Turismo in Toscana: approvato il Testo Unico

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Il Consiglio regionale, poco prima della mezzanotte di venerdì 20 dicembre, ha approvato a maggioranza il Testo Unico del turismo, che riorganizza normativamente tutta la materia e introduce novità per quanto riguarda le strutture ricettive e la gestione dell’overtourism con particolare attenzione al fenomeno degli affitti brevi. Hanno votato a favore il Pd, Italia Viva e il Movimento 5 stelle; contrari i consiglieri di Fratelli d’Italia; astenuti i consiglieri della Lega. Durante le operazioni di voto sono stati approvati anche alcuni emendamenti del Pd, di Italia Viva, della Lega e un emendamento sottoscritto da tutti i gruppi, con esclusione del gruppo di Forza Italia.

Prima del voto finale, a partire dal pomeriggio, sono stati discussi molti ordini del giorno, la gran parte dei quali di Forza Italia e della Lega e in parte poi ritirati. Tra quelli approvati dal Consiglio regionale, quello della capogruppo del Movimento 5 stelle Irene Galletti (M5S), che impegna il Presidente e la Giunta regionale a prevedere – attraverso accordi tra i diversi soggetti pubblici ed uno scambio di dati e controlli sul campo – un sistema potenziato che consenta la reale attuazione del monitoraggio della vigilanza e delle sanzioni previsti dalla proposta di legge. L’Aula si è espressa con voto unanime.

Stessa espressione di voto anche sul primo ordine del giorno di Marco Stella, capogruppo di Forza Italia, emendato dal presidente del gruppo del Partito democratico, Vincenzo Ceccarelli, che impegna l’esecutivo regionale a destinare risorse per la realizzazione e valorizzazione di campeggi e glamping, o ammodernamento di quelli già esistenti, destinati a campi estivi o invernali a favore di soggetti minori in condizione di disabilità fisica o intellettiva. Nel pacchetto presentato da Stella, ricordiamo ancora la valorizzazione del cicloturismo nel territorio regionale, spaziando dal potenziamento dei servizi per i cicloturisti alla promozione delle ciclovie esistenti, alla destinazione di contributi per la realizzazione di nuove ciclovie, nonché a creare combinazioni di viaggio con la variante treno più bici e, infine, a creare app apposite a disposizione dei turisti delle strutture ricettive e delle agenzie turistiche. Dal turismo in movimento alle strutture ricettive, sempre grazie ad un ordine del giorno di Stella, approvato a maggioranza dal Consiglio regionale, che impegna la Giunta a garantire la valorizzazione degli alberghi diffusi nel panorama relativo all’offerta turistica regionale. Approvato anche un odg per chiedere alla valorizzazione del ruolo delle aree di sosta camper.

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Approvati anche due odg presentati dalla Lega e illustrati dalla capogruppo Elena Meini. Il primo, impegna la Giunta a prevedere la realizzazione, coinvolgendo le realtà universitarie regionali, di uno studio per valutare gli effetti di una possibile fusione tra Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana e a relazionarne gli esiti al Consiglio regionale. Il secondo, chiede a implementare e rafforzare le attività di Toscana Promozione Turistica per promuovere l’accessibilità turistica regionale; a realizzare una campagna pubblicitaria dedicata alla promozione della Toscana come destinazione turistica accessibile valorizzando le strutture, i servizi e i percorsi esistenti; infine chiede di coinvolgere le comunità turistiche locali nel monitoraggio della qualità e nella promozione delle infrastrutture accessibili, favorendo azioni coordinate per migliorare l’offerta turistica inclusiva della regione.

A seguire è stata approvata (hanno votato a favore Pd e Italia Viva e si è astenuto il gruppo della Lega) una proposta di legge che modifica la legge 30/2003, adeguandola alla nuova governance in materia di sistema informativo regionale del turismo posta dall’adozione del Testo unico del turismo, che attribuisce le competenze amministrative in materia di sistema informativo locale, già attribuite ai comuni capoluogo e alla Città metropolitana di Firenze, alle Comunità d’ambito turistico o unione dei comuni.

