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Con l’avvicinarsi del nuovo anno, i pensionati italiani si preparano a ricevere il primo pagamento della pensione per il 2025. Il cedolino della pensione rappresenta uno strumento essenziale per monitorare l’importo della propria pensione e comprendere eventuali variazioni legate a conguagli, rivalutazioni o trattenute fiscali. Come di consueto, l’INPS ha rilasciato già dal 19 dicembre il cedolino online e ha pubblicato una notizia con cui fornisce tutte le informazioni relative al cedolino pensione di gennaio 2025.

Il cedolino è raggiungibile online attraverso il servizio dedicato sul portale INPS, consentendo ai pensionati di consultarlo comodamente da casa. Il documento non solo dettaglia l’importo erogato, ma evidenzia anche le operazioni di rinnovo, le rivalutazioni e le trattenute applicate per l’anno in corso. Di seguito, analizziamo le principali novità e scadenze che riguardano la pensione di gennaio.

Quando viene pagata la pensione di gennaio 2025?

Il pagamento del rateo di pensione di gennaio 2025 avverrà con valuta 3 gennaio, poiché il 1° gennaio cade in un giorno festivo e il 2 gennaio non è bancabile. Come da prassi, la pensione viene erogata il primo giorno bancabile del mese, ad eccezione proprio del mese di gennaio, in cui la data slitta leggermente.

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L’importo verrà accreditato direttamente sul conto corrente, libretto postale o carta prepagata indicata dal pensionato. Per coloro che riscuotono in contanti, il pagamento avverrà presso gli uffici postali, rispettando i turni stabiliti in base alla lettera iniziale del cognome.

È importante ricordare che il pagamento in contanti è ammesso solo per importi inferiori a 1.000 euro netti. Chi supera questa soglia dovrà comunicare all’INPS le coordinate bancarie per ricevere l’accredito.

Rivalutazione delle pensioni, nessun conguaglio per il 2024

L’INPS ha confermato che l’indice di rivalutazione definitivo per il 2024 è pari al 5,4%. Poiché tale rivalutazione era già stata applicata in via provvisoria dall’1 gennaio 2024, non ci saranno ulteriori conguagli. Questo significa che l’importo pensionistico erogato nel corso del 2024 non subirà modifiche retroattive.

Per il 2025, invece, l’indice provvisorio di rivalutazione delle pensioni è stato fissato allo 0,8%. Tale valore sarà soggetto a conguaglio l’anno successivo, in base ai dati definitivi di inflazione.

Da notare che le prestazioni di accompagnamento alla pensione, come assegni straordinari, isopensione, indennità di espansione e APE sociale, non sono soggette a rivalutazione poiché non hanno natura di prestazione pensionistica.

Rinnovo delle pensioni e conguagli a debito o credito

Nel cedolino di gennaio 2025 saranno visibili i risultati delle operazioni di rinnovo delle pensioni per l’anno nuovo. Queste operazioni potrebbero aver generato conguagli a credito o a debito relativi alle pensioni del 2024. Eventuali somme a debito o a credito sono indicate con la dicitura “Conguaglio Pensione da Rinnovo”.

Se il pensionato riscontra una variazione nell’importo, il motivo potrebbe essere proprio legato al rinnovo o ad aggiustamenti fiscali effettuati sulla base delle prestazioni ricevute durante l’anno precedente.

Conguaglio IRPEF di finne anno

Per quanto riguarda la tassazione, l’INPS ha effettuato il consueto ricalcolo delle ritenute IRPEF e delle addizionali regionali e comunali relative al 2024. Se il pensionato ha subito trattenute inferiori a quanto dovuto, la differenza verrà recuperata nei cedolini di gennaio e febbraio 2025.

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In alcuni casi, se l’importo delle imposte è superiore alla pensione mensile, l’INPS potrebbe azzerare l’importo della pensione fino a saldare il debito fiscale. Tuttavia, per i pensionati con un reddito complessivo annuo fino a 18.000 euro, il conguaglio viene rateizzato fino a novembre 2025, ma solo se l’importo a debito supera i 100 euro.

Dal rateo di gennaio, inoltre, iniziano le trattenute per le addizionali regionali e comunali riferite all’anno precedente. Queste trattenute vengono distribuite su 11 rate durante tutto l’anno.

Le prestazioni di invalidità civile, assegni sociali e pensioni esenti non subiscono trattenute fiscali. Anche i pensionati residenti all’estero o appartenenti a categorie esenti (come le vittime del terrorismo) sono esonerati dalle trattenute.

Come consultare il cedolino online

Per accedere al cedolino pensione di gennaio 2025, i pensionati possono utilizzare il servizio online dell’INPS seguendo questi passaggi:

  1. Accedere al sito INPS (www.inps.it);
  2. Selezionare la sezione “Prestazioni e Servizi”;
  3. Cliccare su “Cedolino della pensione e servizi collegati”;
  4. Autenticarsi tramite SPID, CIE o CNS.

Il servizio consente non solo di visualizzare l’importo, ma anche di scaricare il cedolino in formato PDF e verificare l’intera storia dei pagamenti.

Conclusioni

Il cedolino pensione di gennaio 2025 contiene le informazioni sulle consuete operazioni di rinnovo e rivalutazione, offrendo ai pensionati una panoramica completa sulla propria situazione previdenziale.

Consultarlo regolarmente è fondamentale per monitorare eventuali conguagli o trattenute e per avere un controllo più preciso sulle entrate mensili. Grazie ai servizi online, l’INPS continua a garantire trasparenza e accessibilità, semplificando la gestione delle pensioni per tutti i beneficiari.

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