BILANCIO DI PREVISIONE A SERMONETA, DI LENONA CHIEDE UNA REVISIONE

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Il capogruppo di “Sermoneta Cambia” elenca le lacune del documento ed illustra varie proposte alternative. A partire dal coinvolgimento di cittadini ed imprese

Un Bilancio di Previsione da rivedere, puntando sulla partecipazione e su un capitolo, quello delle entrate, a dir poco trascurato. Il capogruppo di “Sermoneta Cambia” in Consiglio Comunale, Antonio Di Lenola, ha evidenziato una serie di lacune emerse nel documento appena presentato dall’Amministrazione Giovannoli.

“È un Bilancio prettamente tecnico del quale riconosco la struttura, avendolo gestito per 14 anni. Ne condividiamo alcuni passaggi ma alla luce delle mie competenze, e prendendo spunto dai temi portanti del programma del nostro Movimento, posso constatare dei limiti che non tengono conto delle esigenze dei cittadini e del territorio. Innanzi tutto non ho visto trasparenza e partecipazione nell’arrivare a redigere il documento: non sono state coinvolte la popolazione, le associazioni e le imprese, trascurando il ricorso alla tecnologia per consentire a tutti di prendere parte al processo decisionale ed escludendo a priori l’idea di organizzare periodicamente delle assemblee pubbliche, magari prendendo spunto dalla nostra proposta di attivare i comitati dei borghi. Un altro preoccupante vuoto riguarda il discorso delle entrate per l’Ente: ad oggi si dipende quasi esclusivamente da trasferimenti Statali rivelandosi estremamente vulnerabili e mancando di ambizione.

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Qui non si vuole investire nel turismo sostenibile e non si valorizza l’immenso patrimonio culturale, storico e naturale. Basti pensare al cuore della Città, letteralmente abbandonato a se stesso. Noi proponiamo di incentivare gli investimenti dei privati nei settori strategici e di istituire un ufficio dedicato esclusivamente ai bandi europei e nazionali per attrarre risorse.

C’è un assoluto silenzio, inoltre, sulla gestione del patrimonio comunale: realizziamo un censimento aggiornato e pianifichiamo il rilancio di beni immobili inutilizzati: il Parco Vecchio, per esempio, è stato inaugurato nel periodo elettorale dopo un imponente investimento ma da quel momento è rimasto fermo, comportando elevatissimi costi di manutenzione; puntando ad una partnership con un privato, quell’area produrrebbe entrate e beneficio per la comunità. Le cosiddette “entrate proprie”, invece, sono ferme da anni, senza alcuno sforzo per progettare nuove fonti di reddito: in Consiglio, giusto per fare un esempio sono tornato ad evidenziare l’idea dei parcheggi a pagamento per i non residenti; il sindaco ha detto che la novità sarà introdotta ma ad oggi non mi risulta alcun atto ufficiale in merito”. Un discorso a parte lo meritano le imprese e l’aspetto fiscale: “Le imprese locali hanno bisogno di aiuto, non di ostacoli. Il Comune deve ridurre costi amministrativi e semplificare procedure burocratiche, incentivando le start up ma anche realtà della tradizione legate ad artigianato e agricoltura, con la priorità della valorizzazione dei prodotti locali. Riguardo alle tasse, invece, apprezziamo l’impegno di non averle aumentate ulteriormente ma facciamo notare che ci sono tutti i presupposti per ridurle e che comunque l’addizionale comunale non poteva essere ritoccata essendo già al massimo consentito.

Basterebbe rimodulare le fasce per il pagamento dei tributi, Tari in primis, visto che i coefficienti non sono aggiornati da anni. Sarebbe opportuna in particolare una riduzione da 0,80 a 0,60 dell’addizionale comunale Irpef per un Isee inferiore a 7mila euro, visto il peso eccessivo rispetto al periodo storico che stiamo vivendo. I servizi sociali, le mense scolastiche, i trasporti e le attività ricreative andrebbero finanziati con tariffe progressive in base all’Isee”.

In definitiva “Sermoneta Cambia” ed il suo capogruppo Antonio Di Lenola chiedono una revisione del Bilancio di Previsione 2025, mettendosi a disposizione con intenti costruttivi e senza ostruzionismi: “Insieme ai colleghi consiglieri Pasquale Campagna  e Federica Bonaldo siamo pronti a collaborare per migliorare le politiche comunali ed il benessere dei cittadini. Confidiamo in una revisione del documento che tenga conto delle nostre proposte e che vada al di là dei meri tecnicismi”.





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