La scheda del Testo Unico

Il nuovo Testo unico definisce un sistema organico per la regolamentazione del turismo in Toscana, includendo la governance, le strutture ricettive, le locazioni turistiche, le professioni turistiche, il trasporto turistico e i sistemi di informazione e promozione. Ecco nel dettaglio i punti principali.

Governance. Viene rafforzato il ruolo dei Comuni aggregati quali principali attori a livello locale sia per l’esercizio delle funzioni amministrative che per la progettazione delle azioni di promozione da realizzare con l’agenzia regionale, portando a compimento la valorizzazione del ruolo degli Ambiti – istituiti con la legge del 2016 – che assumono il nome di Comunità di ambito turistico, per sottolinearne la valenza di soggetto non solo aggregatore di Comuni ma anche di luogo aperto alla partecipazione e al confronto con le realtà locali, pubbliche e private. Si prevede che le funzioni di informazione e accoglienza turistica, nonché quelle di livello locale relative al sistema informativo regionale del turismo siano esercitate dalle Comunità di ambito, fermo restando che tutte le altre funzioni amministrative di livello locale in materia sono attribuite ai singoli comuni, che potranno però scegliere di esercitarle a livello di Comunità di ambito. Vengono sottratte ai Comuni capoluogo e alla Città Metropolitana le residue funzioni loro spettanti – in materia di agenzie di viaggio e turismo, riconoscimento delle associazioni pro-loco e classificazione delle strutture ricettive – derivate dalla soppressione del ruolo delle Province e finora esercitate, in via eccezionale, per l’intera circoscrizione provinciale/metropolitana, per conferirle ai Comuni, i quali, specie se minori, potranno esercitarle a livello di Comunità di ambito.

Sistema informativo regionale del turismo, banche dati, promozione turistica. La promozione turistica compete alla Regione, che la effettua avvalendosi delle agenzie regionali Toscana Promozione Turistica (TPT) e Fondazione Sistema Toscana (FST). Rafforzati e delineati più efficacemente i margini di azione della promozione turistica, in particolare di promozione e marketing turistico digitale, definendo anche l’ecosistema digitale del turismo, quale ambiente in cui gli operatori pubblici e privati interagiscono attraverso le infrastrutture e le piattaforme digitali del Sistema Informativo Regionale gestito dalla Regione, quelle gestite da FST e dal neo-costituito Osservatorio regionale sul turismo (ORT), gestito da TPT, strumento di condivisione e analisi di dati e informazioni provenienti da banche dati della Regione e da altre, sia pubbliche che private.

Prodotto turistico omogeneo (PTO). Si opera una decisa revisione, volta a chiarire gli elementi costitutivi e la natura regionale del prodotto stesso, intervenendo e modificando radicalmente la fase di costruzione del PTO e rafforzando il coinvolgimento degli operatori, prevedendo che la proposta di riconoscimento nasca dagli operatori stessi, che dovranno aggregare le componenti pubbliche e private ai fini della promozione del PTO. Sarà poi TPT a gestirne le attività, in collaborazione con i soggetti pubblici e privati che aderiscono al Prodotto.

Strutture alberghiere. Ampliata la gamma dei servizi offerti, con la possibilità di mettere a disposizione degli ospiti attrezzature per attività ludico-motorie e fitness, predisponendo locali per attività temporanee di smart working. Possibilità di aumentare, entro limiti definiti dal Comune, la propria capacità ricettiva, con possibilità di associare nella gestione civili abitazioni che sono nella disponibilità e nelle vicinanze della struttura alberghiera, a patto che si proceda al mutamento della destinazione d’uso e che sia garantito non solo l’utilizzo dei servizi della struttura alberghiera, ma anche lo standard qualitativo corrispondente al livello di classificazione dell’albergo.

Academy hotel. Ispirandosi a quanto avviene in Svizzera, che vanta le migliori accademie di hotellerie e le migliori professionalità nel campo dell’accoglienza, gli alberghi con 4 o 5 stelle possono organizzare attività didattiche e formative in materia di accoglienza e ospitalità, rispettando le disposizioni ed i requisiti di legge in materia di istruzione, formazione e lavoro. L’attività dovrà essere localizzata nelle aree comuni della struttura, sempre che lo svolgimento di tali attività sia compatibile con i servizi offerti dalla struttura stessa e non rechi pregiudizio al livello qualitativo degli stessi.

