«Abbiamo presentato un emendamento per coprire fino al 50 per cento le spese dei cittadini che installeranno dei pannelli solari sulla propria abitazione». Queste le parole con cui Jose Marano, deputata del Movimento 5 stelle, annuncia la modifica chiesta alla Finanziaria regionale; modifica che porta la sua firma in testa a quella degli altri membri del suo gruppo politico. Una misura che può già annunciare, visto che era stata già approvata, ma nella scorsa Finanziaria. E poi? E poi non se n’è fatto più niente. O, meglio, «non è stato fatto nessun impegno di spesa e quindi i soldi si sono persi. E dire che gli uffici avevano predisposto già tutto per ricevere le istanze dai cittadini», racconta ancora Marano a MeridioNews. Un finanziamento perduto, dunque, proprio come nel caso delle dighe e dei lavori di ammodernamento delle condutture, a dimostrazione – quanto meno all’apparenza – di una scarsa solerzia da parte di palazzo d’Orleans nei confronti di questioni relative all’ambiente.
Questioni che sono tornate in auge di prepotenza dopo l’anno più drammatico dell’ultimo secolo dal punto di vista della siccità, con il governo regionale che ha rifinanziato i capitoli andati al macero con fondi freschi presi per lo più dal cassetto del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) – si tratta di risorse del governo nazionale – e che verosimilmente mancheranno ad altri capitoli. E nel caso dell’emendamento sul fotovoltaico magari con un`sì riparatore da parte della maggioranza al momento del dibattito in Aula. Ma quello sui pannelli non è l’unico inciampo del governo. «Avevamo fatto anche una proposta per incentivare l’acquisto delle auto elettriche – prosegue Marano – Cinquemila euro a chi acquistava un’auto elettrica e ne rottamava una a carburante». L’idea è piaciuta al governo, tanto che l’assessore ai trasporti, Alessandro Aricò, avrebbe chiesto un allargamento della platea. «Abbiamo discusso a lungo – dice ancora la deputata – e alla fine abbiamo accettato di togliere il vincolo della rottamazione: le richieste sono state così tante e così immediate che non abbiamo potuto portare avanti la cosa, visto anche lo stanziamento esiguo del capitolo».
L’ultima novità, invece, riguarda l’aumento dei fondi destinati all’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente: un milione in più per potenziare i controlli ambientali e il personale nelle aree industriali di Siracusa e di Gela inserito nel maxiemendamento alla legge di Stabilità su proposta di Giusi Savarino, assessora all’Ambiente della Regione siciliana. «Il coronamento delle pressanti richieste che in questo senso ho fatto in aula e in Commissione dopo il recente episodio della pioggia oleosa e dei miasmi che hanno interessato l’area di Città Giardino, nel Siracusano, a fine agosto, terrorizzando la popolazione», dice un altro deputato del Movimento, Carlo Gilistro. «La popolazione deve sapere che i controlli sulle aree industriali sono puntuali e rigorosi e che le informazioni su eventuali incidenti sono conseguenti e tempestive». E a proposito di Arpa, la ristrutturazione del quartier generale dell’Agenzia, l’ex Roosvelt di Palermo – con grandi ambizioni che guardano anche alla tutela dell’ambiente in tutto il bacino del Mediterraneo – lasciano sperare in un cambio di passo del governo. Nella speranza che questa volta ci si ricordi di procedere con l’impegno di spesa.
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