
– Workspace: l’area di lavoro principale, dove ogni operatore trova tutto ciò di cui ha bisogno per svolgere le proprie attività in modo efficiente.
– Widget: strumenti che offriamo per configurare i processi, rendendo il sistema flessibile e adattabile alle esigenze specifiche.
– Wizard: processi guidati con flussi di lavoro personalizzabili, progettati per rendere ogni operazione semplice e intuitiva.
Ad esempio, per gestire una pausa operativa, basta cliccare un’icona con una tazzina di caffè: il sistema guiderà l’utente passo dopo passo, senza complicazioni. I nostri clienti apprezzano particolarmente questo approccio, sottolineando che non è più necessario organizzare lunghe sessioni di formazione interna. Grazie a questo sistema intuitivo anche chi ha meno esperienza riesce a utilizzare il sistema con facilità e sicurezza. Questo è il nostro metodo per trasformare la complessità in semplicità.”
Come vi rapportate con la business intelligence? I vostri sistemi sono integrabili?
“Assolutamente, siamo grandi fornitori di dati per i sistemi di business intelligence. Dalle nostre soluzioni, come il MES (Manufacturing Execution System), arrivano tantissimi dati, dai macchinari alle persone, che poi vengono trasmessi ai sistemi di BI per analizzare trend, individuare problemi e trovare nuove opportunità di miglioramento. Così, la business intelligence può trasformare queste informazioni in insight preziosi per le aziende.”
A quali settori vi rivolgete principalmente?
“Siamo abbastanza trasversali: la nostra flessibilità ci permette di lavorare con vari settori, dall’alimentare alla produzione su commessa, e anche in ambiti molto specifici, come i distillati o il settore della gomma-plastica. Negli ultimi anni abbiamo investito in particolare nel settore alimentare, dove i nostri sistemi hanno portato a una notevole ottimizzazione dei processi produttivi.”
Quali sono i principali feedback che ricevete dai vostri clienti?
“I clienti apprezzano molto la semplicità e l’intuitività delle nostre soluzioni. Come accennavo prima, l’approccio basato su Workspace, Widget e Wizard rende tutto molto facile da usare, anche per personale non specializzato. Un cliente ci ha raccontato che da quando ha introdotto il nostro sistema, non è più necessario fare formazione per ogni nuovo operatore, poiché è tutto molto intuitivo. Questa è una testimonianza di cui siamo molto orgogliosi!”
Guardando al futuro, quali sono le vostre prossime sfide e obiettivi?
“Vogliamo continuare a integrare tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, per accelerare l’innovazione e offrire sempre più valore ai nostri clienti. Siamo anche già in fase sperimentale con alcuni sistemi avanzati come i Cobot e i sistemi AMR (robot mobili autonomi), che stiamo integrando in modo nativo nel nostro WMS. Il nostro obiettivo è sempre quello di guardare avanti e sfruttare tutte le possibilità che la tecnologia ci offre per continuare a innovare e migliorare, anche in ottica di sostenibilità.”
Come vede l’evoluzione di Sanmarco Informatica da qui in avanti?
“Sanmarco è un’azienda in costante evoluzione. Una cosa che mi piace far notare è che nel nostro logo, oggi, la parola “informatica” è quasi scomparsa. Questo rappresenta il cambiamento della nostra identità: da fornitori di hardware e software siamo diventati partner strategici nella creazione di valore per le aziende. La tecnologia è il nostro strumento, ma il vero obiettivo è guidare le aziende nella trasformazione digitale, portando innovazione e concretezza nel loro quotidiano.”
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