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Affittacamere e bed and breakfast. Viene scelto di disciplinare nella legge solo le attività ricettive esercitate in forma imprenditoriale. Quindi per le attività di affittacamere e b&b non imprenditoriali (ovvero quelle esercitate nell’abitazione ove il gestore ha sia la residenza che il domicilio) vengono escluse dal TU. Quelle imprenditoriali dovranno esercitarsi in unità immobiliari, immobili e unità immobiliari con destinazione d’uso turistico-ricettiva. Per gli esercizi esistenti, il mutamento di destinazione d’uso deve avvenire entro il 31/12/ 2025 e sarà agevolato dal fatto che, se avviene in assenza di opere edilizie, sarà sgravato dalla corresponsione del contributo per gli oneri di urbanizzazione. Le strutture non professionali esistenti potranno continuare ad esercitare, anche se non si convertiranno alla forma imprenditoriale.

Albergo diffuso. Viene anzitutto chiarito che – a dispetto del nome – non fa parte delle strutture ricettive alberghiere: conseguentemente è cassata la previsione per cui può essere composto anche da una struttura ricettiva, alberghiera o extra alberghiera, alla quale si dovrebbe continuare ad applicare la disciplina prevista per la rispettiva tipologia. Una norma che ha ingenerato confusione, dal momento che dispone dell’eventualità che la struttura ricettiva dell’albergo diffuso “si innesti” su un’altra struttura ricettiva, creando una duplicazione difficile da gestire. È stata riformulata pertanto la norma in modo che non vi sia equivoco sul fatto che l’albergo diffuso è una peculiare “struttura a rete”, che aggrega alloggi di natura residenziale, anche per sopperire alla carenza di altre forme di ospitalità nei nuclei abitati di piccole dimensioni.

Locazioni turistiche. I comuni a più alta densità turistica potranno adottare un regolamento in cui individuare criteri e limiti allo svolgimento dell’attività di locazione breve per finalità turistiche, per perseguire la corretta fruizione turistica del patrimonio storico, artistico e culturale e la preservazione del tessuto sociale. Con l’obiettivo di contrastare la scarsità di alloggi a canoni accessibili destinati alla locazione a lungo termine ed in coerenza con i recenti pronunciamenti della Corte di Giustizia dell’Unione europea (v. sentenza 22 settembre 2020, cause riunite C-724/18 e C-727/18, Cali Apartments), nei comuni che adottano tale regolamento l’esercizio dev’essere subordinato al rilascio di una specifica autorizzazione.

Stabilimenti balneari. Puntando alla destagionalizzazione, si attribuisce natura di attività principale, allo stesso modo della balneazione, sia al trattamento elioterapico che alla talassoterapia, in modo da consentire di prolungare il periodo di apertura degli stabilimenti.

Agenzie di viaggio e turismo. Se ne razionalizza e semplifica la disciplina, in particolare riguardo ai requisiti e agli obblighi per l’esercizio dell’attività. Novità anche per la disciplina della comunicazione al Comune sul rinnovo delle polizze assicurative per responsabilità civile e della prestazione di garanzia per i casi di insolvenza e fallimento. Per quelle online è stabilito che siano soggette all’osservanza di tutte le disposizioni in materia di agenzia di viaggio, ad eccezione della disponibilità di un locale per l’esercizio dell’attività.

Direttore tecnico di agenzia di viaggio e turismo. Adeguate le previsioni della legge regionale alla sopravvenuta normativa statale, specificando che la competenza al rilascio dell’abilitazione è dei Comuni.

Trasporto turistico. Attribuita ai comuni a più alta densità turistica la facoltà di individuare zone o aree in cui definire criteri e limiti specifici per le attività di trasporto turistico, per salvaguardare una corretta fruizione turistica del patrimonio storico, artistico e culturale, sempre nel rispetto dei principi di necessità, proporzionalità e non discriminazione.

