Ho scoperto questa coppia straordinariamente divertente la scorsa estate. Un duo simpaticissimo che di chiama Totem Tango…Che già di per sé mi ha generato un bell’equivoco. Perché da un nome come quello, uno che si deve aspettare? Il tango, no? Invece no! Avevo all’epoca Telefonato a Michela Maggiolo, la Direttrice Artistica di Vignale in Danza, e lei mi disse, sorridendo: Ma guarda che non è mica una serata di Tango! E pensare che lo hai anche spiegato nel tuo articolo! Loro giocano con i mattoncini colorati del Lego, con ogni tanto qualche passo di danza… Opppsss: che figuraccia… vabbè, non sarà Tango, non avrò capito io (unica cosa certa della serata) ma mi incuriosiva lo stesso, eccome. Beh ci vengo lo stesso dai...dissi a Michela. E ci sono andato. E ho fatto bene.
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Ed è stata davvero una splendida sorpresa. Infatti anche se è passato un bel po’ di tempo da quella serata, voglio parlarvene perchè se vi capitasse di sentire che ci fosse qui in giro il loro spettacolo, molto caldamente vi consiglio di andarli a vedere: non ve ne pentirete, anzi. Questi due artisti giocano e sanno giocare, si divertono e sanno divertire, eccome. In scena un paravento (quinta teatrale assai utile per 1000 cose) e poi una svariata serie di coloratissimi mattoni Lego, di diverse forme e diversi colori, che hanno saputo usare magistralmente e in mille modi diversi. Ma lasciatemi dire che mi è anche piaciuta moltissimo l’interazione con il pubblico, che applaudiva, ma mica soltanto…no, il pubblico partecipava, incitava, batteva le mani, interloquiva… a volte sorprendendo gli stessi artisti. Fantastico. Gli artisti, che poi sono Irene Contadini & Matteo Pallotto, della Compagnia Teatro Bislacco, sono fantastici. Vestiti con una strana eleganza, un poco retrò, sciolto e dinoccolato lui, sorridente ed incredibilmente espressiva lei, ci hanno donano un’ora di puro e intelligente divertimento. Lo hanno fatto giocando e ridendo e scherzando con i mattoni Lego, che sono diventati di volta in volta passerella su un precipizio, torretta di avvistamento, e mille e mille altre cose. Il tutto giocando fra un finto equilibrismo e una finta difficoltà, come quando lei ha un mancamento e lui non sa proprio cosa fare e poi… poi con i mattoni del Lego una cosa inventa, ma non ve la dico per lasciare vi possiate a vostra volta sorprendere, come è capitato a me.
I due hanno giocato, a suon di musiva, veramente con tanti e tanti stereotipi della moderna spettacolarizzazione degli eventi. Dal Karateka che deve distruggere mattoni e mattonelle (del Lego, naturalmente), sfoggiando una mimica molto coinvolgente, tanto che il pubblico spesso con loro si lasciva andare ad interagire senza problemi, anzi con grande divertimento reciproco. Come quando lei fa una bella costruzione (bella, mah?) e poi fiduciosa, aspetta un bacio di premio e ringraziamento…che lui naturalmente si guarda bene di donarle.
Un susseguirsi praticamente inesauribile di scene esilaranti, quasi senza una parola: perchè loro sanno mimare magnificamente ogni circostanza, ogni situazione. Lei con il suo improbabile cappellino, lui con una mimica da schiaffi, come si direbbe, ma anche piena di momenti di ingenua tenerezza. Momenti che hanno esibito ad un pubblico davvero – e giustamente – attento e molto partecipe. E poi la nudità della scena, con solo un paravento, che è loro servito anch’esso per molteplici gag davvero assai riuscite. Dalla presa in giro (ma mai volgare e anzi, assai raffinata) degli spettacoli circensi, con lei che sale faticosamente una scala di mattoni Lego, sino ad arrivare in cima con una fissità orgogliosa ed esilarante. E poi, naturalmente, quello che accade dietro quel paravento è a sua volta fonte di divertimento notevole. Retroilluminato, ha consentito ai due di giocare splendidamente con la mimica dei gesti e dei corpi, donandoci parecchi minuti, sul finale dello spettacolo, di genuine risate e ancora divertimento. Solo alla fine i due hanno finalmente…parlato, con saluti finali altrettanto simpatici e divertenti di tutto il sorprendente spettacolo. E allora non mi resta che invitarvi, se capitassero qui in zona, a non lasciarvi sfuggire questo dinamico, simpatico, travolgente due: i Totem Tango.
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