Natale e Capodanno per ricchi: spese folli in Veneto, a Cortina fino a 6.500 euro per 3 notti

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di
Silvia Madiotto

Il caro prezzi non ferma le prenotazioni. Occupazione di appartamenti e alberghi in aumento: montagna e città d’arte spopolano (e le terme volano)

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«Natale con i tuoi» è un grande classico, e come tutti i classici funziona alla perfezione. Ma ha delle eccezioni significative. Sotto le Feste, e soprattutto a Capodanno, gli alberghi veneti registrano buone percentuali di riempimento, la montagna si avvicina al pienone e le terme ci sono già arrivate. Chi può permetterselo si sposta anche sotto le Feste, avvicinandosi ad amici e parenti in alcuni casi, ma per lo più fuggendo dalla routine per dedicarsi tempo e spazio alternativi. Come dire, «Natale con chi vuoi».

Costi in salita

Premessa: sotto le Feste vale la legge del mercato, quella dell’incrocio di domanda e offerta, quindi i prezzi sono più alti. Ma se ci sono pernottamenti da migliaia di euro a notte, a pochi chilometri di distanza il costo non si discosta dalla media stagionale. Basta saper scegliere (o prenotare per tempo). Certo, ci sono i primati come quello registrato da Altroconsumo sui costi della settimana bianca: Cortina supera qualunque altra località con una media di 4.405 euro per due persone.




















































La fotografia di Federalberghi

A metà dicembre Federalberghi Veneto ha elaborato una proiezione sulle vacanze natalizie sui dati Hbenchmark. «Le percentuali ora saranno di tre, forse quattro punti più elevate – premette il presidente Massimiliano Schiavon -. Fra il 21 dicembre e il 6 gennaio l’occupazione in montagna è già del 62%, 2,1 punti più dello stesso periodo dello scorso anno, in città è del 40%, con una crescita interessante del 26% sul 2023, mentre le terme sono al 76%, con un +5,9%. Ma è nei giorni di Capodanno che i numeri crescono visibilmente». E infatti la montagna era già al 77% di occupazione, la destinazione urbana al 62% e le terme al 91%, perfino meglio dell’anno scorso. Merito della varietà di offerte, per tasche più o meno abbondanti.

Alti e bassi (dei prezzi) 

Se lasciamo perdere le medie, notiamo che il periodo natalizio a Cortina può costare fino a seimila euro solo di hotel: sulle piattaforme di prenotazione, una camera per due persone all’hotel De Len arriva a 5.653 per tre notti, ma ci sono soggiorni nello stesso periodo, fra il 23 e il 26 dicembre, che per due persone costano quattro, cinquecento euro. Del tutto piacevoli per chi vuole la meta «chic» senza esagerare con il prezzo. Lo stesso vale per il periodo fra il 29 dicembre e il 1° gennaio: si arriva anche a 6.510 euro per tre notti ad esempio al Faloria Mountain spa Resort, e ci sono appartamenti con più letti (e quindi spese da dividere) che costano da 5 a 28 mila euro. Altri che con un migliaio di euro si possono prenotare senza svuotare il conto in banca. 

Cortina

«La stagione non è niente male, le previsioni per Capodanno sono ottime – analizza Walter De Cassan, presidente degli albergatori bellunesi – in tutte le zone. Principalmente, sono persone che vengono perché vogliono sciare, soprattutto dalla fine dell’anno all’Epifania». Cortina, una delle mete più gettonate del Veneto in versione invernale, si gode il suo periodo preferito: «Qualcuno più, qualcuno meno bene, ma siamo in linea con l’anno scorso, anzi forse qualcosa di più – dice il presidente degli albergatori cortinesi Stefano Pirro -. E dal 26 dicembre al 2 gennaio andiamo verso il tutto esaurito». Anche se costa un po’ più del previsto. «Ci sono proposte diverse, – conclude Pirro – dal resort di lusso al tre stelle con prezzi accessibili. E c’è sempre qualità».

Città d’arte

E in città? I prezzi si alzano, ma dipende sempre dalla scelta. A Verona, fra il 29 e il primo gennaio, chi non ha limiti trova splendidi appartamenti e suite fra i 3 e gli 8 mila euro, in zone centralissime, negli hotel si può pagare anche intorno ai 2 mila euro. Venezia offre la stessa varietà, con appartamenti pluricamere che costano fino a 16 mila euro per le tre notti di fine anno, ma negli hotel si va dai 7.880 euro del Gritti ai 6.039 del St Regis fino a 5.596 euro del Danieli. Cena e crociera in laguna a partire da trecento euro a persona. Curiosità sul cenone? Dai cento euro in su l’offerta è ampia, ci sono feste per tutti i gusti negli hotel, nei locali da ballo, nelle osterie. Ma si può spendere molto, molto di più. Una cena gourmet di San Silvestro al Baglioni Hotel, due passi da piazza San Marco, con uno chef di alta cucina costa 720 euro per gli adulti, scontato a 500 per i bambini fino a 11 anni. Il lusso tira sempre. Insomma, c’è ancora voglia di andare via anche sotto le Feste? «Non è mai mancata – chiude Schiavon -, se non obbligatoriamente durante il periodo Covid. Momenti di criticità ci sono stati e ci sono ancora, nonostante dati complessivamente molto ottimistici, ma da quest’estate il trend è buono. Arrivano molti clienti da oltre oceano, il traino dei patrimoni Unesco e delle Olimpiadi si fa sentire, genera curiosità. E anche il turismo del lusso cresce».


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