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Professioni turistiche. Essendo materia in regime di competenza concorrente, si è reso necessario l’aggiornamento della disciplina della guida turistica, per conformare le disposizioni regionali alla riforma recentemente approvata dallo Stato (legge 190/2023). Confermate le discipline vigenti in materia di accompagnatore turistico, guida ambientale, maestro di sci e guida alpina, per le quali non vi sono stati interventi da parte del legislatore statale.

Le reazioni

Giani e Marras: “Revisione necessaria per adeguarsi ai cambiamenti”

Soddisfatto il presidente Eugenio Giani. “Con l’approvazione – ha spiegato – compiamo un passo decisivo per garantire maggiore chiarezza normativa e strumenti più efficaci a sostegno di un settore strategico per la Toscana. Il risultato di un lavoro condiviso, realizzato ascoltando gli operatori, le amministrazioni locali e tutti i soggetti del settore. I punti chiave sono: semplificare le procedure, valorizzare le eccellenze locali e promuovere un modello di turismo sostenibile e accessibile. Particolare attenzione è stata dedicata all’innovazione digitale e alla formazione, per rendere il sistema turistico competitivo e al passo con i cambiamenti globali. Una riforma che mette al centro non solo i visitatori, ma anche le comunità locali, che devono poter beneficiare direttamente del valore economico, sociale e culturale di un settore che incide per il 15% sul Pil regionale. Lavoreremo da subito per garantire una corretta applicazione del testo e continuare a costruire un turismo di qualità per il futuro”.

“Un impianto tutto nuovo – ha commentato l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras – che si pone come orizzonte governare i prossimi anni facendo leva sulla capacità di gestire i dati ed usare le nuove tecnologie e soprattutto di puntare sulla qualità. Che significa stipulare un patto con le imprese. Il nuovo TU si concentra sulle imprese e sulla gestione di servizi turistici di qualità da parte delle strutture ricettive, dotate di tutti gli strumenti più avanzati proprio grazie alla legge”. Marras prosegue poi sottolineando che “vengono affrontati i temi dell’equilibrio, della sostenibilità, della capacità di governare i processi dove il turismo, diciamo, diventa ‘problematico’. È grazie al dibattito scaturito in Aula che è stato possibile migliorare il TU con particolare attenzione proprio a questo elemento, la concentrazione del turismo in alcune destinazioni, arrivando a individuare strumenti che sono all’avanguardia a livello nazionale”. Infine secondo l’assessore “la nuova struttura delle competenze consolida il rapporto tra la Regione, le sue Agenzie ed i Comuni, ed in particolare gli Ambiti turistici che nel tempo si sono affermati come gli strumenti di raccordo delle politiche di gestione delle Destinazioni, a partire dai servizi di informazione e accoglienza turistica. In un’ottica di impostare un lavoro basato sulla costruzione di modelli di offerta articolati, specie nei territori meno conosciuti”.

Fossi (Pd): “Toscana prima regione italiana che disciplina il turismo

“Dopo l’estenuante ostruzionismo della destra, abbiamo ottenuto un’importantissima vittoria. Siamo grandemente soddisfatti del risultato raggiunto con l’approvazione del nuovo Testo Unico sul Turismo: la Toscana è la prima regione italiana ad avere una legge che lo disciplina, combattendo così le degenerazioni dell’overtourism” dichiara il segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.

“Si tratta di un elemento di innovazione fortissimo, una novità assoluta nel nostro Paese, in linea con la proposta di legge che il Partito democratico ha presentato a livello nazionale – prima firmataria la segretaria Elly Schlein.
Come Pd regionale, il cui ruolo è stato determinante nel raggiungere questo obiettivo, siamo molto contenti e orgogliosi del fatto che la Toscana si caratterizzi per essere all’avanguardia nel recepire i cambiamenti che il fenomeno turistico ha subito nell’arco degli ultimi anni, valorizzandolo ma allo stesso tempo intervenendo su quelle che sono le criticità che si sono venute a creare, per delineare così un nuovo modello di sviluppo economico, sociale e culturale delle nostre città. Vogliamo ringraziare il Consiglio regionale per l’eccellente lavoro svolto con il presidente Antonio Mazzeo, il gruppo Pd, la Commissione sviluppo economico guidata dal presidente Gianni Anselmi, oltre che il presidente Giani e la Giunta regionale”.

