Energia, tra Gnl americano e gas russo in arrivo bollette record per gli italiani


Nei prossimi mesi invernali, aumenti record per le bollette dell’energia in Italia a causa del rincaro delle quotazioni del gas. Sia per le tariffe del metano, sia dell’elettricità. Tutto dipende, come al solito, dalle quotazioni del gas naturale: la principale fonte per la produzione elettrica.

Come previsto, gli italiani – cittadini e imprese –  dovranno aprire il portafoglio e sobbarcarsi una maggiore spesa energetica per i prossimi mesi. Terminata la stagione degli aiuti pubblici per le bollette e la crescita delle tensioni internazionali, i consumatori sono senza “paracadute”.

Le quotazioni del gas in Europa hanno guadagnato oltre il 40% dal settembre scorso. Questo si riflette anche sull’elettricità all’ingrosso, con l’Italia che sconta il prezzo medio tra i più alti in tutta la Ue. Per la semplice ragione che il gas è il combustibile più usato per la produzione nelle centrali. Non disponendo né di centrali nucleari né di centrali eoliche off shore, il nostro paese è il più vulnerabile alle variazioni di prezzo del gas.

Gas, l’aumento delle quotazioni fa salire le bollette nel primo trimestre del 2025 per vulnerabili e per chi ha sottoscritto tariffe “variabili”

La prima ricaduta concreta si è avuta con l’aggiornamento delle tariffe elettriche per i consumatori che sono rimasti “vulnerabili” rimasti in tutela. Le bollette aumenteranno del 18,2% nel primo trimestre 2025. L’aumento riguarda 3,4 milioni di utenti, tra cui anziani, disabili e percettori di bonus sociale. Con questo aumento vengono azzerati i vantaggi accumulati nei mesi scorsi: la spesa annuale – per il consumatore medio diventa così di 523 euro, in calo soltanto del 2,1% rispetto all’anno precedente.

La crescita dei costi – ha fatto notare l’Autority per l’Energia che per legge stabilisce l’aggiornamento delle tariffe – è legata al rincaro del gas dovuto alle tensioni geopolitiche, in particolare alla scadenza dell’accordo sul transito del metano tra Russia e Ucraina. Le riserve di gas in Europa sono in calo, complici le temperature rigide, mentre il gas russo resta cruciale per il 19% del fabbisogno europeo, compreso il Gnl che viaggia via nave.

Trump “impone” il Gnl americano all’Europa

Il quadro è poi complicato da altri attori. Come il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Il quale ha minacciato di approvare ulteriori dazi sulle importazioni di prodotti europei se non aumenteranno gli acquisti di Gnl. Allo stesso tempo, il Qatar – uno dei fornitori principali europei – ha annunciato che potrebbe tagliare le spedizioni di Gnl se la Ue non cambierà le regole sulle importazioni di prodotti “sostenibili”.

Bruxelles ha approvato una direttiva sulla sostenibilità aziendale, che impone multe fino al 5% del fatturato globale annuo per chi non rispetta gli standard su diritti umani e ambiente. Due aspetti sui quali il Qatar non è proprio in regola.

Tornando agli aumenti in bolletta, va detto che non hanno colto di sorpresa gli addetti ai lavori. Il think tank Ecco (che a livello europeo promuove la transizione energetica) ha anticipato il tema poche settimane fa. Le bollette del gas per l’inverno 2023-2024 – si legge nel suo ultimo report – saranno le più alte mai registrate. “Superando persino il picco della crisi energetica del 2022-2023“.

A Milano mille euro a famiglia per riscaldare la casa

Secondo Ecco, le cause principali degli aumenti sono sostanzialmente due. I prezzi all’ingrosso del gas in crescita a causa delle tensioni geopolitiche, anche se inferiori ai picchi post-invasione russa in Ucraina. L’eliminazione delle misure di emergenza introdotte in passato. Come lo sconto sull’IVA e l’azzeramento degli oneri di sistema. Rimane solo il bonus sociale per famiglie a basso reddito, ma con criteri più restrittivi rispetto al periodo di emergenza.

Il report ha ricostruito l’ammontare degli aumenti elle principali città. Una famiglia media a Milano spenderà circa 1.403 euro per riscaldare una casa di 70 mq, un aumento del 20% rispetto al picco della crisi energetica e del 68% rispetto al 2019-2020. Rincari simili previsti anche a Roma e Palermo, con differenze minime tra le città.

I costi sono stati simulati per appartamenti di diversa metratura e classe energetica, evidenziando che le abitazioni di classe energetica A potrebbero ridurre le spese fino a due terzi rispetto a quelle di classe G, molto diffuse in Italia. Nonostante il ridimensionamento delle politiche per incentivare efficienza energetica e riduzione dei consumi, tra cui la riduzione dell’Ecobonus dal 65% al 50% nel 2024.

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