Sfitti, abbandonati o all’asta. Cosa succede al patrimonio immobiliare storico della città

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Alcuni di essi sono particolarmente conosciuti. Altri hanno visto scivolare via più di un’occasione di rinascita. Altri ancora versano in uno stato di tale desolazione da suscitare amarezza profonda. Tutti, nessuno escluso, hanno alle spalle una storia gloriosa che rischia di polverizzarsi. In quali condizioni versano alcuni degli edifici un tempo luoghi simbolo dell’Aretino? Quale futuro attende quegli immobili che oggi si trovano in balia del degrado, dell’abbandono e dell’azione del tempo? Per cercare risposte a questi interrogativi abbiamo puntato i riflettori su palazzi, acqua park fantasma e tesori artistici che, a oggi, si trovano in attesa di un loro rilancio. Ecco cosa abbiamo scoperto.

Da “Cortina d’Arezzo” a location horror

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Tra questi luoghi uno dei più cari agli aretini è il villaggio turistico eretto nel 1954 sull’Alpe di Poti. Lo stato di abbandono delle strutture è stato documentato da Marco Botti che, dopo aver ripercorso le tappe che portarono all’edificazione di questo plesso, ha immortalato la deprimente condizione in cui versa l’intera area. Un panorama desolante dove ad avanzare sono il degrado e i danni all’ambiente.

I giganti di cemento cittadini

Palazzo di Vetro - ex Camera di Commercio (9)

Per le vie di Arezzo esistono dei luoghi che un tempo hanno avuto una loro funzione strategica, logistica, produttiva, ricettiva e altri che invece non sono mai stati inaugurati. Dal palazzo di vetro di viale Giotto, alla ex Konz di via Setteponti fino all’ex hotel Europa di via Spinello. Sono numerosi gli edifici che attendono di rinascere a seconda vita. Per alcuni di essi, come i palazzi ex Mancini e la ex Enel, il loro cammino di riconversione è già iniziato. Per altri invece, restano aperte le incognite del caso. Uno tra tutti? La ex sede della Camera di Commercio di viale Giotto nota agli aretini come il palazzo di vetro che presto verrà battuto all’asta.

Cosa resta dell’ex Tartana

L'ex piscina e discoteca Tartana: come è oggi10

Chi invece un proprietario ce l’ha è l’ex Tartana di Pieve al Toppo. L’area per decenni è stata attiva come parco acquatico, ristorante e discoteca. Chiusa dal 2005 è stata acquisita da un’impresa che l’ha fatta sua nel 2022 aggiudicandosela all’asta. L’idea era quella di riconvertirla ma, a oggi, a essere cambiato è soltanto lo stato di degrado in cui versano gli edifici e le strutture presenti.

La cartiera di Giovi

La ex cartiera di Giovi5

Sulle sponde dell’Arno, a nord di Arezzo, la ex cartiera di Giovi da oltre 30 anni aspetta di riaprire le porte delle sue maestose sale. L’intera struttura è in vendita ed è stata oggetto di studio da più di un privato che ha visto il suo enorme potenziale. Una storia lunga oltre un secolo che rischia di essere rosicchiata dal tempo e dall’abbandono.

I tesori del duomo vecchio

Interno dell'oratorio di Santo Stefano al Pionta, chiuso da alcuni anni e a)

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Contributi per le imprese

 

All’interno di quello che gli aretini chiamano il Colle del Pionta si trovano le radici della storia cittadina. Siamo riusciti a entrare nell’oratorio di Santo Stefano, costruito per ricordare la gloriosa cittadella vescovile di Arezzo e lo spettacolo che si è presentato davanti agli occhi ha lasciato ben poco spazio all’immaginazione. Ecco come custodiamo i tesori dell’area del duomo vecchio.



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