Ceccarelli e Anselmi (Pd): “Più poteri ai Comuni e nuove opportunità per il settore”

“Abbiamo scritto una bella pagina per la Toscana. La riforma del testo unico del turismo può fare da apripista nel Paese per una rinnovata gestione del settore, che rappresenta un tassello centrale dell’economia della nostra regione. Come Gruppo Pd, grazie alla proposta arrivata dalla Giunta regionale e dall’assessore Marras, con un lavoro significativo svolto in commissione e in queste ore in Aula con gli altri gruppi consiliari, abbiamo portato avanti un lavoro importante per dotare la nostra regione e le nostre amministrazioni di nuovi strumenti per regolamentare un comparto profondamente cambiato in questi anni, che interessa da vicino la vivibilità delle nostre città e lo sviluppo dei territori. Questa non è una legge per contrastare il turismo ma, al contrario, per rilanciarlo tenuto conto dei grandi mutamenti avvenuti nel settore negli ultimi anni. Grazie al nuovo testo unico, i Comuni che hanno un’alta densità turistica avranno una nuova leva per intervenire e per gestire fenomeni complessi e diffusi nelle principali città turistiche toscane, come quello dell’overtourism, individuando zone omogenee in cui poter definire limitazioni per lo svolgimento dell’attività di locazione breve. Registrato le richieste dei sindaci e delle sindache toscane, proprio in queste ore abbiamo allargato l’applicazione di questa nuova disciplina a tutti i Comuni ai quali è attribuito l’indice più alto di densità turistica dell’Istat e comunque a tutti i capoluoghi di provincia”. È quanto ha dichiarato Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in Consiglio regionale, a margine dell’approvazione del nuovo Testo Unico del Turismo della Toscana avvenuta nella seduta di ieri dell’Assemblea toscana.

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“Abbiamo pensato che la Toscana dovesse porsi l’obiettivo di governare i cambiamenti intercorsi nel mondo del turismo, recuperando un destino che le è noto: quello di interpretare un ruolo di coraggio e innovazione, di utilizzo della legge per marcare un dibattito che va oltre i suoi confini – ha continuato Gianni Anselmi, consigliere regionale Pd e presidente della commissione sviluppo economico – Quello sul turismo è un testo, condiviso costantemente con l’assessore Marras, su cui abbiamo lavorato come commissione sviluppo economico prima e con i colleghi di minoranza in quest’ultimo passaggio in Aula. Da una norma già incisiva, abbiamo presentato al Consiglio una legge che dà ai sindaci più forza nel governo del turismo e più strumenti per incidere sul fenomeno dell’overtourism. In questo senso, con la sottoscrizione di queste misure da parte di tutti i gruppi politici, ne abbiamo rafforzato la portata politica. Il fatto che altri sindaci abbiano chiesto di estendere la norma anche ai Comuni con meno di 50mila abitanti significa che la norma è buona e pronta a incidere positivamente sul futuro delle città. I Comuni potranno infatti regolamentare la presenza delle locazioni brevi e scegliere i perimetri su cui applicare le riforme, ma avranno la facoltà di scegliere se farlo o meno”.

“Il nuovo testo darà alle amministrazioni comunali la possibilità di intervenire con misure mirate su alcune zone delle città, un risultato frutto di un lavoro importante che abbiamo intrapreso avvalendoci anche dei pronunciamenti della Corte di Giustizia dell’Unione europea (v. sentenza 22 settembre 2020, cause riunite C-724/18 e C-727/18, Cali Apartments)” – ha sottolineato Anselmi – Tra gli altri aspetti innovativi della legge, l’introduzione di un principio: quello dell’imprenditorialità come leva per uniformare la qualità dei servizi al turismo nel comparto della ricettività extra alberghiera e l’idea per cui le strutture dove si esercita stabilmente attività ricettiva debbano cambiare la destinazione d’uso ai fini urbanistici. A fronte dei cambiamenti che la legge porterà nella gestione del settore, abbiamo previsto una norma transitoria, cui potranno ricorrere i Comuni, per consentire un’applicazione più graduale della nuova disciplina e l’esonero dal versamento degli oneri di urbanizzazione per i cambi d’uso senza opere.”

