Per lo sport 343 milioni: crescono tennis e nuoto, meno soldi al calcio

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Regalo di Natale per il mondo dello sport, ecco i contributi pubblici dello Stato per il 2025. Sport e Salute in una nota spiega: “Creare valore per crescere. Prosegue il percorso verso la visione del futuro movimento sportivo. Sempre più risorse economiche per l’attività sportiva dei cittadini. Organismi sportivi sempre più capaci di investire nella crescita del movimento anche efficientando la propria gestione. Sestante, Illumina e il Modello Algoritmico Contributi (M.a.C.), tre azioni per valorizzare questo percorso. “Sestante” mira a una razionalizzazione dei costi e delle spese che genererà risorse da reinvestire nel sistema. Parte oggi attraversol’efficientamento del patrimonio immobiliare nella disponibilità di Sport e Salute che, nei suoi 131 immobili in 105 città, ospita anche le sedi territoriali dei vari organismi sportivi. “Illumina” punta alla crescita“Illumina” punta alla crescita e allo sviluppo del sistema sportivo offrendo soluzioni rapide e soprattutto moderne: spazi pensati con lo scopo di creare centri di aggregazione, dare a tutti la possibilità di fare sport e dove viene valorizzato il contratto sociale tra giovani e anziani.

Il “M.a.C.” guida la crescita del sistema sportivo: merito, trasparenza e sostenibilità sono alla base dell’assegnazione delle risorse agli Organismi Sportivi per il 2025, oggi deliberata dal CdA della Società, in piena sintonia con gli indirizzi del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Rispetto allo scorso anno, crescono del 9% le risorse complessive, anche grazie a quanto deriva dal 32% del gettito fiscale generato dal movimento sportivo e reinvestito in una logica di economia circolare. Quest’anno, ai 280milioni previsti come contribuzione ordinaria, si aggiungono le risorse derivanti dalle entrate fiscali per un totale di 343,7 milioni di euro, di cui 15 milioni di euro finanzieranno progetti per la pratica sportiva e 1,5 milioni sono destinati ad incentivare progetti di efficientamento gestionale. All’aumento delle risorse corrisponde anche una richiesta di maggiori investimenti destinati alle famiglie e ai cittadini, per la diffusione dell’attività sportiva sul territorio”.

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L’azione degli Organismi Sportivi è stata analizzata attraverso diversi indicatori, tra cui un indice di motricità aggiornato e certificato dalla Federazione Medico sportiva, stilando così un rating che ha definito l’andamento di ogni singola realtà. Oltre al merito, valutato in base ai risultati sportivi raggiunti, il M.a.C. ha considerato la crescita del movimento sportivo, attraverso il numero di tesserati attivi e società affiliate a cui si è aggiunto quest’anno anche quello dei tecnici qualificati per premiare l’investimento nella formazione. Maggior peso nella valutazione è stato dato all’ottimizzazione dell’uso delle risorse, attraverso l’efficienza operativa raggiunta, la sovra patrimonializzazione e l’indice ESG per lo sport che ha considerato elementi quali la parità di genere a tutti i livelli, dalla governance agli atleti, alla promozione sociale e nella scuola e alla diffusione dei corretti stili di vita.

Per Sport e Salute, il “senso compiuto” di ogni sua azione sta nella sua capacità di ispirare le nuove generazioni e di creare le condizioni affinché lo sport sia davvero accessibile a tutti”. Marco Mezzaroma e Diego Nepi hanno fatto un lavoro delicato e capillare. Ci sono Federazioni che hanno preso meno dell’anno precedente, altre che sono cresciute. Crescono infatti i contributi 2025 per tennis, nuoto, pallavolo, ginnastica, vela e anche triathlon.Tra le altre discipline, si confermano sostanzialmente le cifre per atletica leggera, sci e ciclismo, mentre si registra una lieve flessione per calcio, penalizzato dai risultati sportivi.

In passato c’era stato qualche malumore sui criteri scelti da Vito Cozzoli, presidente-ad di Sport e Salute. Qualcuno aveva messo in discussione gli algoritmi, poi l’avvocato pugliese aveva chiarito tutto. Non è facile d’altronde accontentare tutti, ci sono Federazioni olimpiche e Federazioni non olimpiche. Realtà molto diverse una dalll’altra ma circa un terzo delle Federazioni sportive ha un livello di dipendenza dai contributi pubblici superiore al 70 per cento. Non sono molte (calcio, tennis, rugby) quelle che hanno anche forti entrate proprie.

Malagò: “Milano-Cortina con la Russia? Uno spot meraviglioso”

“Le cose vanno molto meglio rispetto a prima: non si può staccare ora il piede dall’acceleratore”, così Giovanni Malagó, presidente del Coni, intervenuto a Milano in occasione del ‘Giro d’Onore’ organizzato dalla Federazione Ciclistica Italiana, parlando della situazione organizzativa di Milano-Cortina 2026. “Il cronoprogramma viene rispettato, non possiamo permetterci di avere complicazioni. Il Cio convive con noi, con le strutture e con gli uffici per verificare e controllare: mi sento di dire che non c’è qualcosa che preoccupa”. In merito agli extra costi per il completamento delle opere sportive ”mi sembra che ci sia disponibilità” perché “non può essere certo la Fondazione a farsene carico”, ha spiegato Malagò. Se ne farà carico lo Stato. Infine il n.1 dello sport italiano ha detto: “Sarebbe per Milano-Cortina uno spot meraviglioso. Si ritorna ad avere il mondo non diviso e con la piena partecipazione”. Malagò ha accolto con soddisfazione la notizia dell’Isu (International Skating union) di permettere agli atleti russi e bielorussi di pattinaggio di figura, pattinaggio di velocità e short track di gareggiare con lo status di atleti neutrali. “La mission della Carta Olimpica è quella di avere il nostro sport sempre più universale. È chiaro che va rispettata soprattutto se, come si spera e si augura, si cominciano a sentire notizie che portano verso una direzione di una pace”,

Taekwondo, la Fita premiata per la sostenibilità ambientale. Cito: “Orgogliosi”

La giuria internazionale, composta da rappresentanti del Cio, dell’Associazione delle Federazioni Internazionali Olimpiche Estive (Asoif), dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn) e della Taekwondo Humanitarian Foundation (Thf), ha assegnato il primo posto alla Fita, Federazione italiana del Taekwondo, per la categoria ‘Environmental Sustainability’. Questo prestigioso riconoscimento è stato attribuito dopo un’attenta valutazione delle 26 candidature finaliste. “Come Federazione siamo particolarmente orgogliosi per questo premio – ha detto il presidente Angelo Cito- E’ un riconoscimento che parte da lontano, abbracciando e condividendo gli obiettivi comuni proposti dal Cio nel perseguire l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile attraverso un programma d’azione mirato che possa conciliare lo sport con i traguardi in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.” In una nota, la Fita sottolinea che questo premio è “un risultato che conferma l’impegno della Fita nel promuovere uno sviluppo sostenibile integrato nello sport”.

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