“Un altro grande tema è quello dell’ospitalità a prezzi accessibili per alcuni segmenti della domanda – ha concluso Anselmi – Nel testo unico abbiamo inserito una norma che prevede agevolazioni da parte dei Comuni o della Regione in favore di alberghi a 1 o 2 stelle che stipulano convenzioni con università, istituti di alta formazione e specializzazione artistica e musicale, ITS Academy, aziende sanitarie. Lo abbiamo fatto per facilitare il soggiorno di studenti, lavoratori e familiari dei degenti ricoverati presso strutture sanitarie. Crediamo che questa, così come le altre misure introdotte, sia un principio di vivibilità sacrosanto per i territori, che trova una sinergia tra domanda di alloggi e valorizzazione delle strutture esistenti”.

Giachi e Vannucci (Pd): “Toscana si pone all’avanguardia nel governo del settore turistico”

“La riforma del turismo pone la Toscana in una posizione d’avanguardia nella gestione di un settore tra i più complessi del nostro tempo, che oggi più che mai richiede interventi capaci di bilanciare la crescita economica con la tutela della qualità della vita. La nuova normativa rappresenta un passo decisivo per dotare le amministrazioni comunali, come nel caso di Firenze, di strumenti concreti per gestire un comparto, che da un lato genera ricchezza, ma dall’altro crea difficoltà nell’esercizio del governo delle città”. Lo dichiarano Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione cultura, e Andrea Vannucci, vicepresidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale, a margine dell’approvazione della legge.

“Le prese di posizioni di molti sindaci e sindache toscane dimostrano come l’urgenza di dare ai Comuni maggiori poteri per regolamentare la presenza di locazioni e di attività turistiche, non fosse solo una prerogativa del capoluogo, ma un bisogno ormai diffuso – spiegano Giachi e Vannucci – Merito di questa riforma è anche quello di fare chiarezza e di introdurre misure di sostegno per alcuni segmenti del comparto: l’articolo 59 prevede infatti di chiamare col proprio nome le case vacanze che offrono stabilmente servizi per turisti (il cambio di destinazione d’uso è previsto per le strutture extra albeghiere: cav; residenze d’epoca; affittacamere e b&b), mentre per gli alberghi, a una o a due stelle, che in questo tipo di mercato incontrano delle difficoltà, sono previste agevolazioni in caso di convenzioni con università, imprese e aziende ospedaliere. Nei giorni scorsi c’è chi ha chiamato questa riforma una legge sovietica. Invece noi crediamo che sia una legge coraggiosa di cui siamo molto orgogliosi e che la Toscana introduce nell’interesse dei suoi cittadini”.

Bianchini (FdI):

“Questa legge sul turismo è un’occasione persa, non è innovativa e non crea le basi per portare i flussi turistici nelle mete meno conosciute, che è la grande sfida del turismo in Toscana”.Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Sandra Bianchini. “Siamo fortemente contrari all’impostazione generale della legge perché non è innovativa, non crea nuove opportunità, non stimola la redditività delle imprese e soprattutto ritiene il turismo un fenomeno da limitare e non da sviluppare. Inoltre va a creare contrapposizioni tra gli operatori”.

“Oggi posso dire di aver trovato ridicola la preventiva esultanza del sindaco Funaro che ha plaudito ad una norma poi modificata, senza rispettare la discussione e la votazione del Consiglio regionale. Fossi stata nei colleghi del Pd avrei contestato questa prevaricazione da parte di un singolo primo cittadino. Questesternazioni sono anche la riprova del fatto che il Pd ha voluto utilizzare questa legge per incolpare il privato delle condizioni del centro storico di Firenze. Se oggi non è più possibile abitare nel cuore della culla del Rinascimento, è responsabilità di chi ha governato la città e ha permesso: il frazionamento degli appartamenti e lo svuotamente di servizi dal centro. Questa legge non risolverà i problemi del centro storico di Firenze e tantomeno farà tornare i fiorentini a vivere accanto a Piazza Duomo.
Paradossalmente, la norma potrebbe essere più funzionale a città diverse da Firenze dove i centri storici sono ancora vivibili”.

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“Dopodiché rimango dell’idea che sia fortemente probabile che questa legge sarà impugnata sia davanti al tribunale amministrativo che davanti a quello costituzionale. Insomma l’ennesima scelta del Partito democratico che porterà ad allontanare ancora di più i cittadini dalle istituzioni perché ancora una volta la politica non è stato in grado di decidere niente”.

Stella (FI) “Legge incostituzionale, stiamo preparando i ricorsi”

“Forza Italia è contro ogni divieto contenuto nella legge regionale sul turismo approvata nella notte: è una legge incostituzionale, che la sinistra ha voluto per dare un segnale politico, ma è palese l’illegittimità giuridica di questa norma, contro cui stiamo già preparando i ricorsi con i nostri legali”. A dirlo è il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che non ha partecipato al voto finale sulla nuova legge uscendo dall’aula.

“La sinistra in Regione ha presentato un emendamento che prevede l’obbligo della licenza per le locazioni turistiche, e consente ai Comuni di limitare nei giorni o addirittura di proibire le locazioni turistiche – sottolinea Stella -. Si tratta di una legge contro la proprietà privata, un attacco alla casa e alla libertà individuale.”

Funaro: “Legge dà più poteri ai comuni per governare il fenomeno”

Soddisfatta per il testo approvato Sara Funaro, sindaca di Firenze, che dice “Il testo unico sul turismo è una risposta rilevante e va nella direzione che avevamo auspicato da tempo, cioè quella di fornire maggiori poteri ai Comuni per governare questo fenomeno”. Si tratta di “un passo fondamentale: la nostra Regione è la prima che ha portato una riforma all’avanguardia che ha raccolto le esigenze dei territori e la voce dei sindaci, che da tempo chiedevano norme per regolamentare questa materia, introducendo una innovazione molto importante. Come amministrazione comunale siamo da sempre impegnati con più azioni per un turismo sostenibile ma abbiamo sempre sottolineato che senza un quadro normativo di riferimento chiaro abbiamo le armi spuntate”. Da Funaro il ringraziamento al presidente Giani, al relatore Anselmi, al pd regionale dal segretario Fossi a tutti i consiglieri. “Come sindaci oggi abbiamo da parte della Regione quelle risposte, in mancanza di norme nazionali, per garantire la qualità della vita delle città e dei suoi residenti e per avere uno strumento in più per far fronte alla crisi abitativa delle città”

 

GD Firenze: “Le città sono di chi sceglie di viverle, non di chi specula”

Sul nuovo Testo Unico sul Turismo intervengono anche con una nota i Giovani Democratici fiorentini: “Il nuovo Testo Unico sul Turismo, approvato questa notte dal Consiglio Regionale, apre a nuovi tipi di regolamentazione disponibili per i comuni. Dando una risposta all’allarme overtourism, la Toscana agisce da capofila e consente di limitare gli affitti brevi, di mettere tetti numerici per zone omogenee e stabilire criteri di accessibilità e sostenibilità. Parallelamente, si incentiva la destinazione di posti letto a studenti, lavoratori e familiari di persone degenti e si garantiscono prezzi calmierati. Mentre aspettiamo – temiamo invano – strumenti incisivi da parte del governo, possiamo già utilizzare questa legge per frenare la speculazione selvaggia e restituire la città a chi sceglie di viverla e di praticare un turismo sostenibile”, commenta il segretario cittadino dei Giovani Democratici Simone Zetti.

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“Per Firenze il turismo è sicuramente una risorsa, così come un peso schiacciante. È fondamentale cercare e mantenere un equilibrio tra il turista, che vive la città di passaggio e spesso in modo frenetico, e il residente, che la vive quotidianamente. Questo equilibrio è possibile solo alleggerendo la pressione sul Quartiere 1, il cuore storico-artistico della città, che concentra gran parte delle presenze e delle attenzioni. Un Quartiere che in realtà ha da offrire molto altro, soprattutto ai residenti. Ecco che, allora, dobbiamo valorizzare tutte le altre aree della nostra città in modo omogeneo. Pensiamo alla cultura diffusa, con spazi, esperienze e opportunità in tutti i quartieri, anche quelli più lontani dai circuiti turistici tradizionali. Lo stesso discorso vale per gli affitti: limitare gli affitti brevi significa restituire spazi – e vivibilità – alla città. Con questa legge abbiamo finalmente gli strumenti necessari. È il momento di mettere in campo nuove politiche per rendere Firenze più sostenibile, accessibile e giusta. Una Firenze viva”, conclude Rachele Risaliti, consigliera del Quartiere 1 e membro dei Giovani Democratici.

Schlein: “Da Toscana due leggi fondamentali”

Interviene anche la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein sulle due leggi appena approvate “La Toscana si conferma un modello di innovazione e sostenibilità, approvando due leggi fondamentali, quella sui Consorzi di Sviluppo Industriale e il nuovo Testo Unico sul Turismo. Voglio esprimere tutta la mia soddisfazione e il plauso al Consiglio regionale toscano per aver raggiunto questi due importanti obiettivi partendo da idee coraggiose e lungimiranti”. Per Schlein “La legge sui Consorzi di Sviluppo Industriale dà risposte concrete a tutte le lavoratrici e lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro a causa delle crisi produttive e minacce di chiusure delle fabbriche, preservando non solo l’occupazione ma sostenendo l’economia dei territori. Il Testo Unico sul Turismo, invece, rappresenta un approccio serio e responsabile a un settore cruciale, quello turistico, introducendo strumenti innovativi per gestire gli effetti negativi di fenomeni come l’overtourism e le locazioni brevi. Questi due provvedimenti riflettono i valori del Partito democratico: lavoro, sostenibilità e comunità. La Regione Toscana traccia una strada che vogliamo seguire e diffondere in tutto il Paese, trasformando ogni sfida in una nuova opportunità per le persone e i territori”.

Progetto Firenze: “I Comuni agiscano su affitti brevi”

Progetto Firenze, associazione nata con l’obiettivo di affrontare il disagio del vivere nella città di Firenze, plaude al nuovo Testo unico spiegando che finalmente ci saranno “strumenti legislativi concreti per affrontare alcuni degli aspetti più gravi della turistificazione dei territori. In particolare, un ampio numero di Comuni può ora dotarsi di regolamenti stringenti per tutelare lo spazio abitativo”.

La palla passa ora ai Comuni: “auspichiamo entrino in azione rapidamente per preservare, o ripristinare laddove necessario, quel delicato equilibrio, essenziale alla vivibilità e allo sviluppo delle città, tra i diritti di chi nella città risiede e lavora, o vorrebbe farlo, e quelli di chi fa impresa”.

“All’Amministrazione di Firenze, che prima ancora della Regione ha saputo accogliere le nostre sollecitazioni – prosegue Progetto Firenze -, chiediamo ora di continuare il confronto per dotare la città di un regolamento valido su tutto il territorio comunale. Al contempo, invitiamo la sindaca di Firenze, anche nel suo ruolo di delegata Anci alle politiche per la casa, a farsi promotrice di un tavolo di confronto permanente con la vasta rete di associazioni di cittadini che da tutte le città d’Italia si battono da anni per una legge nazionale in materia, al fine di estendere quanto oggi previsto per la Toscana a tutto il nostro Paese”

Soddisfazione anche di Faita Federcamping

Anche Andy Fedi, presidente di Faita Toscana si aggiunge alle valutazione positive sul Testo unico del Turismo: “Possiamo ritenerci soddisfatti per le modifiche introdotte al Testo unico sul turismo della Regione Toscana: le richieste che avevamo avanzato in fase di concertazione come rappresentanti del comparto open air delle strutture ricettive, quali campeggi e villaggi turistici, sono state accolte: sia sul lato urbanistico e della paesaggistica e sull’utilizzo del mobile-home, sia per quanto riguarda la richiesta avanzata di avere la possibilità di installare delle foresterie all’interno delle strutture, fornendo così un servizio aggiuntivo a favore dei lavoratori: con questa introduzione abbiamo così la possibilità di far alloggiare il personale dipendente, che essendo stagionale spesso arriva da altri comuni o aree della regione. Adesso al lavoro sul nuovo regolamento”. Così Andy Fedi, presidente di Faita Toscana.

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